JUDAS PRIEST [2001], HEAVY METAL
Demolition è il secondo album dei Signori del Metallo, i Judas Priest, privi del loro leader Rob Halford al microfono: dopo il terremotante Jugulator [1997], l'appassionato Tim 'The Ripper' Owens prova a reggere ancora una volta la pesante eredità del MetalGod per eccellenza. L'album vede una nuova sperimentazione del sound della band, che si discosta da quello duro e aggressivo del precedente Jugulator. Le melodie sono più morbide rispetto a quelle del suo predecessore, ma il suono risulta poco incisivo e l'album privo di quel mordente che ha sempre caratterizzato le uscite dei precedenti cd. Per questo motivo, Demolition è l'album dei Judas Priest che ha venduto meno di sempre, eccetto l'album d'esordio Rocka Rolla. Questo è anche il secondo e ultimo studio album in cui alla voce troviamo Tim 'Ripper' Owens, che lascerà nel 2004 per favorire il ritorno di Rob Halford. Demolition è stato prodotto da Glenn Tipton, chitarrista della band, che ha anche scritto gran parte delle canzoni in compagnia di K.K. Downing. Hanno partecipato alla stesura dei brani anche il produttore Chris Tsangaridies, che aveva prodotto Painkiller e aiutato la band a scrivere A Touch Of Evil, e anche il batterista Scott Travis, che collabora con Tipton scrivendo Cyberface. Era dal 1978 (e più precisamente con Beyond The Realms Of Death) che un batterista dei Priest, in quel caso Les Binks, non scriveva una canzone.
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