Birmingham. Se in ogni cosa ci deve essere un inizio, l'heavy metal trova le sue origini in quel di Birmingham, Inghilterra, alla fine degli anni '60. Qui i Black Sabbath sperimentano un genere oscuro, blasfemo e pesante come nient'altro si fosse sentito fino a quel momento: la musica rock svolta in quei giorni verso confini nuovi e inesplorati, e la band inglese diventa la prima bandiera di un movimento del quale stabilirà i punti cardini con una serie di album divenuti seminali. Tutto nasce quando John Osbourne, Ozzy per gli amici, mise un annuncio su un giornale. Ozzy era un giovane cantante, e voleva metter su un gruppo. Era il 1966. All'annuncio risposero Anthony Iommi e William Ward, chitarrista e batterista dei Mitology. Iommi conosceva Osbourne sin dai tempi in cui erano rivali ai tempi della scuola, ma presto i ragazzi si misero d'accordo e Ozzy portò nella band i chitarristi Terence 'Geezer' Butler, poi bassista, e Jimmy Phillips. Tra vari cambi di formazione, nei primi anni la band suonava blues e cover di Beatles e Jimi Hendrix, con le quali compose un primo demo. Il moniker scelto fu Polka Tulk Blues Band, poi cambiato in Polka Tulk, quindi in Earth Dopo un breve periodo, il nome della band fu cambiato perché esisteva un'altro gruppo che si chiamava 'Earth'. Un giorno Geezer Butler, grande appassionato dei romanzi di magia nera di Dennis Wheatley, scrisse una canzone sull'occulto dal titolo Black Sabbath, ispirandosi al film horror italiano del 1963 'I tre volti della paura' di Mario Bava ['Black Sabbath' nell'edizione inglese e americana] e dal titolo di questo brano fu tratto il nuovo nome del gruppo, con il quale il quartetto è conosciuto al giorno d'oggi. Al nuovo nome si accompagnò una transizione dal blues ad un sound nuovo, prima con elementi di folk europeo e poi con toni sempre più forti e cupi, fino a una soluzione inedita per la quale i Sabbath sarebbero diventati famosi e sarebbero stati annoverati, da molti critici, come principali pionieri dell'heavy metal. Tutto nacque in fonderia, dove lavorava Iommi. Il chitarrista perse le dita della mano in un incidente, e per non dover smettere di suonare si costruì da solo delle protesi di materiali ferrosi e metallici. Il dolore lancinante era vinto dalla passione per le corde, che suonate con queste dita di metallo producevano un suono nuovo. Più cupo, tenebroso, massiccio. Tony Iommi aveva inventato l'heavy metal. Con un sound dunque innovativo i Black Sabbath firmarono i loro primi contratti discografici, e nel 1970 debuttarono con l'album omonimo, 'Black Sabbath'. Il disco, per molti, presentò dei tratti originali e diversi dal panorama rock di quei tempi, sia per la musica che per i testi. I loro coevi Deep Purple e Led Zeppelin, altre formazioni influenti per il metal, presentavano un sound più melodico e aperto anche ad altri stili come rock & roll e blues. Anche la musica dei Black Sabbath aveva caratteristiche simili ma essa presentava sonorità più pesanti e oscure, con l'aggiunta di espliciti riferimenti al Demonio e all'occulto: l'uscita del disco sconvolse i genitori, rapì i ragazzini e rivoluzionò la musica dura, che mai era stata così pesante, opprimente, cadenzata e terrificante. I Sabbath si spinsero oltre, sia per l'insistenza su questi argomenti che per il modo diretto in cui erano affrontati, tant'è che questi divennero, in seguito, alcuni degli stereotipi che caratterizzeranno il metal. Questo tipo di testi portò alla band numerose critiche, accuse di satanismo e in generale il dissenso di molta parte dell'opinione pubblica. Tuttavia queste contestazioni non fecero altro che contribuire al fascino oscuro e quasi morboso che la band esercitava sul suo vasto pubblico di giovani. Il disco presenta composizioni storiche della band come Black Sabbath, The Wizard e NIB. BIOGRAFIE: OZZY OSBOURNE, TONY IOMMI.

