METAL REVIEW/ GLOBAL WARNING (JON OLIVA'S PAIN)

VOTO
7,5

GLOBAL WARNING (JON OLIVA'S PAIN). Heavy metal classico e classicheggiante, in pieno stile Oliva e Savatage. Concept album sinistro sul cammino dell'Angelo della Morte e il suo percorso in un mondo mandato alla rovina dall'uomo.


MACABRE nubi solcano un cielo opaco, la fine si avvicina annunciata da profezie rindondanti solenni macumbe. Non è pazzia, è Jon Oliva che ci parla del mondo e di come l'uomo lo sta rovinando, tema centrale del suo nuovo concept album Global Warning. Che Oliva, ex drappo magico dei gloriosi Savatage, sia un genio del metallo non lo discute nessuno; quello che è straordinario è che nonostante il passare degli anni il paffuto singer si mantiene a livelli altissimi sia dal punto di vista compositivo che pratico, con le sue poliedriche canzoni piene di passione ed epicità. Global Warning, e i Pain in modo allargato, sono l'eredità dei Savatage stessi, un gruppo che fa dell'heavy metal classico la sua fede ben sostenuta con competenza e abilità. Il termine "classico" calza a pennello per Oliva, che ancora una volta impregna il suo lavoro di sonorità epiche, solenni, completate da strumentalità esterne, sinfoniche, alle classiche armi dei metallers più truci. La title track è introdotta da una sinfonia epicissima e classicheggiante, con sonorità sinistre e parti di tastiere, con Oliva che incede minaccioso su un brano macabro. Più soft ed elegante è l'orecchiabile Look At The World. Mi è piaciuta un pò meno Adding The Cost, nonostante il riff tosto che la apre e il cantato aspro e disperato. Firefly è un pezzo lento e molto dolce, incalzato dalla mazzata di Before I Hang: inizio lento, primo inasprimento (coinvolgente) e grande ritornello, oscuro, truce e sontuoso. E' carina Master, col suo riff iniziale accattivante e una voce filtrata per sembrare metallica, su uno sfondo di suoni ferrosi e cibernetici. The Ride è un altro lento ben riuscito, come del resto O to G, quasi angelica nell'intensità. Dopo la triste melodia, riuscitissima, di Walk Upon the Water, arrivano i riff rocciosi e gli assoli stordenti di un brano (Stories) di cui non ho apprezzato troppo alcuni coretti. Open Up Your Eyes è un altra ballata, epica e triste. C'è ancora spazzio per metallo di quelli pesanti e borchiati, con You Never Know: intro robusta, e Oliva perfido nel gracchiare tra un assolo e l'altro. Poco altro resta in Someone Solus, altro lento (forse troppi, i pezzi lenti) che conclude un album nel complesso importante e affascinante, sia nelle tematiche che nella classe particolare, tutta nel pieno Oliva's style, di leggere l'heavy metal.
OZZY OSBOURNE

JOHN MICHAEL OSBOURNE: The Madman. La leggenda dell'heavy metal passa in modo indissolubile dagli occhiali rotondi del folle e simpatico cantante caracollante dalla voce nasale e dalla vita più turbolenta, forse, che l'intero panorama hard'n'heavy conosca. Mite e persino docile, Ozzy incarna in sè l'immagine della rockstar pazzoide ma al tempo stesso sensibile e segnata da un'esistenza densa di sfortune, esagerazioni e aneddoti tramandati come vere e proprie leggende metropolitane di generazione in generazione. Non si può amare l'heavy metal senza amare il suo Principe delle Tenebre, non si può parlare di rock senza conoscere a menadito pezzi legati alla sua timbrica come 'Paranoid', 'Iron Man' e molte