JAMES ALAN HETFIELD

JAMES HETFIELD. Un paio di jeans stracciati, i lunghi capelli biondi, una chitarra ruggente in mano: inseguendo un sogno senza compromessi, una battaglia fatta di ideali e costruita passo dopo passo a suon di schizofreniche scariche d'adrenalina. La leggenda nasce dalle frustrazioni e dalle speranze di un ragazzino dall'animo profondo, la leggenda poggia le sue fondamenta sulla pelle adolescenziale di un ragazzo che farà strada, diverrà icona, identificherà un mito nelle sue parole, nella sua voce, nei suoi riff. Nei suoi errori e nei suoi sorrisi, nelle sue lacrime, nelle cadute e nelle risalite, sempre seguendo il filo comune dell'onestà, della visceralità delle proprie scelte. Cambiando idea e prospettiva, anche, a costo di sembrare incoerenti, a volte, ma con la fondamentale volontà di provare sul proprio corpo le conseguenze e le responsabilità delle proprie decisioni. Quegli occhi, profondi e puliti, hanno visto presto la notte. Troppo presto brividi di freddo hanno rigato la pelle morbida di quel biondissimo ragazzino di Los Angeles, svegliando in lui il ribelle turbolento e taciturno, annegato di rancori e rimasto solo nella sua sfida al Mondo, alla falsità della gente, al conformismo scaramantico di chi cerca gli appigli più frivoli per sfuggire da una realtà dura. James Alan Hetfield l'ha guardata negli occhi da subito, quella realtà, ed ha preso il toro per le corna. Correndo attraverso la nebbia del nuovo giorno, sotto il chiarore d'una luna luminosa e delle stelle e graffiato dal gelo della notte: il richiamo della foresta e il significato della vita, il giovane James cambiava e mutuava la sua pelle, incarnando in sè il significato del lupo e dell'uomo. L'infantile voglia di vita e di libertà viene presto mozzata da dei genitori asfissianti e dogmatici, che pressano la vita del figlio con il loro Scientismo Cristiano, Soluzione assoluta nella quale credere ciecamente: Sono stato educato da scientista cristiano, che è una strana religione. Il principio fondamentale è che Dio cura tutto. Il corpo è solo un involucro, non servono medici. Era alienante e difficile da capire. Non potevo fare le visite mediche per giocare a football. Era assurdo dover lasciare le lezioni di educazione fisica durante la scuola, e tutti i ragazzini dicevano: "Ma perché te ne vai? Che sei, handicappato?". Da ragazzino non vedi l'ora di far parte della squadra. Chiacchierano sempre di te e pensano che sei strano. Era davvero fastidioso. Mio padre insegnava al catechismo, era fissato. Mi è stato quasi imposto. Avevamo dei piccoli testimonial, e c'era una ragazza col braccio rotto. Si alzava in piedi e diceva: "Mi sono rotta il braccio ma adesso, guardate, va molto meglio". Ma era, insomma, storpia e basta. Ora che ci penso era alquanto disturbante. Nonostante i genitori volessero molto bene ai tre figlioletti -Dave, James e la piccola DeDe- vanno incontro al divorzio, lasciando interdetto il piccolo James, che nel frattempo aveva preso lezioni di piano (altra imposizione accettata non con troppo entusiasmo) e abbracciato la chitarra elettrica per seguire le orme del fratello maggiore. Il cancro, che si porta via la madre nei mesi successivi, accentua l'indole solitaria e crucciata del ragazzo, che nel giro di pochi mesi va incontro a rapidi stravolgimenti della sua vita: su tutti, l'incontro con Lars Ulrich, giovane batterista danese di doti discutibili che però (un anno dopo un primo incontro fallimentare) porta in dote una piazza pregiata per registrare un brano inedito sulla compilation Metal Massacre: James non sa dire di no, e dopo oltre un anno passato a cercare di delineare una propria band -tra diversi cambi di line-up e moniker- riesce finalmente a dare luce ad una propria creatura: i Metallica. Ulrich e Hetfield registrano nel garage del primo il brano Hit The