Nello stesso anno uscì 'Paranoid', considerato di rilevante importanza per la nascita dell'heavy metal, nonchè grande passo avanti nella maturazione stilistica del quartetto inglese, che ora strutturava le frecce al proprio arco con maggior varietà musicale ed una maturità tematica più cerebrale. Il lavoro conquistò migliaia di fans in tutto il mondo, grazie a brani di successo come la titletrack, Iron Man, Electric Funeral e War Pigs. La pesantezza e la potenza sonora si fa ancora più marcata e cupa, intransigente ed estrema nel suo inquietante incedere cadenzato, accompagnato dai riff rocciosi di Iommi. Con questo disco, il gruppo mostrò di andare oltre l'immagine 'nera' e macabra che lo accompagnava, componendo brani con argomenti più maturi. Come ad esempio War Pigs, che critica i politici ritenuti responsabili degli orrori in guerra, oppure Iron Man che ha un testo puramente fantascientifico. Nel full length si denota anche una più alta caratura e varietà tecnica, che permette ai Black Sabbath di lanciarsi in pezzi più dinamici rispetto agli standard del doom: la stessa titletrack è un chiaro esempio di come gli inglesi siano all'avanguardia anche con brani più movimentati, non solo 'pesanti' ma anche puramente esaltanti. Nel 1971 esce 'Master Of Reality', noto soprattutto per i suoi stilemi sinistri, riscontrabili in brani pesanti e dall'atmosfera massiccia ed irresistibile come Sweet Leaf, Lord of This World e Into the Void: queste ambientazioni oscure furono basilari per l'origine del doom metal, anche se la caratura tecnica dei quattro inglese godeva di uno spettro sonoro molto vasto e strutturato, ed era impossibile catalogarlo con una semplice etichetta. Gli intricati assoli di Iommi, le sue spettacolari aperture melodice e il suo sempre vasto repertorio di riff imponenti rendeva il platter un altro manifesto di heavy metal all'avanguardia, moderno ancora oggi a decenni di distanza e, proprio come allora, lontano dagli standard accettati dalla massa. Il disco sintetizzava la pesantezza cupa del debut con la maggior dinamicità del successivo Paranoid, proponendosi come una sintesi perfetta del primordiale Sabbath sound: la perfezione era raggiunta. Ormai i Sabbath erano una grandezza, e diversi gruppi iniziarono a proseguire sul sentiero da loro seminato, quello dell'heavy metal: su tutti, i Judas Priest. L'evoluzione tecnica permise a Ozzy, Iommi e compagni di irrobustire ed incupire sempre più il sound della band; lo stesso Ozzy Osbourne divenne presto un'icona della musica trasgressiva e un idolo dei giovani, con i suoi spettacoli trascinanti: la voce inconfondibile e i suoi show divertenti, sfrontati, al limite del surreale, crearono un alone di follia attorno alla sua figura, che gli valse il nickname di 'Madman' anche in funzione degli incredibili eccessi relativi alla sua vita quotidiana. Tutti i membri dei Black Sabbath, in realtà, iniziavano a vivere con sregolatezza eccessiva il sogno hippy dell'heavy metal, un sogno ad elevato tasso stupefacente. DOSSIER: LA NASCITA DELL'HEAVY METAL
Il seguente album, 'Volume IV' del 1972 mostrò le prime modifiche nel sound della formazione, per via di una evidente contaminazione di rock progressivo. Il disco è un esempio di come le sonorità della formazione si siano evolute, anche attraverso un riffing più melodico, ma pezzi come Tomorrow's Dream, Snowblind e Supernaut mostrano ancora il lato musicale più roccioso e aggressivo, dotati di un ritmo ed un livello di coinvolgimento praticamente inscalfibile anche dopo tanti anni. Uno dei passi meno convenzionali del prodotto è la ballad Changes, dove Ozzy Osbourne canta accompagnato da pianoforte e archi. Nel 1973 gli storici rockers inglesi pubblicarono 'Sabbath Bloody Sabbath', album caratterizzato da soluzioni progressive rock ancor più nette, ma sopratutto il rivoluzionario ingresso di sintetizzatori in fase di registrazione. La presenza di Rick Wakeman degli Yes, che compariva alle tastiere, come membro esterno, lasciò un pò basiti i fans della prima ora, ma permise all'act britannico di raggiungere la definitiva consacrazione. Si hanno atmosfere più varie e dinamiche, l'immancabile armonia degli assoli e la granitica potenza metallica del riffery, una pulizia tecnica notevole e il marchio inconfondibile della voce nasale di Ozzy, sempre più amato dai teenager ribelli. Fra i brani più evidentemente progressivi si possono citare 'Spiral Architect' e 'A National Acrobat', ma predominante era comunque il 'classico' sound della formazione, riscontrabile nella titletrack e in altri pezzi come Killing Yourself to Live. Il disco fu un altro grande capolavoro, un punto cardine importantissimo della carriera artistica della band. In questo periodo