LA VOCE DEI MANOWAR

DA METALITALIA.COM. BENE JOEY, VUOI INIZIARE CON L'INTRODURCI LA STORIA DEL MAGIC CIRCLE FESTIVAL? COME È NATA L'IDEA DI FONDARE QUESTO EVENTO? "Questo festival è stato concepito con lo scopo di dare ai fan qualcosa di più per i soldi che spendono e per portare delle band di qualità con un'organizzazione di qualità, senza quindi il solo interesse di intascare il denaro dei fan". SEMBRA ESSERCI UN FEELING MOLTO FORTE TRA I MANOWAR E I FAN TEDESCHI. È QUESTO IL MOTIVO CHE VI HA SPINTO A FONDARE IL VOSTRO FESTIVAL IN GERMANIA? 'Al momento la Germania è lo stato in cui abbiamo una base di fan più grande e inoltre si trova al centro dell'Europa, quindi ci è sembrata una location perfetta. E certo i tedeschi sono tra i fan a noi più fedeli!". VORRESTI PORTARE IL MAGIC CIRCLE FESTIVAL ANCHE IN ITALIA? "Certo, e lo faremo quando troveremo un promoter con le palle che lo faccia senza fottere i nostri fan. Segnatevi queste parole: vedrete un eroe innalzarsi in Italia e a quel punto avrete il festival che vi meritate". QUEST'ANNO SPOSTERETE IL FESTIVAL DA BAD AROLSEN A LORELEY. PERCHÉ AVETE DECISO DI CAMBIARE LOCATION? C'È STATO PER CASO QUALCHE PROBLEMA CON LE AUTORITÀ DI BAD AROLSEN? "No, assolutamente. Stiamo semplicemente provando con una location più vicina ai grandi nodi di trasporto, il che è meglio per certi fan". QUAL È LA DIFFERENZA TRA LE DUE CITTÀ? "Questa ha una maggior affinità con noi a livello di radici storiche". COSA PUOI ANTICIPARCI RIGUARDO ALL'EDIZIONE 2009? QUALI BAND SUONERANNO OLTRE A MANOWAR, METALFORCE E HOLYHELL? "Mi piacerebbe darti una risposta definitiva, ma stiamo ancora aspettando le ultime conferme". COSA PUOI DIRCI CIRCA LA PRODUZIONE, GLI IMPIANTI, IL PALCO, LA SCENOGRAFIA, LE LUCI, L'ARENA E I SERVIZI CHE OFFRIRETE? "La produzione, le luci e il palco saranno come al solito di alta qualità, come un fan dei Manowar si aspetta. Più grande di qualsiasi altra band, dal suono più potente, pulito e concepito per i fan". LA SCHEDA DEI MANOWAR.

