LA STORIA DEI FOUR HORSEMEN
METALLICA, ALLA RICERCA DI UN SOGNO
DI RINO GISSI, PARTE TERZA, TRATTO DA METALLIZED.IT

I Metallica salutano gli anni '80 da Signori dell'heavy metal, privati del genio di Cliff Burton ma autori di quattro dischi assolutamente memorabili grazie ai quali si sono insediati sull'Olimpo della musica dura mondiale. Il nuovo decennio nasce sotto un vento nuovo, con l'entrata in studio prima per la registrazione di una cover, Stone Cold Crazy dei Queen, e poi per dedicarsi ad un nuovo disco. La novità è rappresentata dalla scelta come produttore di Bob Rock, nome celebre nel mondo del rock mainstream; di fatto, le voci su un nuovo corso del sound Metallica iniziano a trapelare e ad agitare i fans di vecchia data. Il nuovo album prese forma lentamente, dopo un anno di lavoro intenso e maniacale che puntava alla perfezione assoluta: si sarebbe chiamato proprio Metallica, quasi a voler chiarire immediatamente la nuova dimensione sonora del combo californiano. Per la promozione del disco viene organizzato l'imponente Wherever We May Roam Tour, che dopo un paio di date californiana si sposta in Europa; l'attesa per l'uscita di Metallica, prevista per il 12 agosto, è isterica e incontenibile; e infatti nella sua prima settimana di vita il disco -ribattezzato 'Black Album' per la copertina completamente nera- vende 600 mila copie, entrando nella classifica pop. Il platter aveva un suono molto melodico ed estremamente pulito, non perdeva dell'energia e della potenza tipica dei Metallica ma era meno cruento e più diretto, orecchiabile e decisamente lontano dalle sonorità thrash; a pezzi lunghissimi in cui si concentravano tonnellate di riffs, la band aveva preferito canzoni più semplici arrangiate attorno ad un riff unico e di impatto immediato. 'Black Album' diventa un virus che porta l'heavy metal nelle case di tutti, lo avvicina alle masse e lo fa spopolare nelle classifiche: ciò che i Metallica hanno combattuto a inizio carriera diventa ora il cavallo di battaglia degli stessi Four Horsemen, che assumono la caratura delle rockstar famose e idolatrate anche al di fuori delle canoniche platee metal alle quali erano abituati. Una mossa a lungo criticata dai puristi, ma che invece segna un'evoluzione intelligente sia musicale che professionale: dopo aver toccato gli incredibili apici tecnici in dischi come Master Of Puppets e And Justice For All, infatti, i Metallica scarnificano il loro stile sperimentando nuove soluzioni artistiche, senza mai perdere la credibilità o la cupezza tipica del loro stile. A trainare il disco ci pensano hit come l'energica opener Enter Sandman, la lenta e ossessiva Sad But True o le struggenti ballate The Unforgiven e Nothing Else Matters, prima canzone d'amore scritta dalla band: i fans storici sono sconcertati e storcono il naso, quelli più recenti abbracciano la capacità dei Metallica di saper passare indifferentemente da un repertorio durissimo ad uno più melodico e sentimentale. Alle critiche rispose con orgoglio il bassista Jason Newsted, tipo deciso che non le ha mai mandate a dire: Capisco perfettamente chi vuole sentirci fare solo pezzi velocissimi. Se vi piacciono le band thrash, compratevi i dischi di quelle band e andate ai loro concerti, così possiamo tenerle in vita, ma per favore non disprezzate chi ha aperto la strada e ha sfondato le porte a tanti gruppi che ora apprezzate. I Metallica sono uno dei gruppi che ha avuto un ruolo principale in questa storia. Siamo noi che abbiamo scritto Damage Inc, Fight Fire With Fire e Whiplash. Voi gli date un nome, noi abbiamo contribuito a inventarlo. E siamo ancora capaci di suonarlo meglio di chiunque altro. Posso sfidare qualsiasi gruppo death metal, colpo su colpo, in qualsiasi momento: lo schiacceremmo. Li rispetto molto, ma questi sono i fatti.