altre. Personaggio unico, archivio di storie, ricordi, canzoni leggendarie e avventure a rotta di collo legate a doppio filo ad alcool e droga, frutto di un'infanzia difficile tra le ciminiere dell'Inghilterra post Guerra Mondiale. Ma pur se travagliata da mille controversie, la vita di Ozzy è in fondo anche una favola, quella del ragazzotto sfigato che diventa il leader dei Black Sabbath e ò'esponente più conosciuto dell'heavy metal mondiale, supportato da una moglie manager paziente e amorevole in una carriera dir poco longeva nonostante gli infiniti bagordi. Ozzy Osbourne, nato a Birmingham il 3 dicembre 1948, è divenuto famoso prima con i Black Sabbath e poi con una carriera solista di grande successo. Come detto, è anche conosciuto per essere uno dei personaggi più discussi della storia della musica, per via dei suoi atteggiamenti trasgressivi, i quali hanno spesso suscitato le polemiche di gruppi religiosi e conservatori. Nel corso della sua carriera si è guadagnato vari soprannomi, di cui i più noti sono The Madman, The Godfather of Heavy Metal e The Prince of Darkness. Ozzy Osbourne nacque ad Aston, Birmingham, il 3 dicembre 1948, in una famiglia disagiata, da Jack e Lillian Osbourne, entrambi operai. Quarto di sei figli [due fratelli: Paul e Tony; tre sorelle: Jean, Iris e Gillian], le sue condizioni familiari erano misere, tanto che da bambino doveva arrangiarsi con un paio di sandali; Osbourne aveva anche problemi di linguaggio, essendo dislessico e balbuziente. I soprannomi che si guadagnò a scuola furono Oz-brain, Ozzie ed il più noto Ozzy. Uno dei compagni di scuola che maggiormente detestava era Anthony Frank Iommi, noto in futuro come Tony Iommi, tant'è che i due bisticciarono in molte occasioni salvo ritrovarsi, più tardi, nella stessa band. Durante la sua fanciullezza, Osbourne cresce con la musica dei Beatles ed essa lo spinse a cimentarsi come musicista. Il padre non voleva che suo figlio facesse questa professione, poiché considerava il suo gruppo preferito una cattiva influenza per i giovani e desiderava che Ozzy diventasse un commerciante, per evitargli un futuro come operaio nelle fabbriche. Ancora quattordicenne, Ozzy già entra a far parte di una band chiamata The Black Panthers e partecipa a serate musicali per guadagnare un po' di soldi e migliorare sia le sue condizioni di vita sia quelle della sua famiglia. Lasciata la scuola, cominciò a lavorare come macellaio presso un mattatoio all'età di quindici anni; dopodiché tentò altre vie, dal muratore all'idraulico, ma non si sentiva portato per questi mestieri. La sua adolescenza turbolenta, unita alle sue condizioni misere, lo condusse fino ad atti furtivi. Non ancora maggiorenne, infatti, tentò di rubare da un appartamento un televisore ma perse l'equilibrio a causa del peso dell'apparecchio, che gli finì addosso bloccandolo; per questo reato venne incarcerato presso la 'Winston Green Prison' di Birmingham. Mentre scontava la pena, Osbourne tatuò il suo nomignolo 'OZZY' sulle falangi inferiori della mano sinistra, con un ago e un pezzo di grafite. Uscito dal carcere, Osbourne riprese la sua attività di musicista, cercando di fare della musica la propria professione. Suonò prima con la band Music Machine, poi con gli Approach, e si diede il nome d'arte 'Ozzy Zig'; ottenuto un prestito da suo padre, comprò un amplificatore da 50 watt.

