EPIC METAL

METAL STORY: L'EPIC METAL. L'epic metal è un genere di diretta derivazione heavy metal, anche se incorpora nel sound svariate altre influenze. Può utilizzare ritmiche accelerate in stile speed metal, restare legato agli stilemi della nwobhm e del metal classico o 'tornare alle origini' con delle influenze anni settanta: quello che resta come filo conduttore, é la grande epicità di cui sono intrisi testi e musiche, sfondo ideale di marce trionfali e dichiarazioni d'orgoglio, narrazione di gesta eroiche ed omeriche battaglie oppure semplice metafora di quelle crociate alle quali siamo condannati ogni giorno. L'epic metal vanta come principali artisti gruppi come i Manowar, fortissimi ostentatori del culto del metal, i Manilla Road, i Virgin Steele e i Cirith Ungol, oltre agli italiani Rhapsody of fire. I Manowar, nati agli inizi degli anni ottanta e veri fondatori del genere grazie all'album Into Glory Ride del 1983, possiedono anche il primato di band più rumorosa della storia, essendo riusciti a toccare quota 129 decibel, più di un aereo a reazione. Principali temi trattati nelle liriche epic sono la battaglia, la guerra, l'onore ed il coraggio del guerriero. Sono molto frequenti anche testi di stampo fantasy oppure basati sull'esaltazione dei propri antenati. I Manowar nascono durante una delle date inglesi del Black’n Blue Tour nel 1981. A fare da spalla a Black Sabbath e Blue Oyster Cult c’erano gli Shakin’s Street. Chitarrista di questa band era un certo Ross The Boss, noto per aver militato nei Dictators. Il chitarrista australiano, secondo la leggenda, entrò nel backstage dei Sabbath, attirato da alcuni suoni, qui vide uno dei roady, un certo Joey De Maio [con un passato negli Elf], che si allenava con uno dei bassi di Geezer Butler correndo sulla tastiera ad una velocità mai vista prima. I due si misero a parlare e quel giorno furono gettate le fondamenta dei Manowar. Si trasferirono subito a Chicago, dove reclutarono subito un vecchio compagno di scuola di Joey, tale Eric Adams, più tardi definito come 'i polmoni più solidi dell’intera storia del metal'. Il loro esordio discografico nel 1982 con ‘Battle Hymns’. La proposta dei nostri è un heavy metal semplice, diretto, trascinante, epico e teatrale, infarcito di tematiche guerresche e subito etichettato come Epic Metal. Altri dischi, in un crescendo di qualità, vengono prodotti e con essi il nome Manowar comincia ad essere legato a doppio filo con l’essenza stessa dell’Heavy Metal, inteso come movimento di massa. Il loro 'Death to false Metal!', originariamente dedicato alle band Street e Glam, ritenute colpevoli di preoccuparsi più di trucchi e lustrini che di musica, ed il loro machismo esasperato divengono ben presto dei marchi di fabbrica, così come le loro trovate assolutamente kitch: come il fatto di presentarsi sul palco vestiti di pelli e armati di spade, a cavallo o in moto, come l’essere voluti fermamente entrare nel guinness dei primati come 'la band più rumorosa del pianeta', o ancora come l’essersi portati in tour un pullman pieno di groupies. Questo non deve però far dimenticare l’importanza della loro proposta musicale e la capacità di essere riusciti ad introdurre nell’immaginario metal tutta una serie di novità, partendo dalle tematiche ‘barbare’ fino ad arrivare all’approccio teatrale alla musica.

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