Lights, scritto dal secondo come suo primo vero inedito. Hetfield canta e registra le parti di chitarra ritmica e di basso, il pezzo pur registrato amatorialmente è veloce e urticante e ben presto le antenne della gente si drizzano attorno a questa formazione nascente, che si stabilizza con un tale Dave Mustaine alla chitarra solista e Ron Mc Gouvney al basso: quest'ultimo era un amico fraterno di James, che era stato iniziato allo strumento proprio dal Nostro, con il quale condivideva il ruolo di fancazzista a scuola e l'appartamento nella quale lo aveva invitato a vivere, per esercitarsi e suonare giorno e notte. I Metallica accelerano i ritmi e centuplicano la furia dell'heavy metal classico, contaminandolo con l'hardcore punk e generando la prima folgore del thrash metal: la rabbia di Hetfield trova sfogo sul palco e nelle risse sempre più frequenti col bizzoso Mustaine, che gli contende il ruolo di leader e primadonna, e che viene cacciato dopo una lista interminabile di battibecchi e sregolatezze varie, generate soprattutto dalla sua incapacità a reggere l'alcool: la più clamorosa delle sue bravate fu certamente l'incidente occorso mentre guidava il furgoncino della band verso New York, la Terra Promessa dove nel 1983 la band si era diretta per registrare il suo primo album. In mezzo, un periodo eccezionale di concerti devastanti, l'ingaggio di un bassista geniale come Cliff Burton in luogo dello scarso (e sfruttatissimo) Mc Gouvney e il trasferimento a San Francisco, lontano dalla Los Angeles patria dell'odiatissimo fenomeno del glam metal da classifica. A Frisco i Metallica si fanno un nome, diventano i leader del fervente movimento thrash metal e ottengono uno status di rispetto enorme, che attraverso i primissimi demo arriva anche nelle città della Costa opposta. Grande ospitalità arrivò da Mark Whitaker, un amico che studiava da tecnico del fonico, come racconta lo stesso James: Ci sistemammo a casa di Mark. Ovviamente le stanze non bastavano, per cui Lars e io ce ne dividemmo una. Dave lo abbiamo piazzato dalla nonna di Mark, nello scantinato. Che periodo assurdo! Tutt'un tratto ci eravamo trasferiti su a San Francisco, senza un posto fisso dove stare nè altro. Una figata!
Nonostante Mustaine fosse un pazzoide, e difatti fu cacciato e rimpiazzato dal cerebrale Kirk Hammett degli Exodus, certamente tutti i ragazzi della scena underground di Frisco ci davano dentro, con l'alcool, e lo stesso James era uno dei più assidui frequentatori delle keggers, feste che si svolgevano attorno ad un fusto di birra, come ricorda lo storico chitarrista dei Testament Eric Peterson: Avevo l'abitudine di andare alle birrate con James, lui usciva con mio cugino ad un certo punto. Era un tipo in gamba, era divertente accidente. All'epoca faceva un sacco di rutti, era sempre in cerca di un buon locale messicano dove andare a mangiare e ogni volta che abdava ad una festa si piazzava vicino al fusto e diceva una marea di assurdità. Ripeteva 'maledizione' tutta la notte, ogni volta con una voce diversa. E la gente diceva 'quello è scemo! Hetfield si scatenava sul palco e col boccale in mano, ma nella vita quotidiana era silenzioso, cupo, riflessivo, tranquillissimo. Un vero lupo solitartio, che teneva dentro tutte le emozioni, soprattutto quelle negative. Odio e rabbia covavano in lui, e il suo sguardo truce incuteva rispetto e timore. Leader nato, era l'esatto opposto dell'iperattivo Ulrich, e forse proprio per questo i due legarono molto. A New York, dove li avevamo lasciati, i Metallica debuttano con la lineup storica e registrano Kill'Em All, lo scottante album d'esordio che si pone come Bibbia del thrash metal. Canzoni velocissime e ultravitaminiche, assoli abrasivi e contorcenti, le urla furiose di Hetfield a cantare veri e propri inni al metal: una vera bomba, che apre nuovi scenari