Un giorno, Ozzy si recò in un negozio di dischi del suo paese ed attaccò un annuncio ove era scritto: 'Ozzy Zig requires gig. Owns own P.A.' [Ozzy Zig ha bisogno di pubblico; possiede un proprio amplificatore]. Tony Iommi e Bill Ward, passando per quel negozio, videro l'annuncio e Iommi stentava a credere che il suo acerrimo rivale durante il periodo scolastico facesse il cantante. I due si recarono a casa di Ozzy e, dopo aver parlato un po', decisero di aggregarsi a lui. Osbourne portò con sè anche il chitarrista Geezer Butler [in seguito divenne bassista], il quale militò con lui nei Rare Breed, una band di breve vita. Nacquero così i Polka Tulk Blues Band che in futuro, dopo alcuni cambi di moniker e di membri, si daranno il nome Black Sabbath e andranno ad iniziare la storia stessa del genere. Con questa band epocale, Ozzy avrà un grande successo grazie ad album storici e seminali come l'omonimo 'Black Sabbath', 'Paranoid', 'Master of Reality' e 'Sabbath Bloody Sabbath' ma la fama lo porterà anche verso lo sbando, facendolo sprofondare nell'abisso della droga e dell'alcol. I Black Sabbath aprono la strada dell'oscurità sonora e lirica, fondando di fatto l'heavy metal. La gente si scandalizza e le accuse di blasfemia e satanismo colpiscono la band, che però avanza implacabile col suo doom oscuro e la voce sgraziata, inconfondibile e profonda di Osbourne, il MadMan, il Signore delle Tenebre. Ozzy e i Black Sabbath viaggiano a meraviglia, nonostante i bagordi e gli eccesi fuori dal palco: on the road la band dà spettacolo, col carisma e l'istrionismo di Ozzy, e arruola frange di proseliti adoranti, giovani ribelli che si identificano nel nuovo sound di metallo. Ozzy si prende tutta la scena: per tutti è lui i Black Sabbath, sempre sotto i riflettori con le sue pazzie e le sue interpretazioni passionali e divertenti di grandi canzoni che, col passare del tempo, migliorano in tecnica, melodia, varietà. I Sabbath si evolvono, plasmano il doom, non dimenticano l'hardrock, sfociano talvolta nel rock progressivo, si irrobustiscono, rallentano e accelerano a loro piacimento. Sul finire degli anni settanta, però, la serie positiva della band iniziò a declinare. Inoltre Osbourne passò un periodo molto triste a causa della morte del padre e decise di uscire dal gruppo, venendo sostituito da Dave Walker dei Fleetwood Mac. Abbandonando i Sabbath, Ozzy volle fondare un progetto solista. Così nel 1977 egli contattò alcuni musicisti per dare inizio al progetto. Ozzy decise di tornare temporaneamente con i Black Sabbath e riprese il suo posto dopo l'uscita di Walker. La band, tornata con la formazione originaria, pubblicò 'Never Say Die', ultimo lavoro del cantante con i Black Sabbath e ostracizzato da molti critici e molti fans. Oltre al fallimento del disco, i rapporti di Ozzy con i membri restanti si logorarono per via dei suoi eccessi. Le divergenze divennero sempre di più insostenibili ed Ozzy venne licenziato dai suoi colleghi per abuso di stupefacenti e alcol.

Cacciato da poco dai Black Sabbath, il cantante, colto da psicosi maniaco-depressiva, si rinchiuse in una stanza d'albergo a Los Angeles e rimase lì per poco meno di un anno a bere e drogarsi, disperato per la fine della sua avventura con la band, riducendosi così all'ombra di sé stesso. Ripresosi dalla tristezza, Ozzy, con il supporto della futura moglie Sharon Arden [figlia di Don, manager dei Black Sabbath], decise di formare nuovamente un progetto solista e si mise alla ricerca di nuovi membri. Il gruppo si chiamerà, inizialmente, Blizzard of Ozz, poi semplicemente 'Ozzy Osbourne'. Con l'uscita del primo disco, appunto Blizzard of Ozz [1980] Osbourne ebbe il suo primo successo discografico da solista. Nasce subito dopo il secondo album, Diary of a Madman [1981], anch'esso un successo, inciso con la stessa formazione del primo disco. Il titolo dell'album riprende l'autobiografia di Aleister Crowley, l'occulta che aveva ispirato Ozzy già per il brano Mr. Crowley. Il 19 marzo dello stesso anno il chitarrista Randy Rhoads muore in un tragico incidente aereo. Ozzy rimase impietrito, essendo entrato in un rapporto di profonda fratellanza con Rhoads. La moglie Sharon, diventata nel frattempo sua manager, lo convinse a farsi ricoverare in clinica per cercare di risolvere i gravi problemi di alcool e droga. Nel 1984, infatti, Ozzy ebbe altri guai giudiziari e venne arrestato a Memphis nel Tennessee mentre barcollava ubriaco per le strade della