OFFRIRETE MIGLIAIA DI BIRRE E SINGOLI GRATIS COME LO SCORSO ANNO? "Vedremo, stiamo ancora pianificando". AVETE DETTO CHE SUONERETE PER INTERO IL VOSTRO NUOVO ALBUM, CONFERMI? "Di sicuro suoneremo delle nuove canzoni dal nuovo album". STATE GIÀ LAVORANDO AL NUOVO DISCO? "Certo, lo stiamo facendo proprio ora mentre ti parlo". STATE LAVORANDO AD UN ALBUM CON UN APPROCCIO SINFONICO TIPO GODS OF WAR O CON UNO STILE PIÙ GUITAR-ORIENTED TIPO QUELLI VECCHI (COME MOLTI FAN SPERANO)? "Credo che su questo disco ci saranno più chitarre. All'inizio pensavamo di continuare con l'approccio sinfonico ma poi ci siamo detti 'no non facciamo due volte un album con lo stesso suono'. Questo sarà heavy ma con più chitarre". C'È GIÀ UNA DATA DI PUBBLICAZIONE? "Sì, nuovo album dei Manowar nel 2009! (ride)". AVETE ANNUNCIATO LA VOSTRA COLLABORAZIONE CON LO SCRITTORE WOLFGANG HOHLBEIN PER IL NUOVO ALBUM. COME È NATA QUESTA IDEA? QUAL E' IL SUO RUOLO? "È lo scrittore fantasy tedesco che vende più copie e stiamo creando tutta una rete di intrattenimenti. Date un occhio a www.asgardsaga.com". VUOI DIRCI QUALCOSA IN PIÙ SUL CONCEPT, SUI CONTENUTI TEMATICI DEL NUOVO ALBUM? "La storia sarà basata su Thor ma è tutto quello che posso dirti. Non voglio rovinare la trama o il finale!". SUONERETE IN ITALIA IN AUTUNNO? "No, non finché lui o un altro promoter non dimostra ai fan che avranno il migliore show per i migliori fan del mondo". QUANDO I VOSTRI FAN AVRANNO MODO DI RIVEDERVI IN ITALIA? "Di certo è solo una questione di tempo. Quando sarà il momento, i Manowar torneranno a scuotere l'Italia e tutti i nostri fan che hanno atteso così pazientemente. I nostri fan italiani sono i più forti, i migliori in Italia e non permetteremo ai promoter di continuare a fotterli. Un giorno ritorneremo e quel giorno i fan italiani avranno la loro vendetta". JOEY, ORA CHE AVETE IL VOSTRO FESTIVAL, CREDI CHE I MANOWAR SIANO PIÙ POPOLARI CHE MAI? "Di sicuro siamo più grandi e migliori di sempre e in effetti saremo gli headliner di sei festival estivi europei. Quello che ci interessa sono i nostri fan, non tanto 'essere popolari'. Non vogliamo deludere i nostri fan e se questo fa sì che altri metallari si rendano conto che c'è una band che ha cura dei propri fan più di quanto questi ne abbiano della band, allora speriamo che anche quei metallari diventino fan dei Manowar". GRAZIE MILLE JOEY, LASCIO QUINDI A TE UN MESSAGGIO PER I FAN. "Fan Italiani, siate pazienti e siate forti. Non perdete la vostra incredibile fede nei Manowar e continuate a viaggiare con più amici possibile. Il fatto di vedere i fan viaggiare verso altri stati per vedere i Manowar fa incazzare i nemici del vero metal. Questo li costringerà a mettere da parte la loro avarizia e dare ai fan quello che meritano. Il giorno sta per arrivare e non dimenticate che se è troppo potente, allora è Manowar!". LA SCHEDA DI DE MAIO.

ORMAI PRONTO IL NUOVO ALBUM
MEGADETH, IL RITORNO


Dave Mustaine (cantante/chitarrista e compositore dei MEGADETH) ha rilasciato il seguente comunicato circa i lavori sul loro nuovo album che uscirà a settembre via Roadrunner Records: "Sono nei Vic's Garage studio in questo momento e siamo pronti! Abbiamo appena finito di registrare le ultime note del nostro nuovo album. Andy (Sneap, il produttore ndr) ha fatto le valigie e domani si dirigerà verso Los Angeles. Gente, questo è stato un duro e lungo processo ma ne è valsa la pena. Non ero così eccitato per delle registrazioni dagli anni '80. Voglio dire, probabilmente, anzi sicuramente, direi che era dai tempi di "Rust In Peace" - forse "Countdown To Extinction"- che non mi sentivo così tanto eccitato."

