METAL MILITIA
NEL NOME DEL METAL. Kill'Em All, il disco seminale del thrash metal. Una delle canzoni più belle e rappresentative contenute nel debut dei Metallica è 'Metal Militia', un rabbioso sfogo che denuncia tutto lo straordinario orgoglio dell'appartenenza all'heavy metal. Dal punto di vista musicale, Metal Militia é forse la traccia più
veemente e aggressiva del disco: presenta ritmi scarnificanti, velocità
molto elevate per l'epoca, riff tronchi al vetriolo mitragliati con
impellenza e ritmiche incessanti, stop'n'go, ripartenze a non finire, l'ennesimo assolo sferzante e una potenza difficilmente eguagliabile per il suo tempo. Sin dall'inizio si nota la rabbia e la furia verso un mondo, una società sempre più schifosa e piena di contraddizioni, drammi, fottuta merda: 'Stiamo cercando di farvi arrivare il messaggio'. Ma ovviamente la massa non capisce, la massa censura la musica di denuncia e continua a violentarsi con sadismo e bigottismo: 'Unitevi o verrete conquistati dalla legge della terra; che cosa vi succederà? La metallizzazione della vostra anima più profonda'. Il testo contiene una dichiarazione molto suggestiva, l'inno da brividi che dichiara con fremente orgoglio il proprio credo: 'Siamo un'unica cosa dato che siamo tutti uguali, lottiamo per una causa, di cuoio e metallo sono le nostre uniformi, proteggono quello che siamo. Ci raduniamo per sfidare il mondo con il nostro heavy metal, diffondiamo il messaggio a tutti, lasciatevi andare'. Una testo molto intenso e intriso di passione, dunque, che non è solo energia e musica, ma la materializzazione di tutto quello che un vero metallers sente e prova nell'ascoltare i propri idoli. Un inno al thrash, una dichiarazione in tutto e per tutto fedele al genere, tanto nella musica quanto nelle liriche: i fans più modaioli faranno fatica ad accettarlo, ma i veri Metallica sono proprio questi, quelli devastanti degli Eighties, immortalati in quattro album epocali e privi di ogni sorta di compromesso.
METAL MILITIA
Thunder and lightning, the gods take revenge Senseless destruction Victims of fury are cowardly now Running for safety Stabbing the harlot to pay for her sins Leaving the virgin Suicide running as if it were free Ripping and tearing Oh, through the mist and the madness We're trying to get the message to you Metal militia Metal militia Metal militia Chained and shadowed to be left behind Nine and one thousand Metal militia, for your sacrifice Ironclad soldiers Join or be conquered, the law of the land What will befall you? The metalization of your inner soul Twisting and turning Oh, through the mist and the madness We're trying to get the message to you Metal militia Metal militia Metal militia We are as one, yes, we all are the same Fighting for one cause Leather and metal are our uniforms Protecting what we are Joining together to take on the world With our heavy metal Spreading the message to everyone here Come let yourself go Oh, through the mist and the madness We're trying to get the message to you Metal militia Metal militia
MILIZIA DEL METAL
LA STORIA DEI METALLICA
LA STORIA DEI METALLICA. Il metal era nato per essere potenza e rabbia, doveva essere un riflesso della vita reale e invece era diventato un fenomeno da fighette e sboroni. Occorreva ripristinare l'ordine. Ci pensarono dei ragazzi californiani, che proprio non sopportavano il fenomeno glam e amavano suonare un havy metal potente, sporco, grezzo. Si vestivano come capitava, avevano già tribolato nella vita pur non provenendo da infanzie difficili e avevano una voglia terribile di seppellire i glamster sotto i loro riff veloci e le loro liriche così forti, così nere. Così reali. James Hetfield aveva conosciuto Lars Ulrich grazie ad un annuncio su un giornale. Ulrich era un ragazzino danese da poco emigrato in California e promettente tennista come il papà, ma preferì la batteria alla racchetta.Hetfield era figlio di un camionista ed una cantante lirica molto religiosi, e aveva studiato canto e pianoforte. In comune James e Lars avevano la passione per gruppi come Sabbath, Mercyful Fate, Thin Lizzy e Motorhead. La band fu presto completata da Ron Mc Govney, bassita amico di James, e da Dave Mustaine, focoso chitarrista. Come moniker fu scelto l'accattivante Metallica, preferito all'ultimo momento al troppo banale Metal Militia. Le