città. The Ultimate Sin [1986], realizzato con la nuova formazione, presentò sonorità vicine all'hair metal e molti sostenitori di Ozzy non lo apprezzarono molto. Nello stesso anno della pubblicazione del disco, Ozzy trovò modo di partecipare anche in vari film horror. Ad esempio in Trick or Treat, dove troviamo anche Gene Simmons dei KISS nei panni di un radiofonico chiamato 'Nuke'. Osbourne vi impersona una figura contraddittoria, ovvero la parte del reverendo 'Aaron Gilstrom', un prete che vuole eliminare la musica Heavy Metal perché considerata violenta e demoniaca. Parteciperà in seguito come attore in altri film: The Jerky Boys Movie, in cui è un band manager ed Howard Sterns Private Parts, in cui interpreta sé stesso. Il 1986 si concluse con la sentenza della Corte Superiore della California in cui Ozzy e la CBS vennero scagionati dall'accusa di essere implicati nel suicidio di John McColum, istigato secondo l'accusa a commettere il gesto dal testo del brano Suicide Solution. Dopo il tour di The Ultimate Sin, Ozzy decise di creare un album in onore di Randy Rhoads, i cui incassi vennero devoluti alla famiglia. Uscì nel 1987 con il titolo Randy Rhoads Tribute, testimonianza live che contiene le performance del gruppo di Ozzy con Rhoads alla chitarra. No Rest for the Wicked [1987] fu un album che abbandonò gli elementi hair/glam del disco precedente e che presenta sonorità molto graffianti. Nel mese di agosto dello stesso anno, i problemi di Osbourne con la legge tornarono, quando tentò di strangolare sua moglie Sharon mentre era ubriaco: aveva bevuto quattro bottiglie di vodka. Una volta arrestato, il giorno dopo si risvegliò in galera confuso, non ricordandosi nulla della vicenda. Dopo essere stato rilasciato, Ozzy si riconciliò con la moglie e seguì un programma di riabilitazione dall'alcol. A 4 anni dall'ultimo album in studio, Ozzy e soci incisero No More Tears [1991], album di enorme successo e vincitore di 4 dischi di platino. Dopo la pubblicazione, fu il momento del tour mondiale, culminato nello storico concerto tenuto al 'Pacific Amphiteatre' di Costa Mesa il 15 novembre 1992 in cui salirono sul palco Iommi, Butler e Vinny Appice, ma non Dio che si rifiutò decretando la fine del suo rapporto con i Sabbath, e suonarono per oltre mezz'ora i classici dei Black Sabbath. Terminato il Tour, Ozzy si prese un paio d'anni di pausa per disintossicarsi dalle droghe e dall'alcol e circolò ufficialmente la voce del suo ritiro. Nel 1995 Ozzy ritornò sulla scena, pensando di organizzare un nuovo tour mondiale intitolato Retirement sucks, e pubblicò Ozzmosis, un'album che divise fan e critica. Dal 1996 Ozzy, assieme alla moglie-manager Sharon, organizza l'Ozzfest, festival con la partecipazione di vari gruppi Heavy Metal, da quelli storici come Slayer, Iron Maiden, Sepultura, Judas Priest, Pantera a quelli più recenti come System of a Down, Papa Roach, Biohazard, Coal Chamber, Korn, e con la possibilità di avere tatuaggi, piercing e chiromanzia. Nel 1997 venne pubblicata la prima raccolta ufficiale di Ozzy, The Ozzman Cometh, e il cantante si chiuse nella vita privata, soprattutto per disintossicarsi dall'alcol. Dopo una lunga interruzione compositiva, il cantante tornò in scena nel 2001, con la pubblicazione di Down to Earth, un'album molto duro con sonorità potenti e moderne. La crescente popolarità del cantante gli permise di firmare un contratto con MTV per la sit-com The Osbournes, in cui Ozzy e la sua famiglia -ad eccezione della prima figlia Aimee, che rifiutò di apparire nel programma per tutelare la propria privacy- interpretano sé stessi, rappresentando la loro routine giornaliera. La serie è stata accusata di eccessiva volgarità, tant'è che in certi paesi come gli USA ha dovuto subire delle censure, mentre in altri come Canada e Gran Bretagna venne trasmessa integralmente. Tuttavia, il programma di Ozzy avrà moltissimo successo in tutto il mondo e verrà premiato con l'Emmy Award, ma susciterà anche molte antipatie da parte dei suoi fans che lo accusarono di non interessarsi più alla musica. Sempre nel 2005 venne pubblicato Under Cover, il primo disco di sole cover eseguite da Ozzy, tra cui Sympathy for the Devil dei Rolling Stones e In My Life dei Beatles. Seguì Black Rain, pubblicato nel mese di maggio del 2007. Ozzy precisò, durante un intervista concessa ad un emittente statunitense, che Black Rain è stato in assoluto il primo album da lui registrato in stato di sobrietà.

