THAT WAS JUST YOUR LIFE
LA VITA è UNA BATTAGLIA. I Metallica tornano al thrash tecnico di fine anni ottanta con Death Magnetic, un disco che pure ha diviso la critica e le opinioni; senza dubbio, l'opener That Was Just Your Life è un brano thrash a tutti gli effetti, ed è uno dei migliori scritti negli ultimi lustri dai four horsemen. Un martellamento ritmico continuo nel quale, a livello lirico, James Hetfield sembra scorrere di nuovo i fotogrammi della sua vita complicata e dei suoi problemi con l'alcool, associando la sua esistenza a diverse immagini simboliche: una sirena nella testa, un cieco sul sedile di un'automobile sparata in corsa, un proiettile, un fiume infuriato, un veleno bevuto di continuo [l'alcool, appunto] o un generale senza missione, mentre la guerra iniziava di nuovo; in questo testo si riscopre tutta la vena poetica del chitarrista, che afferma di aver 'negato tutti gli aiuti', fingendo di non averne bisogno per non mostrarsi debole: 'copro i miei occhi e provo a forzare tutto in un solo posto, li frego, non vedranno la mia caduta di contegno'. All'epoca di Death Magnetic, James aveva già fatto ammissione delle sue vecchie debolezze, imparando ad aprirsi e parlare dei suoi problemi, senza giocoforza fingere di essere un pezzo di ferro privo di comuni e fragili sentimenti umani.
THAT WAS JUST YOUR LIFE
Like a siren in my head that i was placed to repeat, Like a blind man that was shoved into the speeding driver's seat, Like a face that learned to speak, when all it knew was how to fight, Like a misery that keeps me from just going out astray, Like an illness that i'm about to waken from its state. Contradiction, A premonition, Now are the aids who i deny, I deny. I blind my eyes to try to force it all into place, I stitch them up, see not my fall from grace. I blind my eyes, i hardly feel it passing me by, I open just in time to say goodbye. Almost like your life, Almost like your endless fight, Cursed, the day is long, Realize you don't belong, Disconnect somehow, Never stop complaining now, Almost like your fight, And there it went, Almost like your life. Like a bullet, keeps on bleeding to remind me not to think, Like a raging river, drowning when i only need a drink, Like a poison that i swallow, but i want the world to die. Like a release from a prison that i didn't know i was in, Like a fight to live the present, i pictured it like this, Like a general without a mission until the wars start again, Start again. I blind my eyes to try and force it all into place, I stitch them up, see not my fall from grace. I blind my eyes, i hardly feel it passing me by, I open just in time to say goodbye. Almost like your life, Almost like your endless fight, Cursed, the day is long, Realize you don't belong, Disconnect somehow, Never stop complaining now, Almost like your fight, And there it went, Almost like your life. Like a touch from hell, I feel how hot that it can get if you get caught, Like a strike from heaven that turns that key, That brings you straight down to your knees, Like a touch from hell, I feel how hot that it can get if i get caught, Like a strike from heaven to reprieve.
QUASI COME LA TUA VITA
Come una sirena nella mia testa che ero lì a ripetere, come un uomo cieco che era spinto sul sedile dell'autista in velocità, come un viso che ha imparato a parlare quando tutto quello che sapeva era in che modo combattere, come una miseria che mi mantiene dal perdermi, come una malattia che sto per svegliare dal suo stato; contraddizione, una premonizione, adesso ci sono gli aiuti che nego, che nego; copro i miei occhi e provo a forzare tutto in un solo posto, li frego, non vedranno la mia caduta di contegno, copro i miei occhi, difficilmente riesco a sentire che mi sorpassa, apro giusto in tempo per dire addio. Quasi come la tua vita, quasi come la tua lotta infinita, maledetto, il giorno è lungo, capisco che tu non mi appartieni, disconnesso in qualche modo, non smetterò mai di lamentarmi adesso, quasi come la tua lotta, ed eri lì, quasi come la tua vita. Come un proiettile, continua a sanguinare per ricordarmi di non pensare, come un fiume infuriato, affogo solo quando ho bisogno di bere, come un veleno che ingoio, ma voglio che sia il mondo a morire. Come la libertà da una prigione in cui non sapevo di essere, come una lotta per vivere il presente, l'ho immaginato così, come un generale senza una missione, fino a che la guerra inizia di nuovo. Come un tocco dall'inferno, sento come può diventare caldo se tu non vieni preso, come una scoperta dal paradiso, che gira quella chiave che ti porta dritto giù sulle tue ginocchia.

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