intemperanze di Mustaine, e i suoi abusi con alcool e droghe portarono presto all'addio di Mc Govney e Hetfield fu costretto a cacciare Mustaine, davvero troppo bizzoso. Il nuovo bassista, Cliff Burton, proveniva dai Trauma; il chitarrista, Kirk Hammett, dagli Exodus. E' il 1981. I Metallica, ispirati dai Motorhead, introdussero un nuovo modo di suonare. Più veloce e cattivo, forsennato nell'aggressività della voce e nel ritmo imperversante della batteria. Riff spezzati, incedere rapidissimo, quasi incontrollabile, molto simile ad una mitragliata, una sassaiola. L'impatto sul pubblico è devastante, perchè porta tra i veri metallers un'ondata di innovazione, potenza e cattiveria inaudita. I Metallica pubblicano una primordiale versione di Hit The Lights, la loro prima song, sulla compilation Metal Massacre. Chi acquista la compilation si trova tra le mani una decina di pezzi heavy metal. Più la tellurica Hit The Lights, ed è l'inizio di un'era. Nasce il thrash metal, e l'aggressività supersonica dei ragazzini della Bay Area di San Francisco non passa inosservata. Hit The Lights finisce sull'album di debutto, Kill'Em All (1983) . Fu un album epocale, che segnò una svolta abissale nella musica dura, diventando la porta verso tutto ciò che oggi riteniamo estremo. Pezzi come Metal Militia e Whiplash esprimono una cattiveria unica, mentre la mastodontica Seek & Destroy diventa l'inno identificativo dell'heavy metal. Col successivo Ride The Lightning i Metallica perfezionano la loro creatura, affiancando ai pezzi più rocciosi e tipici thrash (Fight fire With Fire, Creeping Death) altri più epici (For Whom The Bell Tolls) e melodici (Fade To Black). Le tematiche affrontavano temi scottanti come le difficoltà del vivere e le tante tipologie di morti, metaforiche e non, contro le quali ogni giorno ci si scontra. Grazie ai Metallica il thrash divenne genere di spicco, crescendo sempre di più fino a identificarsi con il decennio degli anni '80. L'heavy metal non era mai stato così forte. E mentre iniziavano a proliferare band thrash come funghi, i Metallica superarono anche se stessi. Il 1986 fu un anno pieno di avvenimenti, dal tragico incidente del pullman della band che si portò via Cliff Burton all'uscita del mitico Master Of Puppets. Cattedratico, vario, robusto, completo, duro con i giusti spruzzi melodici: l'album si delinea leggendario. La title track è una cavalcata di rabbia, ardore, malinconia che concentra vortici di emozioni. Come tutto l'lbum parla del controllo psicofisico che la società esercita sulle masse. Canzoni come Battery, Sanitarium e la violentissima Damage Inc diventano subito dei classici. E' l'apice della carriera per i Metallica, che col successivo And Justice For All (1988) toccano anche un picco di tecnicismo che li completa ulteriormente. Le liriche erano un ennesimo attacco alla società, al sistema, alla corruzione e alla falsità dell'uomo, oltre che alle imposizioni religiose e alle false promesse delle religioni: dalla title track a One (manifesto anti bellico), i quattro cavalieri continuavano a fare grande musica con testi diretti, onesti, veri. Nel 1991 i Metallica girarono pagina. Black Album presentava canzoni più fresche e semplici, meno cruente, che permisero alla band di arrivare negli stereo di milioni di nuovi fans. Fu il culmine del loro successo commerciale. Purtoppo in seguito ai giganteschi tour mondiali, intorno al 1994 la band dovette affrontare un periodo di crisi. I troppi eccessi portarono problemi personali e artistici, con la pubblicazione di due album lontani dai canoni del metal (Load e Reload), alquanto commerciali. I Metallica si rialzarono piano piano, ma dopo un cd di cover e un live con orchestra sinfonica rischiano lo scioglimento. Uscito dai suoi problemi di alcool, James Hetfield torna e rimette in moto la macchina. Nel 2003 esce St Anger, un ritorno al metal anche se non di grande qualità. Partorito nelle difficoltà e nelle tensioni, St Anger è il primo passo verso la risalita. Che sono 5 anni di lavoro, nei quali ritrovare la serenità, il divertimento di suonare. Dimostrando di essere ancora i numeri uno quando c'è da mitragliare riffs su un palco. Death Magnetic, il disco più atteso del 2008, ha finalmente sancito il ritorno dei Maestri del thrash al sound originale. Riannodando i fili della storia!