musicali ed inaugura il filone terremotante delle incazzatissime macchine da guerra made in Frisco. Tuttavia l'evoluzione della band la vede evolversi verso i lidi più stratificati e variegati di Ride The Lightning, che sia musicalmente che nelle lyrics assume toni più maturi e capaci di spaziare dalla letteratura ai tormenti dell'animo, dalla guerra alla pena di morte, attraverso una gamma sonora sempre più articolata che non si limitava più al thrash veloce e schizzato ma comprendeva anche melodie struggenti, possenti macigni di heavy cadenzato e strumentali di gran classe. La direzione prosegue nel 1986, col capolavoro assoluto Master Of Puppets, possente manifesto di un'epoca e di una band al massimo del suo splendore, capace di sbattere in faccia alla società tutta la sua rabbia per l'oppressione e la dittatura psicofisica imposta ai cittadini. Hetfield, oltre che precisissimo chitarrista ritmico, si rivela uno dei più abili parolieri in circolazione, e accantona definitivamente l'idea di lasciare il microfono ad un vocalist di ruolo (si vociferava il nome di Bush degli Armored Saints). La band era come detto all'apice, trainata dai solos folgoranti di Hammett e dal genio sregolato di Burton: il vorticoso giro del mondo era allietato da tour leggendari (come quello con Ozzy Osbourne) e da una lista infinita di bravate, aneddoti e sbronze colossali da parte dei Nostri, definiti non a caso 'Alcoholica'. Il più scatenato era sempre James, naturalmente! Già nel 1983, in realtà, i Ragazzi vivevano giorni elettrizzanti e ricchi di avventure. In aprile i Metallica suonarono di spalla ai loro idoli Venom, giunti dall'Inghilterra, e James per festeggiare la riuscita del set di apertura cadde con una bottiglia di vodka in mano e dovettero mettergli sei punti. Il cantante vinse presto l'iniziale timidezza, diventando il padrone assoluto del palco; il tour di Kill'Em All fu veramente devastante, e le bevute di rito con gli amici Armored Saints erano di rito: celebre la volta in cui tutti i ragazzi si ritrovarono nella stanza d'albergo del bassista Joey Vera, completamente sbronzi. Iniziarono a gettare le bottiglie di birra vuote dalla finestra, ma poi si concentrarono sul chiodo di pelle rossa di Vera: fortunatamente la piscina era coperta, ma mentre i ragazzi scesero a recuperare il giubbetto, James decise di prolungare il divertimento aprendo in corsa le porte dell'ascensore, bloccandolo per una mezz'oretta buona mentre tutti davano di matto; giunti finalmente all'altezza del decimo piano , il biondo cantante afferrò un estintore e coprì di schiuma gli amici e l'intero pianerottolo! Celebri restano le vicende del Monster Of Rock 1985, con i Metallica collocati nel bill tra glamster come Ratt e Bon Jovi; James salì sul palco aggredendo il pubblico dei parrucconi: Se siete venuti qui per vedere spandex, trucco agli occhi e un "oh, baby" in ogni cazzo di canzone, non è questa la band! Dopo l'immensa prestazione dei suoi, andò a divertirsi nel backstage, e con un amico iniziò a lanciare sul pubblico il cibo del buffet da dietro il palco; gli uomini della security, vedendoli agghindati con jeans e t-shirt e non con i convenzionali spandex rosa, non credettero che fossero dei musicisti con tanto di autorizzazione a stare lì, e ce ne volle per convincerli a lasciarli in pace! La rabbia fu sfogata devastando il camerino. Famigerata era la t-shirt 'Fuck Off' che James indossava presto, leggendario il suo motto 'Metal Up Your ass' fatto ripetere allo sfinimento dal pubblico, fin dai primissimi giorni della Bay Area, attacco semplice ma sfrontato a tutti i poser di Los Angeles! Era uno spasso, per Ulrich, quando la band si esibiva in Danimarca e il cantante, sbronzo, cercava di parlare l'idioma locale; ma spasso fuori ogni limite caratterizzò il debutto in terra inglese del quartetto, celebrata