La vita di Ozzy Osbourne è anche contrassegnata da varie leggende metropolitane. Come per tutte le star della musica e dello spettacolo, esiste una lunga lista di aneddoti che lo riguardano, privi di certezze e, probabilmente, frutto di fantasie o semplici esagerazioni della realtà. Falsi o veri, questi eventi hanno giovato molto alla sua popolarità. Prima di sposare Sharon, Ozzy le rubò 500 dollari per comprarsi un po' di cocaina [altri invece dicono che l'abbia fatto per acquistare superalcolici]. Si dice che Ozzy abbia tentato il suicidio numerose volte, a cominciare dall'età di 14 anni, per scoprire cosa ci fosse dopo la vita terrena. Si narra che, durante il tour di Bark at the Moon nel 1984, Osbourne e Nikki Sixx dei Mötley Crüe fecero una sfida alquanto oscena. Ozzy diede l'inizio "sniffando" una colonna di formiche e Sixx fece lo stesso. Poi il cantante urinò a terra e leccò la sua stessa urina, vincendo la sfida con il leader dei Mötley Crüe che decise di non andare oltre. Nel 1968, quando i Black Sabbath ancora si chiamavano Earth, Ozzy si verniciò interamente di porpora dalla testa in giù per attrarre l'attenzione del pubblico mentre cantava, ma non riuscì a raggiungere il suo scopo. Oltre a ciò, ci vollero ore prima che lui si liberasse della vernice. Alcune voci riferiscono che una volta Osbourne abbia fucilato i suoi 17 gatti. La prima moglie, Thelma, lo avrebbe visto disteso sotto il pianoforte vestito di bianco e con un fucile in una mano e un coltello insanguinato nell'altra. La leggenda metropolitana più famosa della sua biografia avvenne il 20 gennaio 1982. Durante un concerto a Des Moines nello Iowa, qualcuno lanciò un pipistrello vivo sul palco: Ozzy raccolse il pipistrello pensando che si trattasse di un giocattolo di gomma e con un morso gli staccò la testa, facendo seriamente preoccupare gli astanti e ancor più la moglie Sharon, che portò immediatamente Ozzy in ospedale per la vaccinazione antirabbica. Ancora in ospedale, Ozzy continuava a considerarlo uno scherzo, abbaiando come un cane, ma dovette proseguire i concerti nei giorni successivi imbottito di aghi e medicinali. Il cadavere del pipistrello non fu più ritrovato. Il successivo album 'Speak of the Devil' ritrae in copertina il cantante con la bocca tutta insanguinata ed un pipistrello nella parte superiore. Ozzy sostiene che questa vicenda sia vera, ma dello stesso parere non sono molti critici. Agli inizi degli anni '80, durante un incontro con i direttori dell'emittente televisiva CBS, Ozzy staccò con un morso la testa ad una colomba che gli venne data per lanciarla in segno di pace. Di questo evento esistono anche delle immagini che ritraggono la vicenda, anche se gli scettici ritengono che la colomba fosse falsa. Un'altra diceria racconta che in un altro concerto, dopo aver lanciato tre cani vivi dal palco, si sarebbe rifiutato di cantare finché non gli avessero rilanciato i cadaveri dei cani sul palco e così pare che fu. Ci fu un periodo negli anni ottanta in cui circolarono voci secondo cui Ozzy sarebbe morto per aver contratto la rabbia in seguito al morso del pipistrello. Nel febbraio del 1982, Ozzy si recò in Texas per visitare l'Alamo, una piccola missione di costruzione spagnola nei pressi di San Antonio. Dopo essersi ubriacato nella sua stanza d'albergo, Ozzy uscì fuori vestito da donna per scattare qualche foto. Allora sentì il bisogno di urinare e lo fece contro un pezzo di muro diroccato, ma si accorse più tardi che esso era un pezzo dell'Alamo. Venne così arrestato per aver urinato sull'Alamo e non gli verrà permesso di suonare ancora a San Antonio, bando che cadrà in prescrizione solamente nel 1992 quando tornerà a suonarci dopo aver donato 10.000$ ai responsabili della manutenzione dell'Alamo.