TONY IOMMI

TONY IOMMI è membro del gruppo heavy metal Black Sabbath e l'unico componente fisso nell'arco della loro carriera. Figura di spicco del rock duro, è stato menzionato da numerosi chitarristi come notevole ispirazione nelle proprie composizioni. Oltre alla chitarra, Iommi si cimenta anche con il pianoforte, il sintetizzatore e il flauto. Figlio di immigrati italiani, Tony iniziò a suonare la chitarra ascoltando prevalentemente jazz e blues. Crebbe con la musica degli Shadows, il cui chitarrista, Hank Marvin, fu un suo modello di ispirazione. Durante il periodo scolastico ebbe modo di conoscere il futuro cantante dei Black Sabbath: Ozzy Osbourne. Il soprannome 'Ozzy' deriva proprio dalle esperienze scolastiche del futuro cantante, il quale, balbuziente (oltre ad essere affetto da una grave forma di deficit mentale), era spesso bersaglio di svariate prese in giro all'interno dell'ambiente scolastico; queste prese in giro furono esercitate anche da Iommi, anzi, egli era uno degli studenti che Osbourne odiava di più, e spesso arrivarono perfino a picchiarsi, e di certo, una volta rincontrati alla formazione dei Black Sabbath, si stupirono non poco, e mai si sarebbero aspettati di ritrovarsi, dopo così tanto tempo, e dopo le vicende tristi accadute a scuola. Dopo aver terminato le scuole, Tony iniziò a lavorare in una officina dove si lavoravano metalli. Dopo essere stato selezionato come temporaneo rimpiazzo nei Jethro Tull si convinse di avere la possibilità di diventare musicista professionista, ma durante uno dei suoi ultimi turni di lavoro un incidente con una pressa gli amputò le falangi superiori del medio e dell'anulare della mano destra. Ricoverato in ospedale, venne dimesso dopo un mese di inutili tentativi di riattaccare le parti amputate e cadde in un periodo di profonda depressione, decidendo di abbandonare la chitarra. Un giorno, però, ascoltò la musica di Django Reinhardt, un chitarrista belga di origini rom che rimase menomato ad una mano a causa di un incidente (dato che il suo carrozzone aveva preso fuoco mentre lui era all'interno): la sua mano sinistra rimase gravemente ustionata permettendogli di muovere solo indice e medio, mentre anulare e mignolo rimasero atrofizzati definitivamente. Nonostante ciò, Reinhardt non abbandonò la musica e la sua esperienza incoraggiò Tony nel ricominciare a suonare, ricorrendo all'applicazione di alcune protesi, realizzate da lui stesso fondendo e sagomando la plastica di alcuni tappi di flaconi di detersivo liquido 'Fairy'. L'attività musicale di Iommi iniziò nel 1964, suonando in una band blues chiamata 'The Rockin' Chevrolets'. Iniziò ad esibirsi dal vivo per poter entrare nel giro della musica e abbandonare il lavoro da operaio. Nel 1966 entra nei 'The Rest' e nei 'Mythology', assieme al batterista e suo compagno di scuola Bill Ward. I due, dopo aver lasciato i gruppi, incontrarono Ozzy Osbourne tramite un annuncio inserito dal cantante in un negozio di dischi. Dopo che i tre si incontrarono, Osbourne portò con sé il chitarrista Geezer Butler (che suonerà, d'ora in poi, il basso), entrambi venivano da una band di breve vita chiamata 'Rare Breed'. Una volta uniti, formarono un sestetto (con il secondo chitarrista Jimmy Phillips e il sassofonista Alan 'Aker' Clarke), chiamato 'Polka Tulk Blues Band'. Phillips e Clarke abbandonarono e i restanti membri accorciarono il nome in 'Polka Tulk', in seguito cambiato in 'Earth' ma, a causa di omonimia con un'altra band, decisero di chiamarsi, definitivamente, Black Sabbath. Con la band, Tony comporrà album storici dell'heavy metal: da citare Black Sabbath, Paranoid, Master of Reality e Sabbath Bloody Sabbath. Dopo i successi degli anni '70, la storica formazione della band inizia a sfaldarsi dopo l'uscita di Ozzy Osbourne, subendo numerosi cambi di line up, con il solo Iommi a rimanere membro stabile. Negli anni, la formazione dei Black Sabbath vede l'alternarsi di rilevanti artisti come Ronnie James Dio, Ian Gillan, Tony Martin, Cozy Powell, Neil Murray e tanti altri. Nel 1986 venne pubblicato Seventh Star, con l'ex Deep Purple Glenn Hughes nelle vesti di cantante. In principio esso doveva essere un album solista di Iommi ma, per motivi contrattuali con la casa discografica, uscì con il nome Black Sabbath featuring Tony Iommi. L'ultimo disco in studio dei Black Sabbath, finora, è Forbidden datato 1995.