con le leggendarie esibizioni al Marquee di Londra e festeggiato dai due leader della band con una serata ad altissimo tasso alcoolico. James e Lars si trascinarono da un pub all'altro, acquistarono anche del pollo per cenare ma vomitarono nella vaschetta tutto l'alcool che avevano trangugiato; completamente fuori di sé, James si arrampicò sull'insegna di un cinema cercando di smantellarne le lettere al neon, finchè non fu sbattuto in gattabuia da alcuni agenti fino a che non ebbe smaltito la sbornia! James era strepitoso quando scatenava il pubblico al grido di Seek & Destroy, e restava travolgente anche in quelle due occasioni, a fine decennio, in cui non potè suonare la chitarra per un certo periodo a causa di alcune recidive cadute dallo skate, e fu rimpiazzato da un roadie; nel tempo libero suonava con Cliff addirittura in un progetto parallelo demenziale, gli Spastik Children, dediti solo all'alcool e al casino, suonando la batteria. Tuttavia, James restava un ragazzo valoroso, serio e dalla leadership fortissima, ancorato a ideali e valori genuini: Noi ricchi? E chissenefrega! Avere i soldi, fare parte di tutto questo mi manda in paranoia. Preferisco starmene per i fatti miei, lontano da tutti, oppure andare con gli amici veri, in mezzo alla natura, in campeggio, a bere o a quello che è. Passo un sacco di tempo a riflettere sul senso di questa menata, e su cosa ti rende felice. Ci sono tante cose che la gente ha completamente dimenticato, sono tutti presi a farsi belli, a farsi vedere nei posti giusti, stare alle regole di questo gioco del cazzo. Io mi sono rotto i coglioni di questa merda. Non c'entra un cazzo con la vita vera, con l'essere vivo !
Tuttavia, all'apice della loro leggenda, i Metallica stavano per andare incontro al ritorno 'sulla terra': l'incidente stradale del tourbus che si porta via Cliff Burton manda su tutte le furie lo sconvolto Hetfield, che non esita a scagliarsi sull'autista, ritenuto ubriaco, accusandolo della morte delll'amico. Da quel giorno i Four Horsemen hanno dovuto faticare non poco per mantenere la credibilità: superato a fatica ma abbastanza velocemente il dramma della morte, i Nostri si rimettono al lavoro ingaggiando al basso Jason Newsted e partorendo nel 1988 il potente And Justice For All, ancora infarcito dei riffs e dell'imprinting burtoniano; con l'avvento dei Nineties arriva la svolta mainstream e il successo mondiale dell'album omonimo (il cosiddetto Black Album), che abbandona il thrash in funzione di un heavy metal piacevole e affatto intricato. La metà del decennio segna profondamente l'esistenza di Hetfield, che lentamente si era riavvicinato al padre malato di cancro: la morte di quest'ultimo lo segna ancora, nella sua esistenza fatta di ferite dolorosissime, e lo fa sprofondare nella dipendenza dall'alcool, da tempo dietro l'angolo. Il taglio dei capelli, il cambio di look, la nuova direzione musicale tesa all'hardrock da classifica di Load e ReLoad: è il momento più duro di sempre, per il cantante -che tra l'altro sposa la bella argentina Francesca Tomasi- e per la sua band; la fine del millennio coincide con la sua entrata in un istituto di cura, oltre all'arrivo di nuovi problemi e polemiche dovuti all'addio di Newsted, stufo di sentirsi limitato, controllato e 'comandato' dal dupopolio Hetfield-Ulrich. James supera con tenacia e forza di volontà le sue paure e i suoi problemi, torna al comando della truppa più dinamico e forte di prima e denudando tutte le sue debolezze rivela di aver calato la maschera: il gesto più macho e virile che poteva fare, il vecchio lupo solitario, era proprio quello di mettersi a nudo e non fingere più di essere invincibile. Così abbraccia una nuova serenità, torna a vivere col sorriso sulle labbra la propria famiglia meravigliosa -che nel frattempo si è arricchita con tre bimbi- e dona