ci furono una serie di sbandamenti per la band. Tutti i membri ebbero seri problemi di dipendenza da droghe, in particolare Osbourne e Ward, i quali, su ammissione del cantante, fecero uso di lsd tutti i giorni per due anni. Un cambiamento di etichetta, da Vertigo a wwa, fece slittare l'uscita del nuovo album, intitolato 'Sabotage', pubblicato solamente nel 1975. Dal punto di vista musicale, Sabotage è uno degli album più variegati del gruppo, alternando pezzi heavy metal come Hole In The Sky e Symptom Of The Universe a sperimentazioni originali e spiazzanti, ad esempio i canti gregoriani in Supertzar e le sonorità pop rock di Am I Going Insane [Radio]. Ormai i Black Sabbath erano già leggenda, una pietra miliare dell'heavy metal, fondatori e sviluppatori di un movimento che li onora come padri e paladini, un movimento che ormai ha iniziato a dilagare e che ha trovato un altro degno pilastro negli stratosferici Judas Priest, alfieri bardati di cuoio e metallo.
Stava però per iniziare un periodo di declino. L'album successivo, Technical Ecstasy del 1976, fu oggetto di accese discussioni da parte dei loro sostenitori, per via di un sound più duttile e per la presenza di musica d'orchestra e sintetizzatori. Nel 1977 Osbourne abbandonò il gruppo, a seguito di tristi vicissitudini personali dovute alla morte del padre, oltre ai problemi derivati dalla sua dipendenza da alcoolici e droghe ormai inarrestabile. I restanti membri del gruppo arrivarono a provare per pochi mesi con il cantante Dave Walker, seguito dal momentaneo rientro di Osbourne alla voce nel 1978 con l'album Never Say Die!, sulla scia del precedente. Ozzy era comunque al passo d'addio. La band tribolò a lungo per sostituirlo, e alla fine lo rimpiazzò con Ronnie James Dio. Il primo album con Dio, Heaven and Hell, fu un eccellente successo, permettendo al gruppo di risalire la china, con Neon Knights, Heaven and Hell e Die Young che divennero altri pezzi significativi della loro discografia. Il tour del disco si dimostrò molto seguito, merito anche del carisma del nuovo singer, nonché delle sue ottime doti vocali. Sempre durante quel tour, Bill Ward dovette abbandonare per motivi personali, perché i suoi genitori morirono uno dopo l'altro in un breve lasso di tempo, cosa che peggiorò i già notevoli problemi del musicista con l'alcool; Ward venne sostituito da Vinny Appice. Fu durante questo tour che Dio rese celebre il gesto delle corna, in seguito adottato come una sorta di 'segno di riconoscimento' dagli amanti dell'heavy metal. Nel 1981 Iommi, Dio e Butler, con l'apporto di Appice, partorirono un nuovo album, Mob Rules, anch'esso considerato un classico che confermò il nuovo stile, potente ed epico, acquisito dai Sabbath grazie all'apporto sia tecnico che compositivo di Dio. Nuovi guai erano però all'orizzonte. Una serie di conflitti interni portò presto stravolgimenti nella formazione, con l'addio dello stesso Dio per difetti d'egocentrismo e contrasti con Iommi. Alla voce arrivò dunque Ian Gillan, il leader dei Deep Purple. Assoldato Gillan, fu possibile la realizzazione di Born Again [1983], album decisamente più massiccio rispetto a quelli prodotti con Osbourne e Dio, il quale registrò un considerevole successo nelle vendite. Questo lavoro, come quelli del periodo di Ozzy, suscitò tante polemiche, lanciate dall'associazione di censura pmrc. Il sodalizio tra Gillan e i Black Sabbath venne detto 'Black Purple', nome dato dalla fusione di Black Sabbath e Deep Purple. Al termine del tour, Gillan tornò nei Deep Purple, in quel momento freschi di reunion. Iniziò lì il valzer dei singer. Se ne alternarono vari, poi con Glenn Huges al microfono uscì uscì Seventh Star nel 1986, inizialmente un album solista di Iommi ma in seguito pubblicato, per motivi contrattuali con la casa discografica, sotto il nome Black Sabbath featuring Tony Iommi. Questo album marcò ancor di più la svolta iniziata con Ronnie James Dio, con le tastiere che diventarono un elemento fondamentale per il loro nuovo corso stilistico. Il viavai dei singer proseguiva, per un periodo si rivide pure Gillan. Con Tony Martin esce Eternal Idol. L'album presenta alcuni riferimenti al passato [l'omonima Eternal Idol rimembra le sonorità oscure di Master of Reality], conservando lo stile adottato negli ultimi anni [il grande apporto di tastiere]. Anche questo album, sebbene molti lo considerino di buon livello, non ebbe il successo sperato. Ormai le defezioni piegavano la band, imperniata sul solo Iommi membro fondatore. I Sabbath pubblicarono nel 1988 Headless Cross, album che riscosse un buon successo, e nel 1990 Tyr, che vendette abbastanza bene e a cui seguì un tour molto seguito nello stesso anno. BIO: RONNIE JAMES DIO.