A cinque anni da Forbidden, il chitarrista pubblica il suo primo disco 'ufficiale' da solista chiamato Iommi (2000). Vi sono molti ospiti speciali nelle tracce dell'album come Ozzy Osbourne, Phil Anselmo, Brian May, Dave Grohl e Serj Tankian. Nel 2004 esce il secondo The 1996 DEP Sessions, inciso, originariamente, nel 1996 ma mai pubblicato. Di questo lavoro esiste anche un bootleg chiamato 'Eighth Star', con Dave Holland (ex Judas Priest) alla batteria. Le parti di Holland vengono ri-registrate da Jimmy Copley. The 1996 DEP Sessions vede anche la collaborazione di Glenn Hughes (voce e basso) e i tastieristi Don Airey, Geoff Nicholls e Mike Exeter. Nel 2005 viene lanciato sul mercato Fused. Le musiche vengono composte da Iommi e il tastierista Bob Marlette mentre i testi sono di Glenn Hughes. Alla batteria è presente il session man Kenny Aronoff. Sul finire degli anni '60, Tony ha suonato per poco nei Jethro Tull, sostituendo Mick Abrahams nel live dei Rolling Stones, 'Rock'n'Roll Circus'. Nel 1989 partecipa al progetto 'Rock Aid Armenia', per aiutare il popolo armeno vittima di un violento terremoto nel 1988. Altri personaggi coinvolti in questa iniziativa sono Bryan Adams, Ritchie Blackmore, Bruce Dickinson, Keith Emerson, Ian Gillan, David Gilmour e Brian May. Insieme incidono un disco chiamato appunto Rock Aid Armenia, ove vengono suonati brani di Black Sabbath, Queen, Iron Maiden, Asia, Rush, Pink Floyd. Nel 1992, prende parte al Freddie Mercury Tribute Concert, suonando quattro brani dei Queen con i membri restanti e con altri ospiti della manifestazione, come James Hetfield dei Metallica e Roger Daltrey degli Who. Ha collaborato anche con artisti come Skin e Gary Jules. Nel 2006, Iommi ha formato il progetto Heaven and Hell, che prende il nome dall'album omonimo del gruppo che vede componenti che hanno suonato nei Black Sabbath. Tony è sposato con Maria Sjölholm, ex cantante del gruppo grunge svedese 'Drain STH' e negli anni ottanta ebbe una relazione con la cantante Lita Ford. Sua figlia, Toni-Marie Iommi, al momento è la cantante della band 'LunarMile'. La Gibson SG di Iommi Iommi è stato sempre un attivo sperimentatore di nuovi suoni e tecniche chitarristiche. Una delle sue prime chitarre fu una Fender Stratocaster, la quale veniva manomessa in continuazione, inserendo al suo interno lamine metalliche per modificarne il suono. Sfortunatamente, durante la registrazione del primo album dei Black Sabbath, uno dei pick-up si ruppe e la chitarra dovette essere riparata; in sostituzione Iommi usò una Gibson SG. È stato onorato nel 1997 dalla Gibson con la produzione del suo modello personalizzato di pick-up, marchiato 'Tony Iommi signature series'. Lo stile del chitarrista ha avuto un enorme impatto sulla musica heavy metal e i suoi riff sono avvertibili nello stile di molti chitarristi moderni. Secondo All Music Guide, Tony, assieme a Jimmy Page dei Led Zeppelin, è stato il pioniere del genere.

