Testament. La ribellione della Bay Area non cessava di ardere. Il moto ribelle imbastito da Metallica, Slayer e Megadeth contro il fronte godereccio dei glamster da hit parade aveva ormai preso saldamente strada nella California degli incazzati, e in quel di San Francisco ormai il thrash metal bruciava con regolarità quotidiana nelle anime dei giovani insoddisfatti. E' in questo contesto che viene alla luce uno dei gruppi che del thrash metal sarà una colonna portante dal valore assoluto e riconosciuto con intensità sempre maggiore nel corso dei decenni, i Testament. Merito di album come 'The Legacy', 'The New Order' e, dieci anni più tardi, 'The Gathering', capaci di sancire dei canoni di potenza e velocità al tempo stesso devastanti e compatti ma anche fortemente melodici nelle intricate trame chitarristiche. I Testament nascono come gruppo thrash metal a San Francisco, nel 1983. Il fondatore fu il chitarrista Eric Peterson; dopo i consueti vari cambi di formazione, e ancora sotto il vecchio nome Legacy, la band nel 1985 pubblica il primo demo. La formazione si stabilizza assumendo la sua dimensione, che diventerà la più apprezzata e tradizionale, col gigantesco nativo americano Chuck Billy come cantante, Peterson, il giovane chitarrista Skolnik, il batterista louie Clemente ed il bassista Greg Christian. Gli assi nella manica del terremotante combo americano sono proprio Billy e Skolnik: la voce acida del singer e le stupende trame del guitar hero, eclettiche, iper melodiche e sempre abrasive, diventeranno un immancabile marchio di fabbrica nel sound di un'act rispettato e temuto nei moshpit più sudati del pianeta, chapace di impattare sull'ascoltatore con i suoi serrati attacchi ritmici, frontali e martellanti. Diventati Testament per un caso di omonimia, intitolano 'The Legacy' il primo album [1987]. Esso è un possente e veloce concentrato di thrash metal: in questo disco vi sono classici come l'iniziale 'Over the Wall', 'Burnt Offerings', 'First Strike is Deadly' e 'Alone in the Dark'. Si percepisce l'influenza di grandi band thrash, come gli Slayer, ma non mancano spunti tecnici e parti melodiche curate dal funambolico Skolnik. Alla furia estrema sparata a velocità corrosiva, con i classici riff spezzati e la batteria martellante, si abbina alla grande la melodia delle chitarre e l'esaltazione dei ritornelli. Grandiosa la prestazione di Chuck Billy, un ciclope implacabile con la sua voce raschiata e cruenta. La consacrazione arriva dopo un tour prestigioso e con i thrahsers newyorkesi Anthrax. 'The New Order', il disco successivo che esce nel 1988, è ancora prepotente e terremotante, ma è arricchito da ulteriori tecnicissime sezioni soliste e spunti melodici che portano la band nell'olimpo dell'heavy metal e completano il sound rendendolo veramente devastante e travolgente. Ancora una volta Chuck Billy è trascinante ed estremo nella sua aggressione urticante. Col piede pigiato sull'acceleratore, ma senza perdere di vista strutture variegate, aperture melodiche, cambi di tempo improvvisi, accelerazioni da delirio, una ritmica martellante e la capacità di dare spessore e dimensione ai propri pezzi, i Testament ribadiscono la loro eccelsa capacità di scrivere canzoni violente, veloci ma mai banali o ripetitive. Pezzi come 'Eerie Inhabitans', 'The New Order', 'Into the Pit' e 'The Preacher' sono i principali cavalli di battaglia dell'album, nonchè importanti colonne del thrash metal. La band prosegue la sua evoluzione restando tra i pilastri più rispettati dell'heavy metal mondiale; nel 1989 esce 'Pratice What You Preach', leggermente meno furioso dei lavori precedenti ma comunque apprezzato dai fan per la tecnica e l'esperienza con cui i Testament lo definiscono. E' un thrash più ragionato e meno 'in your face' ma sempre efficace. Anche Chuck Billy canta in maniera più varia, meno crudele e più tecnica. I Testament sono ormai un complesso apprezzato e importante, e con 'Souls Of Black' del 1990 dimostrano di essere stati bravi a evolvere il loro sound dallo stile veloce e violento degli Slayer ad uno stile più elaborato e sempre potentissimo. Infatti il disco, ancora aggessivo, è ulteriormente sviluppato e rifinito, certamente meno devastante ma capace di far fare alla band dei passi avanti senza ripetere quanto già fatto in passato. BIOGRAFIE: CHUCK BILLY, ALEX SKOLNIK, ERIC PETERSON.
L'arrivo degli anni '90 porta cambiamenti in tutte le band thrash metal, che si avvicinano a sonorità più commercializzabili e lontane del vecchio stile. Succede anche ai Testament, che dopo 'The Ritual' [che lascia delusi moltissimi fan] passano anche un periodo di divergenze. Salutati Skolnik e Clemente, intorno ai leader Billy e Peterson iniziano a girare componenti vari. Il disco era stato infatti un episodio in cui la melodia ammorbidiva in maniera notevole il tradizionale sound compatto e duro della formazione californiana, portandolo ad essere una sorta di versione alternativa del tanto celebrato Black Album dei Metallica. Il full length era composto da canzoni ottime e avvincenti, decisamente heavy, ma al tempo stesso troppo melodiche rispetto ai canoni classici del team di Chuck Billy, che per un lustro era stato tra i capisaldi del metal estremo. Nel 1994 esce 'Low', un flebile ritorno a sonorità più metal, anche se molto grezzo e in direzione groove. La band arriva addirittura a sciogliersi, e rinasce nel 1996. Nel '97 esce un disco finalmente di nuovo potentissimo, anche se non incarna un pieno ritorno al vecchio stile: 'Demonic' è molto violento, presenta cantato in growl e pesanti contaminazioni death. I Testament sanno tornare all'antica gloria nel 1999, con 'The Gatering', riuscendo a riconquistare anche i vecchi fans più irriducibili: merito di un disco improntato sull'ottima caratura tecnica di quella che da qualche anno è la nuova formazione. L'album è potente, compatto, una mazzata di thrash-death glaciale, roboante ed esplosiva, nel quale il growling di Chuck Billy rimane esaltante pur se differente dall'impostazione 'solo urlata' degli album storici; se da un lato si latita un pò dal punto di vista della sezione solista, riffing e sezione ritmica sono assolutamente esplosivi. Purtroppo il dramma sfiora la band, e fortunatamente non crea danni irreparabili: un tumore alle corde vocali colpisce Chuck Billy, il singer è costretto a fermarsi e diversi grandi gruppi metal organizzano concerti benefici per lui. Il colosso indiano supera ogni avversità e dopo l'operazione riesce miracolosamente a guarire: i nostri tornano nel 2001 con 'First Strike Still Deadly', riedizione di pezzi storici risalenti ai primi 2 cd. Per il lavoro, ritorna anche l'ex Skolnik. La reunion della formazione storica è un grande sogno che si realizza per i fans del combo californiano, un remake al quale manca solo Clemente. Tra un live e l'altro, i Testament nel 2007 sparano l'ennesima cartuccia indiavolata, 'The Formation Of Damnation', che riporta la band a livelli eccelsi, un cazzotto nei denti degno della tradizione Testament!