Nel 1992 Iommi decise di riformare la band dei primi anni '80, e alla voce tornò Dio, con il quale composero Dehumanizer, un lavoro dal sound molto ruvido e che portò un più che buon riscontro di pubblico e critica. La band preparò un tour di grande successo, che culminò con una memorabile apparizione al festival metal Monsters of Rock. Però nuove divergenze con Dio, e la richiesta di Ozzy Osbourne di suonare alcune date in tour con la sua ex band, portarono al nuovo addio del singer e a nuovi cambi di formazione, con l'ex Ward di ritorno dietro alle pelli e Rob Halford dei Judas Priest a completare il tour alla voce. Ward durò poco, nel 1995 Iommi e soci pubblicarono Forbidden, a oggi l'ultimo album in studio dei Black Sabbath, il quale non ricevette buoni pareri da pubblico e critica. Addirittura, il rapper Ice-T venne ospitato alla voce nel brano Illusion of Power. I Black Sabbath sfiorarono il declino e si ridussero a suonare nei piccoli pub, e per rilanciarsi si riavvicinarono a Ozzy, soprattutto in esibizioni live come il suo mitico Ozzfest, riuscendo nell'operazione: venne anche registrato il live Reunion, una sorta di best of dei pezzi immortali della Ozzy-era. Ma il fulgore riscoperto a fine millennio durò poco, perchè il singer riprese presto la sua carriera solista e dei Black Sabbath si persero, di fatto, le tracce. Nel 2006 a sorpresa si riunì la formazione di Heaven And Hell, col nuovo ritorno di Dio ed il moniker mutato proprio in Heaven And Hell per rispetto alla storiaCon un tour ed un nuovo album pubblicato nel 2008 col titolo The Devil You Know, la seminale band inglese dimostra che nonostante tutto era ancora in grado di compiere passi significativi. La morte di Ronnie James Dio, avvenuta nel 2010 a causa di un tumore al fegato, segna però la fine di un’epoca e riga di lacrime i volti degli affezionati seguaci di una band inimitabile.Voci di una possibile nuova reuonion con Ozzy Osbourne iniziano a rincorsi xon frequenza sempre maggiore, sempre smentite dagli interessati; ma l'11/11/2011 arriva finalmente la notizia più attesa da quel lontano 1998: i quattro membri classici, con Ozzy in prima fila, annunciano in conferenza stampa la reunion, un nuovo disco in cantiere ed un tour che riporterà indietro le lancette del tempo. IL DOOM METAL OGGI

BLACK SABBATH: DISCOGRAFIA
1970 BLACK SABBATH 1970 PARANOID 1971 MASTER OF REALITY 1972 VOLUME 4 1973 SABBATH BLODY SABBATH 1975 SABOTAGE 1977 TECHNICAL ECSTASY 1978 NEVER SAY DIE! 1980 HEAVEN AND HELL 1981 MOB RULES 1983 BORN AGAIN 1986 SEVENTH STAR 1987 THE ETERNAL IDOL 1989 HEADLESS CROSS 1990 TYR 1992 DEHUMANIZER 1994 CROSS PURPOSES 1995 FORBIDDEN





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