JUDAS PRIEST

I Black Sabbath hanno dato il 'la', i Judas Priest hanno completato la creazione. Si scrive heavy metal, si legge Judas Priest. Si potrebbe procedere a lungo con definizioni enfatiche come queste, per sottolineare il seminale apporto che la band di Rob Halford ha dato al movimento metallico nel suo principio. I Priest hanno creato il tipico sound dell'heavy metal, perchè lem sonorità dei Black Sabbath sono troppo lontane da quello che intendiamo oggi per metallo pesante. Sono proprio i Judas ad aver dato il tocco definitivo al genere in ascesa, plasmandone sia il sound -come detto- che il look tutto pelle, borchie e catene. Infatti all'inizio i Priest vestivano hippy: fu Halford a voler dare una svolta aggressiva alla loro immagine, così dopo il debutto di Rocka Rolla iniziò a bazzicare per sexy shop, uscendone con la divisa di cuoio e metallo famosa oggi in ogni dove. Formatisi nel 1969, dal 1973 in formazione stabile con Halford alla voce e la coppia Tipton-Downing alle chitarre, i Judas Priest debuttano nel 1974 e nel 1976 con Sad Wings Of destiny iniziano a discostarsi dal progressive: da lì l'escalation verso uno stile sempre più roboante fu implacabile, e raggiunse picchi di eccellenza con dei pilastri della musica dura come Stained Class, Killing Machine, British Steel, Screaming For Vegeance e Defendes Of The Faith. Oltre che grandi album, essi andarono a costituire una sorta di iconizzazione sacra dell'heavy metal. Dopo qualche battuta a vuoto negli anni '80 i Judas tornarono a fare epoca col leggendario Painkiller (1990); superato anche la fuga e ritorno di Halford negli anni'90, il combo di Birmingham è tutt'ora considerato una formazione tra le più amate e influenti sull'olimpo del metallo.

LA DISCOGRAFIA AI RAGGI X

ROCKA ROLLA (1974): Il debutto dei Judas Priest è un lavoro lontano da ciò che saranno in seguito i Metal Gods: un album più vicino al prog e al rock che non all'heavy metal. SAD WINGS OF DESTINY (1976): Il secondo album è un grande passo verso l'alba dell'heavy metal moderno: un classico ancora oggi ritenuto fondamentale nell'evoluzione del genere. SIN AFTER SINNER (1977): Continua il percorso verso la creazione del sound tipico dell'heavy metal. Sin After Sin è un ulteriore irrobustimento che per l'epoca era davvero heavy! STAINED CLASS (1978): Stained Class è un album che ha plasmato la storia dell'Heavy Metal targato "seventy", indiscussa pietra miliare per la carriera di una band che ha fatto la storia della nostra musica più di chiunque altri. KILLING MACHINE (1979): I Judas Priest fagocitano leggende di metallo in serie: gli anni '70 si concludono con Killing Machine, trainato dalla mitologica Hell Bent For Leather! BRITISH STEEL (1980): Il momento è caldo ed il combo è pronto a sferrare un colpo come British Steel. Si guadagna in velocità e si sperimentano nuove soluzioni. POINT OF ENTRY (1981): Dopo il trionfo (British Steel), i Judas Priest si cimentano in sonorità più sperimentali e accessibili, sempre mantendendosi sui loro sentieri heavy. SCREAMING FOR VEGEANCE (1982): I mitici Judas Priest ci regalano un altro disco eccezionale, sia per il suo valore storico che per la freschezza e l'originalità delle canzoni; incredibile, vulcanico e assolutamente immancabile a chi vive per l'Heavy Metal. DEFENDERS OF THE FAITH (1984): Anche se l'energia dell'album non esplode come nel precedente "Screaming For Vengeance", si tratta indubbiamente di un'altra perla della band inglese, che rimarrà negli annali della storia dell'Heavy Metal. Essenziale. TURBO (1986): Svolta glam nella carriera dei Judas Priest, che sperimentano soluzioni diverse dal passato. Ma è solo una parentesi. RAM IT DOWN (1988): Abbandonate le novità glam di 'Turbo', i Judas ritornano al loro heavy classico. La carriera della band torna a lievitare verso lidi stellari. PAINKILLER (1990): È ritenuto uno degli album più rappresentativi della carriera del quintetto britannico, oltre che di tutto il movimento heavy metal. In questo disco è forse concentrato il significato stesso del movimento. Potentissimo, travolgente, heavy al diecimila per cento. JUGULATOR (1997): Dopo l'addio di Halford i Judas Priest tornano con un sound completamente diverso dal classico Heavy a cui si era abituati: una svolta thrash con inserti eletronici. DEMOLITION (2001): Il secondo album dei Judas Priest con Owens alla voce non è all'altezza della band. E' arrivato il momento del ritorno del MetalGod! ANGEL OF RETRIBUTION (2005): Il ritorno del Metal Rob Halford nei Judas Priest segna anche un ritorno al vecchio caro stile della band. NOSTRADAMUS (2008): Gli eterni Judas Priest si lanciano in un complesso concept album su Nostradamus: risultato di gran classe con diversi elementi di novità nella loro musica..

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