MARTY FRIEDMAN

Marty Friedman, nome completo Martin Adam Friedman (Washington D.C., 8 dicembre 1962) è un chitarrista statunitense. È un eclettico chitarrista ed uno dei più apprezzati nel rock e nell'heavy metal. È noto soprattutto per aver suonato nel gruppo thrash metal Megadeth dal 1990 al 1999. Inizia a suonare la chitarra da autodidatta in tenera età e cresce ascoltando hard rock, musica classica, blues e punk, emulando Ace Frehley dei KISS, la sua principale fonte di ispirazione. Altri chitarristi che più lo hanno influenzato sono Johnny Ramone, Brian May, Frank Marino, Uli Jon Roth e Elliot Easton. Tra i suoi gruppi favoriti cita KISS, Ramones, Black Sabbath, Raven e T-Rex. Ancora adolescente, era già un virtuoso noto in città e conosce Tom Gattis, anch'egli chitarrista. I due formano i "Deuce", gruppo che incise in seguito due demo ma che non arrivò alla pubblicazione di un disco. Nel 1982, Marty lascia Washington per trasferirsi alle Hawaii. Egli formò i Vixen (da non confondere con la band omonima tutta al femminile), gruppo che durò nemmeno un anno (pubblicò solo un EP) e diede vita ad un'altra band, gli Hawaii. Il gruppo pubblica due lavori, One Nation Underground (1983) e The Natives are Restless (1985), album dal sound heavy metal arricchiti dalle influenze di musica hawaiana di Friedman. Anche l'attività di questo gruppo sarà breve e Marty stesso scioglierà la band. CACOPHONY. Nel 1986, Marty torna in California e si stabilisce a San Francisco, luogo che, in quel periodo, vedeva la proliferazione di tante metal bands. Qui conosce un giovanissimo chitarrista (ha circa otto anni in meno di lui) di nome Jason Becker che non aveva tanta esperienza musicale ma che possedeva un grande talento. I due diedero vita ai Cacophony. Inoltre, fu determinante l'incontro con Mike Varney, proprietario della neonata Shrapnel Records, casa discografica specializzata, perlopiù, nella produzione di dischi di musicisti virtuosi. Con Varney alla consolle, il gruppo incide Speed Metal Symphony, nel 1987. Dare un nome chiaro al genere del disco è un po' difficile, dato che si tratta di un Heavy Metal contaminato con musica classica, hawaiana e giapponese. In primo piano le chitarre di Friedman e Becker, autori di assoli (spesso eseguiti all'unisono) veloci e tecnici e di melodie ben orchestrate. Quest'album diventerà uno dei punti di riferimento per i virtuosi della sei corde che verranno dopo. Dopo il successo di Speed Metal Symphony, viene dato alla luce il secondo capitolo Go Off! (1988). L'album, nonostante sia di buona qualità, non riesce a bissare il successo del suo predecessore e la band si scioglie. I due chitarristi decidono di intraprendere strade diverse ma rimasero sempre ottimi amici. Becker entra a far parte della band dell'ex Van Halen, David Lee Roth, mentre Friedman intraprende la carriera da solista ed entrerà nella Thrash Metal band Megadeth. Con l'ausilio del batterista Deen Castronovo (che suonò in Go Off!), incide Dragon's Kiss (1988), album sulla scia dei Cacophony dove, però, viene dato più spazio all'armonia e alla melodia, a discapito della velocità, rimanendo sempre in campo Heavy Metal. MEGADETH. Nel 1989 si aggrega ai Megadeth (dopo che Dimebag Darrell, chitarrista dei Pantera, aveva rifiutato la proposta del leader Dave Mustaine), abbandonando, momentaneamente, l'attività solistica. Viene pubblicato Rust In Peace nel 1990, album storico del Thrash Metal. Il "chitarrismo" di Friedman si può apprezzare in brani come Holy Wars...The Punishment Due, Hangar 18 e Tornado Of Souls, dove esegue un ottimo lavoro ritmico e solistico. Egli lega un rapporto amichevole e professionale con il batterista Nick Menza e quest'ultimo lo accompagnerà negli album solisti del chitarrista come Scenes (1992), Introduction (1995) e True Obsessions (1996), tre album che hanno poco o nulla di Heavy Metal, dove Friedman inserisce nel proprio stile elementi Blues e Progressive rock. La band inciderà altri dischi come Countdown To Extinction (1992) e Youthanasia (1994), dischi che videro i Megadeth allontanarsi dal Thrash (ricevendo aspre critiche dai vecchi fans) per avvicinarsi ad un Heavy Metal maggiormente commerciale. Comunque questi lavori ricevettero buoni consensi da parte della critica e permisero alla band di vincere il disco di platino. Inoltre il cambiamento stilistico non ha sminuito le prestazioni di Marty, il quale continua a manifestare il suo interesse per l'armonia anziché per il virtuosismo. Rimarrà con il gruppo fino al 1999 (a causa di un presunto diverbio con Dave Mustaine), dopo la pubblicazione di un album molto discusso come Risk e verrà sostituito da Al Pitrelli, appena uscito dalla band di Alice Cooper. ANNI RECENTI. Nel 2003 pubblica Music for Speeding, album fortemente influenzato da generi come musica elettronica e J-pop, privo dei numeri funambolici che caratterizzarono la fase iniziale della sua carriera. Attualmente Friedman vive in Giappone, precisamente a Shinjuku, un quartiere di Tokyo e collabora con gli artisti del posto, tra cui il polistrumentista Kitaro. Nel 2006, il chitarrista pubblicò Loudspeaker, disco che si presenta come un ritorno alle sonorità del passato, con l'elettronica che viene un po' messa da parte e per dare spazio a riffs molto potenti in puro stile Thrash Metal. Marty è endorser per la Ernie Ball (corde) e per la Ibanez, di cui usa un modello da lui firmato, la "MFM1 Marty Friedman Model". In passato, durante gli anni dei Megadeth, ha fatto un largo uso di una Jackson Kelly KE1. Marty è un chitarrista molto amato da critica e pubblico in Giappone ed ha collaborato, insieme al chitarrista giapponese Rolly Teranishi, anche nella trasmissione musicale nipponica "Rock Fujiyama", la quale ha ospitato vari personaggi della musica rock e metal: da citare Paul Gilbert, Kerry King e i due chitarristi dei Dragonforce, ovvero Herman Li e Sam Totman. Il 12 marzo 2008, Friedman lancia il suo nuovo album, Future Addict.



