GRUPPO: SLIPKNOT
ANNO DI USCITA: 2008
TITOLO: All Hope Is Gone
GENERE: Crossover/Numetal ANNO DI USCITA: 2008
Se agli Slipknot mancava davvero qualcosa per accrescere ulteriormente la loro già numerosa schiera di fans, sicuramente questo ‘All Hope Is Gone’ darà il push definitivo al combo di Iowa per entrare di diritto nell’olimpo del metal. E devo dire che a priori qualche preoccupazione c’era: il rischio di un altro fiasco in stile ‘Iowa’ era pur sempre dietro all’angolo, così come la rapida ascesa al successo degli Stone Sour aveva posto più di un dubbio sul reale interesse di Corey Taylor e Jim Root a realizzare questo nuovo disco con la band mascherata. Però, a prodotto finito, non possiamo che tirare un sospiro di sollievo e preparaci al ritorno della Slipknot-mania. L’inizio del disco è devastante, con una ‘Gematria (The Killing Name)’ veloce e diretta al punto giusto e una ‘Sulfur’ che stilisticamente richiama il disco d’esordio dei nove di Des Moines e che sicuramente diventerà uno dei pezzi di punta del platter. Anche il singolo ‘Psychosocial’ è dannatamente azzeccato, e alla lunga con il suo groove eccellente batte il pur bello ma un po’ scontato ‘Duality’ che aveva aperto il precedente ‘Vol 3’. Non mancano anche le influenze degli Stone Sour, progetto parallelo di Corey Taylor e Jim Root, come ad esempio nel caso di una discreta ‘Dead Memories’ o del lento ‘Snuff’ che, con i suoi suoni molto progressivi, si dimostra fin dai primi ascolti ben scritto e coinvolgente. I capitoli più pesanti come ‘Butcher’s Hook’, ‘ This Cold Black’ e la titletrack ‘All Hope is Gone’ sono delle vere manne piovute direttamente dal cielo, in cui la band dimostra di aver perfettamente assimilato le influenze core del momento e di saperle usare in maniera esemplare per incattivire ancora di più il sound che rimane pur sempre in piena matrice Slipknot. Particolare plauso va a ‘Wherein The Lies Continue’, pezzo che mescola in maniera magistrale melodia e cattiveria, forse la vera gemma del disco. Il lavoro perde qualche colpo solo in un paio di pezzi, ‘Gehenna’ e ‘Vendetta’, che risultano a tratti un po’ contorti e poco brillanti, ma del resto è poca cosa se messa a confronto a tutto quello che c’è di buono in questo ‘All Hope Is Gone’. In conclusione si tratta di un ritorno col botto per i mascherati dell’Iowa che invaderanno prepotentemente la classifiche di vendita di mezzo mondo. Ascoltando il disco in anteprima mi aveva lasciato un’ottima impressione; ora a prodotto uscito il giudizio è confermato: ‘All Hope Is Gone’ è un gran disco, da acquistare anche a scatola chiusa da tutti i fans degli Slipknot e del metal americano.
3 commenti:
Ma olimpo del metal un cazzo al massimo olimpo della mediocrità questo è il peggior disco mai pubblicato dagli slipknot!!!!!
Iowa! quello era un disco serio non sta cagata gne gne con i cori alla backstreet boys.
Sconsiglio vivamente l'akkkuisto di questo disco/sotto bicchiere (che dir si voglia) - prendetevi al massimo i singoli se vi piacciono, perchè il resto è merda!
secondo il mio punto divista,visto ke sono un grande fan deli slipknot,e' megio com prendersi i cd originali x colez. e mettere sul mp3 quelle che ti piacciono (comunque sono ab commerciali) ma restano il mio primo gruppo metal... ciao buona vita
W Il metal e gli Slipknot
Posta un commento