SIRENA KISKE, IL REAZIONARIO DEL METALLO

L'ex singer degli Helloween rivisita le zucche in chiave acustica, e critica la mentalità troppo dogmatica dei metalheads: "solo il cuore di un artista stabilisce se la sua musica è vera o fittizia".



Lo chiamavano "Sirena", per la voce acutissima, potente, poliedrica. Ha fatto leggenda con gli Helloween magici dei due "Keeper...", ma poi Michael Kiske ha seguito solo il suo cuore ed ha rinnegato l'heavy metal. Intraprendendo una carriera solistica, avvicinandosi a sentieri a volte addirittura pop-melodici, sparando senza rimpianti sul mondo della doppia cassa e del suo stesso passato, senza mai rinnegarlo ma cercando di mettere dei paletti. Gli Helloween, capiscuola del power-speed metal, hanno proseguito con Deris sulla loro strada e sono tuttora una band fondamentale; il loro ex singer no, ha cambiato vita e dopo le polemiche che nel 1993 lo portarono a dire addio alle zucche amburghesi si è costruito una nuova vita. Ora torna in pista con "Past In Different Ways", album in cui rivisita in chiave acustica i suoi vecchi pezzi con gli Helloween. "Ho pensato fosse necessario rendere le song di nuovo mie. Solo perchè ho smesso di apprezzare il metal e la sua scena non significa che debba rinnegare la mia stessa musica incisa in passato". A Kiske dà fastidio la mentalità di alcuni metalheads, definendo il metal "la più dogmatica forma di musica che io conosca". Spesso è vero, i metallari urlano al mondo la loro voglia di libertà di pensiero e azione ma poi contestano tutto ciò che non è metal! Bisognerebbe essere più aperti e riflessivi, a volte. Kiske attacca chi bacia il culo al male e all'anticristo per vendere dischi, e in questo ha più che ragione. Più che altro è discutibile la definizione di musica dogmatica, concetto che varia da persona a persona. Vero è che "è solo il cuore dell'autore a stabilire se una song è vera o fittizia". "Nella logica di molti metalfan dovrei odiare tutti i sostenitori del metal, qualsiasi hard e rock song con le palle. Stronzate. Adoro immergermi occasionalmente nell'ascolto di buon metal, a patto che non sia troppo brutale". L'orgoglio ferito anni e anni fa viene fuori quando Michael parla di "Pink Bubbles Go Ape" e "Chameleon", i cosidetti flop degli Helloween, che lo portarono lontano dalla band: "Artisticamente erano molto validi, l'unico problema è che non somigliavano agli osannati Keeper. Tutti si attendevano che tu ti ripetessi all'infinito, salvo poi criticarti se fossi diventato prevedibile". Non si può dire che non abbia ragione: gli Slayer sono accusati di sfornare album sempre uguali, i Metallica vengono continuamente derisi per aver provato a cambiarsi! Kiske conclude: "Escludo di darmi al metal in futuro, solo rock. La musica è libera, non necessita di contenitori stilistici". Il metallo sarà il passato, ma il buon vecchio Kiske sa sempre dire cose molto interessanti.