01. Chi sono i Megadeth? I Megadeth sono un gruppo thrash metal californiano fondato nei primi anni ’80 dal rosso Dave Mustaine, chitarrista appena cacciato dai Metallica per i suoi problemi con alcool e droga, e dal bassista Ellefson. Lo stile thrash che ha pesantemente caratterizzato i primi Metallica è riscontrabile in maniera palese nel background del giovane Mustaine, che modella i Megadeth a immagine e somiglianza della sua vecchia band. Già dal secondo album, datato 1986, i Megadeth assumono però un sound via via sempre più tecnico e strutturato, meno aggressivo e potente degli esordi ma terribilmente godibile. Merito anche di un secondo chitarrista davvero fenomenale come Marty Friedman, autore di assoli al fulmicotone da impazzire. Dai masterpieces della band si è, di fatto, generato il technical thrash metal.

02. Quali sono le tappe fondamentali della loro carriera? Il disco d’esordio della band, ‘Killing Is My Business And Business Is Good’ è un velocissimo thrash metal vicino al celebre ‘Kill’Em All’, un album grezzo che lancia i Megadeth nella marea di thrashbands della Bay Area. ‘Peace Sells’ è un passo avanti: da molti considerato il capolavoro del combo di Mustaine, l’album è godibile, potente, veloce, tecnico. L’infinita sfida sul disco migliore, portata avanti contro i rivali Metallica, prosegue nel 1988 con l’ottimo ‘So Far So Good So What’, più melodico. L’apice, però, è ‘Rust In Peace’, 1990, in cui melodia, tecnica e aggressività si mescolano in maniera esplosiva e tremendamente naturale. Il caratteraccio di Mustaine porta a continui litigi e stravolgimenti di line up, mentr enon mancano anche problemi del singer con la giustizia. Quattro album, quattro colonne del thrash: fatta la storia, i Megadeth si rilassano e si danno ad un heavy più classico e influenzato dal Black Album con ‘Symphony Of Destruction’ (1992) e l’ancor meno pesante ‘Youthanasia’. Come per molti gruppi thrash, gli anni ’90 portano un piccolo declino, che sfocia in dischi heavy-rock come ‘Cryptic Writings’ e il terribile ‘Risk’. Rischiato lo scioglimento della band, anche per un infortunio a Dave, i ‘deth cercano la risalita con i discreti ‘World Needs A Hero’ e ‘The Systems Has Failed’. Risalita coronata nel 2007 con il buon –ma non ancora thrash- ‘United Abominations’ e col devastante 'endgame' del 2009, anno del ventennale di 'Rust In Peace', celebrato con il ritorno in lineup del bassista storico Dave Ellefson.