1987 THE LEGACY 1988 THE NEW ORDER 1989 PRATICE WHAT YOU PREACH 1990 SOULS OF BLACK 1992 THE RITUAL 1994 LOW 1997 DEMONIC 1999 THE GATHERING 2007 THE FORMATION OF DAMNATION

Discografia commentata. The Legacy, 1987: potentissimo e grezzo thrash metal dalla Bay Area: nonostante sia il disco d'esordio presenta un feeling straordinario, è potente, devastante e ricco di favolosi spunti melodici chitarristici. Lo stile ricorda gli Slayer, ma in versione più melodica grazie alla classe di Skolnk alla chitarra. The New Order, 1988: presenta le stesse corrosive caratteristiche del predecessore ma con una produzione più curata, una tecnica più sviluppata, una classe ed una melodia ancora più travolgente. Il thrash sanguinario in your face scorre rapidissimo e implacabile. Clemente alla batteria detta una legge durissima, Skolnik alla chitarra traccia melodie splendide. Pratice What You Preach, 1989: il thrash dei Testament placa la sua furia e matura sotto il punto di vista tecnico e melodico, con un migliore e più ragionato songwriting. Souls Of Black, 1990: dimostra come la band ha saputo evolversi, abbandonando la furia degli esordi per uno stile più melodico, come il predecessore. The Ritual, 1992: come molte thrash band, i Testament iniziano i Nineties sfornando un prodotto più commerciale e molto melodico che delude in parte i fans. Low, 1994: flebile ritorno a sonorità più dure, ma in direzione quasi groove. Demonic, 1997: i Testament si cimentano con un lavoro dai tratti death, caratterizzato da un growl violentissimo di Chuck Billy. The Gathering, 1999: i Testament optano per un thrash-death vigoroso e debordante, per un disco tritaossa, velocissimo e potente come pochi, probabilmente il loro lavoro più assassino, irrobustito dal batterista ex Slayer Dave Lombardo: una furia. il riffing violento resta sempre in primo piano. The Formation Of Damnation, 2007: dopo il tumore superato da Chuck Billy e la reunion della formazione storica, i Testament danno alla luce un altro disco esplosivo e tellurico come da tradizione.

LIVE REPORTS. GODS OF METAL 2008. Un fragoroso boato ha accolto Chuck Billy e compagni, che non hanno perso tempo in chiacchiere e hanno iniziano il bombardamento con 'Over The Wall' e 'Into The Pit'! Chuck Billy è visibilmente ingrassato, ma carisma e soprattutto la sua inimitabile voce sono sempre quelle di un tempo. PRIEST FEST 2009 (Milano). I cancelli hanno aperto da poco quando i Testament aprono con 'Over The Wall' questa grande serata. I cinque thrasher guidati all'ascia Eric Peterson e dal mastodontico Chuck Billy appaiono da subito in forma smagliante e sparano subito alcune delle loro migliori cartucce con 'The New Order' e 'Souls Of Black'.







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