ai Metallica una ritrovata libertà artistica, concedendo anche ad Hammett e al nuovo bassista Trujillo di inserirsi con le proprie idee nel lavoro suo e di Ulrich, cosa che un tempo sarebbe stata assolutamente impensabile nella dittatura dei due senatori metallici; St. Anger è il risultato della terapia di rinascita della band, condotta al fianco di uno specialista e documentata nel video Some Kind Of Monster, giusto per dare piena realtà al processo di trasparenza con la quale mostrare le proprie debolezze al fine di trovare nell'onestà intellettuale e professionale l'unica strada da battere. Recuperate le forze e la felicità mai provata prima, Hetfield guida i Metallica in anni fortemente caratterizzati dall'attività live, dalla riscoperta del reertorio più datato e alla costruzione di un nuovo capitolo d thrash metal old style, quel Death Magnetic atteso per venti anni esatti dai fans oltranzisti. E' bello che siano proprio le parole di James Hetfield a spiegare la sua rinascita: Sono nei Metallica da quando ho 19 anni e a me è capitato di non sapere come vivere fuori da quell'ambiente: non sapevo niente della vita, non sapevo che potevo tornare a casa e vivere in famiglia. Non sapevo che potevo vivere diversamente da come facevo nella band da quando avevo 19 anni, in maniera molto intensa ed eccessiva. Non ho fatto le scelte migliori per me. Ma un centro di recupero è come un college per la testa, ho imparato molte cose su me stesso lì. E sono riuscito a rimettere in sesto la mia vita, a non guardare più tutto con una connotazione negativa. Del resto sono cresciuto così; per me era come una tecnia di sopravvivenza ed entrare nei Metallica significava che all'inizio dovevo lottare per sopravvivere, per mangiare, per avere l'asciugamano per la doccia, per tutto. E poi per essere la miglior band possibile, surclassare le altre band. Trovare sempre una pecca in tutto era il pane quotidiano dei Metallica, e io in questa situazione non ero solo una parte: ne ero completamente immerso. Avevo la sensazione di non poter più dare segni di debolezza. Ero James Hetfield dei Metallica piuttosto che semplicemente James Hetfield, anche a casa mia. E' incredibile per quanto tempo puoi portare una maschera. Prima cercavo sempre di piacere alle persone, ora ciò non mi ferisce più. C'è un sacco di machismo in questo mondo, ma la cosa più virile che puoi fare è affrontare le tue debolezze e svelarle. Se sveli le tue debolezze alla gente dimostri forza, e questo permette di aprire un dialogo, di creare amicizie. E a me è successo così. Oggi James Hetfield è un uomo felice, e guai a chi si permette di sghignazzare 'e ci credo', alludendo alla montagna di dollari guadagnata spaccandosi la schiena in centinaia di concerti nell'arco di tre decenni. Ne ha passate tante, ha sempre dato sangue e sudore, meritandosi tutto ciò che ha guadagnato. Sotto la scorza del lupo, sotto il ruggito dell'orso c'è sempre stato un ragazzo sensibile e dolce, più di molti altri falsi buoni; James ha tre bambini splendidi, Cali Tee, Castor Virgil e Macela, e tanti hobby che lo tengono impegnato quando scende dal palco. La caccia, innanzitutto, che lo accompagna da una vita in territori selvaggi e solitari dove respirare a pieni polmoni il profumo della natura; e poi i motori, le motociclette in particolare; pratica street hockey e snowboard, adora le colonne sonore western e film come Il Buono, Il Brutto E Il Cattivo, Easy Rider e Pulp Fiction. Una sua grande passione è il cibo, in particolare quello messicano, carne e patate (adora i barbecue) e proprio al cibo è dovuto un bello spavento che i fans si sono presi l'anno scorso, quando il cantante finì in ospedale a causa di un'ostrica riottosa! Ben più grave l'incidente occorso sul palco nel 1992: Hetfield durante Fade To Black mise erroneamente piede su un effetto