03. Chi è davvero Dave Mustaine? Uno dei personaggi più complessi dell’heavy metal. Dave ha un’infanzia difficile causata da un padre irresponsabile, si ritrova a spacciare droga giovanissimo e sfoga le sue frustrazioni nella chitarra. Alle sei corde è un asso, ed entra nei Metallica. Ma con Ulrich e soprattutto Hetfield i rapporti sono sempre stati infuocati, sfociati addirittura in qualche rissa con il cantante, che non sopportava il suo egocentrismo, i suoi eccessi e la sua schizofrenia. Quando i Metallica provavano a suonare con un altro chitarrista, Dave non tollerava di concedergli spazi per gli assoli. Una volta guidando ubriaco ha rischiato di far schiantare il furgoncino della band, un’altra ha mollato un pugno in faccia a Hetfield, che aveva preso a calci i suoi cani, introdotti a far disastri nella casa dell’allora bassista Ron Mc Gouvney. A Ron Mustaine rovesciava birra sul basso elettrico, facendogli prendere la scossa. Quando si allontanavano dalla California, Dave diventava irrequieto e schizofrenico, come un bambino lontano da casa. Ha litigato con tutti, dagli Slayer agli Aerosmith. Strafottente, cialtrone, gradasso, Mustaine ha ripetutamente offeso e denigrato per invidia i Metallica. Poi, a metà anni ’90, la conversione: una famiglia, lo stop alle droghe, una serenità interiore sempre maggiore hanno portato un Dave nuovo, riflessivo e persino gentile, capace addirittura di lanciare messaggi di pace e fratellanza agli odiati Metallica. Le interviste pepate e le polemiche politiche, però, sono ancora un piatto forte che rendono Dave un personaggio interessante e capace di dire cose sempre pesanti e non banali. Foto sopra: David Ellefson.

04. Quali sono i capolavori assoluti della band? Il migliore in assoluto è difficile stabilirlo: la sfida ‘Peace Sells’, più diretto e ottantiano, e ‘Rust In Peace’, più moderno e veloce, è uno spettacolo. Entrambi i dischi sono molto tecnici, ma forse il secondo stacca il primo di un’incollatura. In ‘So Far..’ i Megadeth danno lustro alla loro metodicità, sempre in un registro thrash e aggressivo. ‘Killing is My Business…’ è seminale per i primordi del thrash metal, più vicino ai ‘Kill’Em All’ e ai ‘Bonded By Blood’ che ai successivi dischi della band. Alcuni, infine, ritengono imprescindibile ‘countdown To Extinction’: ma è un’esagerazione dei media, che hanno esaltato l’approccio più mainstream di lavori come questo e ‘Black Album’ (o ‘Fear Of The Dark’) come avvicinamento del metal alle masse. Un buon disco da classifica, non certo il capolavoro della band. Foto sopra: Marty Friedman.

05. Cosa rappresentano i Megadeth nella scena metal mondiale? I Megadeth sono stati uno dei ‘Fab Four’ del thrash metal: gli iniziatori, le prime icone, le più rappresentative. Al fianco di Slayer, Anthrax e ovviamente Metallica, hanno originato e sviluppato questo genere iperveloce e aggressivo, rendendolo il più importante tra le varianti dell’heavy. Inoltre i Megadeth hanno l’onore di averlo portato a tecnicismi sempre maggiori, creando un’ulteriore ramificazione nel technical thrash.

06. Come hanno affrontato il periodo di declino? A tutte le band capita una parabola discendente, ma quella che ha colpito i Megadeth è stata parecchio pesante. Ad album non più metal ma più vicini all’hardrock –Youthanasia e Cyptic Writings- i fans hanno risposto con i mugugni, ma hanno ottenuto ancora peggio: il pop di ‘Risk’. Una volta Metallice e Megadeth facevano una gara tra chi fosse più veloce e potente, negli anni ’90 invece la sfida si è tradotta in chi fa il disco più commerciale. Entrambi hanno rischiato la fine. L’infortunio di Dave sembrava comrpmettere il suo futuro nella band, litigi e cambi di formazione hanno portato i ‘deth sul precipizio. L’orgoglio di Dave, la sua forza di volontà e l’enorme passione nei Megadeth hanno portato il chitarrista a credere ancora nella band, rifondarla, riascoltare le emozioni degli esordi per tornare ad un sound metallico e rispettabile. I Megadeth erano morti, Dave Mustaine –che li aveva fatti nascere- li ha resuscitati.

