MOTORBREATH
AlLTA VELOCITA'. Kill'Em All è un disco seminale nella storia del thrash metal per essere stato il primo grande esempio di intensità, velocità, foga ed energia sprigionata. 'Motorbreath' è uno dei pezzi che lo hanno resto leggendario, una canzone amatissima dai fans, che vanno in estasi quando James e compagni la mitragliano dal vivo. In linea con le altre song del disco, ha un testo semplice e di spessore inferiore rispetto alle ragionate liriche che arricchiscono gli album successivi. In particolare, 'Motorbreath' parla della passione per i motori tipica del classico rocker vecchio stile. Come Lemmy Kilminster, in poche parole, e non a caso il pezzo è dedicato ai suoi Motorhead, idoli dei giovanissimi Metallica. Nel riff forte e potente è bello leggere la similitudine tra la velocità delle moto sull'asfalto rovente e quella elettrica sprigionata dal sound dei thrashers americani. Qualcuno legge un doppio senso, che si scrive benzina ma potrebbe leggersi ebbrezza in senso sfrenato e forse fin troppo trasgressiva: 'Quelle persone che ti dicono di non rischiare si perdono il senso della vita: si vive solo una volta perciò afferra l'occasione', canta James. 'E' come vivo la mia vita, non riesco a viverla in nessun altro modo', mentre invece in troppi si buttano via senza godersi la vita. I Metallica non sono tra questi, e ci esortano a dare ad ogni istante il massimo significato possibile.
MOTORBREATH
RESPIRO DEL MOTORE
Vivere e morire, ridere e piangere, una volta che l'hai visto non sarai più lo stesso, la vita nella corsia di sorpasso è proprio come sembra, difficile, e pesante, sporca e cattiva; respiro di motore, é come vivo la mia vita, non riesco a viverla in nessun altro modo, respiro di motore, il segno del vivere veloce ti toglierà il respiro; non fermarti davanti a niente, è andare a tutta velocità o niente. Butto giù qualsiasi cosa mi sia davanti, divertendoti mentre la spari grossa, facendoti venire i brividi nella schiena; respiro di motore, é come vivo la mia vita, non riesco a viverla in nessun altro modo, respiro di motore, il segno del vivere veloce ti toglierà il respiro. Quelle persone che ti dicono di non rischiare si perdono il senso della vita: si vive solo una volta, perciò afferra l'occasione, non finire come gli altrin con la stessa canzone e lo stesso ballo respiro di motore, é come vivo la mia vita, non riesco a viverla in nessun altro modo, il segno del vivere veloce ti toglierà il respiro.
DEDICATA AI MOTORHEAD
UN GRUPPO ISPIRATORE DEI METALLICA. La trentennale attività dei Motorhead muove i suoi primi passi nel lontano 1975. In quell'anno Lemmy Kilmister, bassista degli Howkwind, viene arrestato per possesso di stupefacenti e per questo motivo viene cacciato dalla suddetta band. A quel punto il giovane Lemmy decide di formarne una propria con l'aiuto del chitarrista 'Fast Eddie' Clark e del batterista-monumento Phil 'Animal' Taylor. All'inizio il nome scelto per il proprio gruppo è Bastard, ma successivamente il manager riesce a convincere i tre ad adottare un nome più consono ed invitante ed è così che viene scelto il monicker Motorhead. Nel 1976 le prime registrazioni vengono respinte dalla casa discografica, verranno poi pubblicate in un secondo tempo, a tre anni di distanza, nell'album intitolato One Parole. Nel 1977 finalmente viene dato alla luce Motorhead, l'album d'esordio, grezzissimo hard rock dal tiro potente e grintoso che risente fortemente di parti veloci e semplici tratte dal punk da cui Lemmy e soci hanno tratto molta ispirazione. L'anno successivo viene pubblicato Overkill, disco che coi successivi Bomber ed Ace of Spades va a formare la leggendaria trilogia motorhediana da avere senza scuse! In questi tre capolavori la band è in perfetto stato di grazia: potenza, cattiveria, ritmiche veloci e devastanti alternate a pezzi coinvolgenti e mai banali; Heavy Rock energetico allo stato brado contornato dal basso aggressivo e dal timbro roco inconfondibile di Lemmy. Aces of Spades è l'album che riscuote più successo grazie alla title track, conosciuta in ogni angolo del pianeta. La grande forma mostrata in questo periodo viene immortalata nel live album No Sleep 'Til Hammersmith, impareggiabile quanto ad intensità, volume e potenza. I due album successivi, Iron Fist ed Another Perfect Day si muovono sulle coordinate dei precedenti ma con meno freschezza e veemenza, forse perchè condizionati da vari avvicendamenti in formazione. Nel 1986 con in formazione due chitarristi viene confezionato un altro acuto della carriera dei Motorhead: è il turno di Orgasmatron. In seguito la band pubblica dischi sempre più che discreti, alcuni dei quali un po' ripetitivi ma comunque sempre coerenti con la loro storia discografica: Rock 'n Roll, 1916, March Or Die, Bastards, Sacrifice. Dopo quest'ultimo album Wurzel lascia e la band torna ad essere il classico trio. La line up si stabilizza ed i nostri non accennano a fermarsi tirando fuori Overnight Sensation e Snake Bit Love e con un altro bellissimo live quale è Everything Louder Than Everyone Else del 1999. Per il venticinquesimo anniversario dalla fondazione della band nel 2000 esce We Are Motorhead, poi Inferno nel 2004 e l'ultimissimo Motorizer. Sì Lemmy, sempre lui, il biker per eccellenza, il metallaro per antonomasia, l'uomo che suonando, bevendo, dando calci in culo al mondo e seguendo la propria indole è entrato di diritto tra le leggende del Rock.
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