pirotecnico, riportando ustioni di secondo e terzo grado dopo l'immediato ricovero in ospedale: quell'evento viene ricordato da 'Hetfieldgod con uno dei suoi numerosi tatuaggi, costituito da alcune fiammate e quattro carte con i numeri del suo anno di nascita (1963), annata della quale ama peraltro collezionare chitarre vintage. La sua strumentazione è costituita principalmente dalla fidata gibson Explorer, che nel 1984 ha sostituito l'altra Gibson, la Flying V; nonostante utilizzi con maggior frequenza delle Gibson, negli anni '90 anche la ESP ha creato delle chitarre a suo nome, che dunque vanno a inserirsi nell'ampia gamma di strumenti utilizzati dal singer. Nobilissima la lista di gruppi simbolo della sua adolescenza, pilastri capitali del suo ricco background: Black Sabbath,Thin Lizzy, Motorhead; Aerosmith, kiss e Lynyrd Skynyrd su tutti. Ha lavorato in una ditta che creava stampe per adesivi, oltre a Martini e Vodka ama bere the verde e del suo primissimo concerto da spettatore -Aerosmith e ACDC a Long beach nel 1973- ricorda che ci andò con un amico fattone che si faceva di acido e utilizzava il biglietto d'ingresso, sbriciolato, come fumo. Aneddoti e curiosità su questo grande personaggio potrebbero susseguirsi occupando pagine e pagine, ma ciò che è davvero interessante per comprendere appieno i suoi ideali e i suoi sentimenti è l'analisi dei testi scritti negli anni d'oro dell'epopea Metallica, dario di bordo infarcito di rabbia, riflessioni e concetti forti che hanno costituito l'ossatura dell'uomo James Hetfield: e proprio questo sarà il tema affrontato nella seconda puntata della doverosa biografia del leader di una delle più grandi heavy metal band di tutti i tempi!

BIOGRAFIA BREVE. James Alan Hetfield nasce nei sobborghi di Los Angeles il 3 agosto 1963. Figlio di Virgil, un camionista, e di Cynthia, una cantante lirica, dimostra fin da giovane un notevole talento musicale, iniziando a seguire lezioni di pianoforte a nove anni, passando poi alla batteria e infine, all'inizio dell'adolescenza, alla chitarra. Nonostante le lezioni di piano, James suona la chitarra da autodidatta e non legge né scrive spartiti. Nel 1976, a tredici anni, anni Hetfield rimase duramente scosso dall'improvviso divorzio dei suoi genitori, nonostante in seguito affermerà che entrambi gli volessero molto bene. Le sue prime passioni musicali sono per i Kiss, i Queen e per gli Aerosmith: iscrittosi alla East Middle School, conosce diversi ragazzi con cui condividere la passione per il rock; uno di questi, è Ron McGovney. Nel 1977, Hetfield si iscrive alla Downey High School di Los Angeles; McGovney, in una intervista a Shock-Waves nel 1993, affermerà: 'Alle superiori avevano tutti la loro cricca: c'erano le cheerleaders, i palestrati, la banda musicale, e alla fine ti ritrovavi a frequentre gli sfaccendati senza un vero gruppo sociale, e tra questi c'eravamo io e James. Lui era fissato con Steven Tyler, il leader degli Aerosmith.' I genitori di Hetfield erano adepti di Christian Science: da sempre ciò causa nel giovane musicista numerosi conflitti interiori, che ispirarono alcuni brani tra cui Dyers Eve e The God That Failed. In una intervista a Playboy, il chitarrista affermerà: 'Sono stato educato da scientista cristiano, che è una strana religione. Il principio fondamentale è che Dio cura tutto. Il corpo è solo un involucro, non servono medici. Era alienante e difficile da capire. Non potevo fare le visite mediche per giocare a football. Era assurdo dover lasciare le lezioni di educazione fisica durante la scuola, e tutti i ragazzini dicevano: 'Ma perché te ne vai? Che sei handicappato?'