07. Come hanno influito i tanti cambi di formazione? E' difficile, per un fan dei Megadeth, identificarsi in una formazione 'vera'. Certo, quella storica è quella con Mustaine, Friedman ed Ellfson. Altri grandissimi musicisti che hanno suonato con Mustaine sono il chitarrista Chris Poland e il batterista Nick Menza. Però negli ultimi anni anche le loro teste sono saltate, sotto la ghigliottina dell'indisponente Mustaine. Tutto ciò ha portato tanti cambi di stile, soprattutto negli anni '90, con un ammorbimento progressivo in cui i fans non si riconoscevano. Al tempo stesso, però, lavorare con tanti musicisti ha dato a Dave idee, nuove ispirazioni, un sound mai immobile nel tempo ma capace di evolversi e rinfrescarsi. Nella foto, Nick Menza.

08. Cosa c’è di vero nella rivalità coi Metallica? L’odio di Dave Mustaine nei confronti dei Metallica si origina nel momento della sua cacciata e cresce in maniera proporzionale al crescente successo della sua ex band. Ben presto Mustaine ha iniziato a dichiarare che molte canzoni culto dei Metallica sono state composte da lui o comunque con lui, rivendicando i diritti di colossi come ‘Master Of Puppets’, ‘Ride The Lightning’ e ‘Creeping Death’. La stessa ‘The Mechanix’, che appare nel 1985 sul disco d’esordio dei Megadeth, è la versione originale che i Metallica hanno trasformato in ‘The Four Horsemen’, non possedendone i diritti, su ‘Kill’Em All’ (1983). Mustaine ha avuto sempre parole di fuoco sui Metallica, accusandoli di tirare a campare grazie a canzoni risalenti al suo periodo nella band. Inoltre non ha mai evitato sprezzanti commenti su Kirk Hammett, ritenendolo capace di suonare solo i suoi arrangiamenti in KEA. Nei primi anni ’90 i Megadeth hanno però accettato di aprire i concerti dei Metallica, in un tour che ha fatto tappa anche a Torino: ‘loro sono l’antipasto, noi il piatto forte’ sibillava Dave. Negli ultimi anni c’è stato però un riavvicinamento clamoroso (‘I Metallica sono una parte di me che non si può cancellare’) addirittura esagerato da parte del chitarrista, che ha avuto parole di notevole rispetto nei confronti dei tanto odiati Ulrich & Hetfield (‘C’è una parte di James in me, e sono sicuro che c’è una parte di me in lui’). I Metallica hanno invitato Mustaine alla serata in onore della loro entrata nella hall of fame della musica rock, ma lui essendo in tour non ha potuto parteciparvi. Ha però ringraziato gli ex compagni con parole forti, sottolineando che ‘Prego ogni sera per loro e le loro famiglie’. Una pace ormai sancita, sembra, e che evidenzia la conversione –anche religiosa- dell’ex folle Dave Mustaine, che tuttavia continua a ritenersi ‘il padre del thrash metal’ a tutt’oggi. Nella foto, Chris Poland.

09. Discografia in studio. 1985 KILLING IS MY BUSINESS... AND THE BUSINESS IS GOOD 1986 PEACE SELLS... BUT WHO'S BUYING? 1988 SO FAR, SO GOOD.. SO WHAT 1990 RUST IN PEACE 1992 COUNTDOWN TO EXTINCTION 1994 YOUTHANASIA 1997 CRYPTIC WRITINGS 1999 RISK 2002 THE WORLD NEEDS A HERO 2004 THE SYSTEM HAS FAILED 2007 UNITED ABOMINATIONS 2009 ENDGAME

10. Discografia live. 2002 Rude Awakening, 2007 That One Night: Live in Buenos Aires. Nella foto, James Lomenzo.