Il tour porta i Metallica a girare in lungo e in largo il Vecchio Continente, con setlist entusiasmanti che soddisfano sia il pubblico di ultima generazione che i fans del thrash metal ottantiano; il 28 settembre 1991 i Metallica vengono invitati a suonare con Pantera e ACDC a Mosca, in un concerto gratuito che si teneva in un aereoporto militare in disuso: fu un successo enorme, guastato solo dalla violenza della polizia russa, la quale non esitava a pestare i fans scalmanati quando il loro entusiasmo scavalcava il presunto limite di decenza. Dopo aver messo a ferro e fuoco l'Europa, i Quattro cavalieri presero la via del ritorno con una nuova cascata di date in Nordamerica, prima di concludere l'anno con una trasferta in Giappone, festeggiando il Capodanno al Tokyo Dome. Tra un premio e l'altro, il 1992 nasce sotto il segno di nuove date nel continente natio, che precedono un evento mondano come il Freddie Mercury Tribute Concert, enorme memoriale per il compianto leader dei Queen recentemente arresosi all'AIDS; il momento clou della serata è l'esecuzione di Stone Cold Crazy, in cui Hetfield canta il pezzo supportato dai membri restanti dei Queen e dal leader dei Black Sabbath Tony Iommi.
Una nuova parte del tour di supporto al 'Black Album' prende avvio in quel di luglio, e vede i Metallica condividere la tournèe assieme agli scellerati Guns'N'Roses, colossi del rock mainstream. Quattro mesi in tour gomito contro gomito: la folle psiche di Axl Rose, che spesso minaccia di non salire sul palco per qualche schizofrenia improvvisa, rischia da subito di minare i rapporti tra le due bands, inizialmente cordiali; dopo diverse serate trionfali, in cui i due headliner entusiasmano letteralmente le folle, l'8 agosto a Montreal si va ad impattare contro un evento che avrebbe potuto rivelarsi tragico: durante Fade To Black, James mette il piede in una parte sbagliata del palco, laddove esplode un effetto pirotecnico; avvolto dalle fiamme, il chitarrista sfiora la morte di pochi centimetri e, contorcendosi in dolori atroci [riporterà ferite di terzo e secondo grado a braccio e mano sinistra] viene portato d'urgenza in ospedale; Axl Rose ebbe la bella idea di non presentarsi sul palco lamentando un insignificante mal di gola, che fece infuriare la folla: la furia della gente portò migliaia di danni alla struttura dell'impianto. Il tour venne sospeso per permettere a James di curarsi, ma il cantante tornò presto in pista, dedicandosi solo al microfono e lasciando la chitarra ritmica a John Marshall, come nel 1986; il tour si protrasse fino a inizio ottobre, di città in città, e quando Hetfield fu guarito del tutto prese la volta dell'Europa: Metallica e Guns'N'Roses si salutarono in pessimi rapporti. Le scintillanti esibizioni europee si susseguirono fino a fine anno, e a inizio 1993 la band si esibì affiancata nientemeno che dai Megadeth: fu proprio l'ex 'cavallo pazzo' Mustaine a decretare la fine dell'astio tra le due potenze del thrash metal californiano, riservando parole gentili e di ammirazione nei confronti di quella che era stata la sua ex band; nel luglio di quell'anno, l'enorme tour iniziato nel 1991 giunse al capolinea, dopo aver battuto e ribattuto centinaia di rotte, riempiendo le più grandi arene del globo e attirando folle oceaniche assolutamente impazzite di fronte al delirante successo dei Metallica. Oltre alle metropoli dei maggiori stati europei e nordamericani, erano stati toccati Messico, Hawaai, Giappone, Nuova Zelanda, Indonesia, Singapore, Tahilandia, Filippine, brasile, Cile e Argentina: l'heavy metal portato ovunque, l'heavy metal portato a chiunque, i Metallica alfieri di una nuova corrente capace di diffondere la musica più incazzata con la semplicità di una band da hit parade.

Nonostante il periodo di meritato riposo, Hetfield ed Ulrich non avrebbero comunque saputo rimanere con le mani in mano: si misero così a vivisezionare la mole gigantesca di filmati e registrazioni audio per documentare il tour, un surplus di lavoro che porta a novembre l'uscita di Live Shit: Binge & Purge, un cofanetto a forma di custodia contenente tre cd audio, registrati a Città del Messico nel 1993, e tre cassette con immagini da Seattle 1989 e San Diego 1991, materiale che permetteva di avere una succosa testimonianza dei Metallica pre e post 'Black Album'; il tutto era arricchito da pass, toppe, un libro, gadget vari, 'regali' che fecero lievitare il prezzo del pacchetto fino agli 85 dollari: nonostante le critiche dei fans e della stampa, il Live Shit riscosse un grande successo e divenne un'alternativa gustosa a chi ancora non era stufo dei Metallica e non avrebbe sopportato sei mesi di pausa della loro band preferita. Il ritorno all'attività live, nel 1994, va di pari passo con l'ingresso in studio per la realizzazione di un nuovo album: i Ragazzi scelgono i Planet Studio di Sausalito, California, praticamente a casa loro: segno di una rilassatezza generale che permette alla band di lavorare con serenità, senza fretta e senza la meticolosità maniacale che aveva caratterizzato ogni lavoro precedente. Già nell'agosto 1995, dopo diversi mesi di lavoro in studio, la band presenta live un paio di nuovi pezzi, prima di dedicarsi ad eventi del tutto particolari: come il cinquantesimo compleanno di Lemmy Kilminster, leggendario leader dei Motorhead, omaggiato con travestimento ad hoc -parrucche e cappelli da cowboy- e cover a tema; o come il 'concerto più freddo del mondo', tenuto davanti a 500 vincitori di un concorso nello Yukon, precisamente a Tuktoyaktuk, in un'arena riscaldata da stufe al cherosene. Tuttavia è alle porte l'alba di un'era buia e faticosa per la band e i suoi membri, James Hetfield in primis: il cancro si porta via il padre a inizio 1996, lasciando un segno pesante nel cantante; la malattia di Virgil Hetfield aveva riavvicinato padre e figlio, che avevano finalmente messo da parte anni di incomprensioni. Dolorosi i ricordi di James: Il mio punto di riferimento deve essere mio padre. Mi sono reso conto soltanto dopo di quanto mi ha influenzato, quanto era presente nella mia vita. E quando siamo finalmente tornati insieme ho visto che ci piacevano quasi le stesse cose e ci trovavamo benissimo dopo tutti gli scazzi che avevamo avuto in famiglia. Quando si è ammalato mi sono reso conto di quanto era forte, gli sono stato molto più vicino ed è stato bellissimo perchè tanta gente non ci riesce. A volte le persone se ne vanno e basta, ci lasciano senza preavviso. Con lui almeno c'è stato un pò di preavviso, e alla fine sono riuscito a stargli sempre più vicino.

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