. Da ragazzino non vedi l'ora di far parte della squadra. Chiacchierano sempre di te e pensano che sei strano. Era davvero fastidioso. Mio padre insegnava al catechismo, era fissato. Mi è stato quasi imposto. Avevamo dei piccoli testimonial, e c'era una ragazza col braccio rotto. Si alzava in piedi e diceva: 'Mi sono rotta il braccio ma adesso, guardate, va molto meglio'. Ma era, insomma, storpia e basta. Ora che ci penso era alquanto disturbante'. In conformità con le loro credenze, i genitori di Hetfield disapprovavano fortemente la medicina o qualsiasi altro trattamento medico e sono rimasti fedeli alla loro fede, anche quando sua madre Cynthia stava morendo di cancro. James inizia la carriera da chitarrista negli 'Obsession'. Dopo la morte della madre, la famiglia si trasferisce a Los Angeles (California), dove frequenta la Downey High School. A scuola conosce Ron McGovney, al quale insegna a suonare il basso elettrico e con il quale forma i 'Leather Charm'. Dopo il diploma, James inizia a lavorare in una ditta di stampa di adesivi, per poter acquistare una strumentazione decente ed iniziare la carriera musicale vera e propria. Nel 1981, assieme al batterista Lars Ulrich, al chitarrista Dave Mustaine e a Ron McGovney, fonda i Metallica. McGovney se ne va, mentre Mustaine viene cacciato dallo stesso Hetfield e da Ulrich, per il suo carattere rissoso e per il suo continuo abuso di droga e alcol, che non gli permetteva di concentrarsi sulla musica. Poco prima delle registrazioni di 'Kill'Em All '[1983], arrivano Kirk Hammett alla chitarra e Cliff Burton al basso. L'album entra nella storia come vangelo basilare del thrash metal. Con questa formazione verranno pubblicati anche Ride 'The Lightning' [1984] e 'Master Of Puppets' [1986], i lavori che proiettano nella leggenda definitiva i Metallica. Lo stile delle vocals di James da isterico e sguaiato diventa con 'Master 'più robusto, pulito, migliore. Nel 1988 i Metallica registrano il primo album con il nuovo bassista, Jason Newsted: 'And Justice For All segna un cambio di stile nel rappresentare il thrash metal. A parere di molti, in questo album e nel suo relativo tour, si può apprezzare il miglior James Hetfield di sempre, interprete di vocals sempre più accurate, passionali, rabbiose ma al tempo stesso molto tecniche ed espressive. Negli anni '90, Hetfield e i Metallica diventano tra i gruppi di maggiore successo commerciale della scena rock/metal, grazie a Metallica [1991], in cui James e soci mantengono un certo livello di qualità nonostante un cambiamento stilistico. James si distingue ormai in ogni campo, dall'aggressiva e violenta rabbia thrash alle più dolci e melodiche ballate che rendono la sua voce uno strumento poliedrico ed efficace. Qualcuno dice che sul Black Album James 'canti' veramente per la prima volta. Load [1996] e Re-Load [1997], i dischi successivi, non vennero però acclamati dai fan di vecchia data. St. Anger [2003] in parte segna un ritorno a sound più aggressivi. Soprattutto nel grezzo cantato di James, che molto molto raramente lascia spazio a fraseggi melodici. Death Magnetic [2008] rappresenta l'autentica rinascita degli Eighties, con un James stellare a gridare il ritorno della leggenda Metallica. James è cambiato molto, in tutti i sensi, nel corso della carriera. Anche nel look: capelli lunghi, imberbe e con lo sguardo da ragazino agli inizi; metallaro cattivo&duro negli anni d'oro, con barba, capelloni, catene, borchie e abiti neri; stile country, con capelli sulla nuca e basettoni, a metà anni '90; infine, capelli cortissimi e pizzetto oggi, quando, abbandonati gli eccessi e l'esuberanza giovanile, è un buon padre di famiglia e un metallaro felice. A causa della sua dipendenza da alcol, Hetfield aveva avuto molti problemi familiari. Dal momento della sua riabilitazione, cerca di trascorrere molto più tempo con sua moglie e i suoi figli. James è sposato dal 1997 con Francesca Tomasi, e da lei ha avuto tre figli: Cali Tee, Castor Virgil e Marcela.

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