Birmingham. Se in ogni cosa ci deve essere un inizio, l'heavy metal trova le sue origini in quel di Birmingham, Inghilterra, alla fine degli anni '60. Qui i Black Sabbath sperimentano un genere oscuro, blasfemo e pesante come nient'altro si fosse sentito fino a quel momento: la musica rock svolta in quei giorni verso confini nuovi e inesplorati, e la band inglese diventa la prima bandiera di un movimento del quale stabilirà i punti cardini con una serie di album divenuti seminali. Tutto nasce quando John Osbourne, Ozzy per gli amici, mise un annuncio su un giornale. Ozzy era un giovane cantante, e voleva metter su un gruppo. Era il 1966. All'annuncio risposero Anthony Iommi e William Ward, chitarrista e batterista dei Mitology. Iommi conosceva Osbourne sin dai tempi in cui erano rivali ai tempi della scuola, ma presto i ragazzi si misero d'accordo e Ozzy portò nella band i chitarristi Terence 'Geezer' Butler, poi bassista, e Jimmy Phillips. Tra vari cambi di formazione, nei primi anni la band suonava blues e cover di Beatles e Jimi Hendrix, con le quali compose un primo demo. Il moniker scelto fu Polka Tulk Blues Band, poi cambiato in Polka Tulk, quindi in Earth Dopo un breve periodo, il nome della band fu cambiato perché esisteva un'altro gruppo che si chiamava 'Earth'. Un giorno Geezer Butler, grande appassionato dei romanzi di magia nera di Dennis Wheatley, scrisse una canzone sull'occulto dal titolo Black Sabbath, ispirandosi al film horror italiano del 1963 'I tre volti della paura' di Mario Bava ['Black Sabbath' nell'edizione inglese e americana] e dal titolo di questo brano fu tratto il nuovo nome del gruppo, con il quale il quartetto è conosciuto al giorno d'oggi. Al nuovo nome si accompagnò una transizione dal blues ad un sound nuovo, prima con elementi di folk europeo e poi con toni sempre più forti e cupi, fino a una soluzione inedita per la quale i Sabbath sarebbero diventati famosi e sarebbero stati annoverati, da molti critici, come principali pionieri dell'heavy metal. Tutto nacque in fonderia, dove lavorava Iommi. Il chitarrista perse le dita della mano in un incidente, e per non dover smettere di suonare si costruì da solo delle protesi di materiali ferrosi e metallici. Il dolore lancinante era vinto dalla passione per le corde, che suonate con queste dita di metallo producevano un suono nuovo. Più cupo, tenebroso, massiccio. Tony Iommi aveva inventato l'heavy metal. Con un sound dunque innovativo i Black Sabbath firmarono i loro primi contratti discografici, e nel 1970 debuttarono con l'album omonimo, 'Black Sabbath'. Il disco, per molti, presentò dei tratti originali e diversi dal panorama rock di quei tempi, sia per la musica che per i testi. I loro coevi Deep Purple e Led Zeppelin, altre formazioni influenti per il metal, presentavano un sound più melodico e aperto anche ad altri stili come rock & roll e blues. Anche la musica dei Black Sabbath aveva caratteristiche simili ma essa presentava sonorità più pesanti e oscure, con l'aggiunta di espliciti riferimenti al Demonio e all'occulto: l'uscita del disco sconvolse i genitori, rapì i ragazzini e rivoluzionò la musica dura, che mai era stata così pesante, opprimente, cadenzata e terrificante. I Sabbath si spinsero oltre, sia per l'insistenza su questi argomenti che per il modo diretto in cui erano affrontati, tant'è che questi divennero, in seguito, alcuni degli stereotipi che caratterizzeranno il metal. Questo tipo di testi portò alla band numerose critiche, accuse di satanismo e in generale il dissenso di molta parte dell'opinione pubblica. Tuttavia queste contestazioni non fecero altro che contribuire al fascino oscuro e quasi morboso che la band esercitava sul suo vasto pubblico di giovani. Il disco presenta composizioni storiche della band come Black Sabbath, The Wizard e NIB. BIOGRAFIE: OZZY OSBOURNE, TONY IOMMI.

Nello stesso anno uscì 'Paranoid', considerato di rilevante importanza per la nascita dell'heavy metal, nonchè grande passo avanti nella maturazione stilistica del quartetto inglese, che ora strutturava le frecce al proprio arco con maggior varietà musicale ed una maturità tematica più cerebrale. Il lavoro conquistò migliaia di fans in tutto il mondo, grazie a brani di successo come la titletrack, Iron Man, Electric Funeral e War Pigs. La pesantezza e la potenza sonora si fa ancora più marcata e cupa, intransigente ed estrema nel suo inquietante incedere cadenzato, accompagnato dai riff rocciosi di Iommi. Con questo disco, il gruppo mostrò di andare oltre l'immagine 'nera' e macabra che lo accompagnava, componendo brani con argomenti più maturi. Come ad esempio War Pigs, che critica i politici ritenuti responsabili degli orrori in guerra, oppure Iron Man che ha un testo puramente fantascientifico. Nel full length si denota anche una più alta caratura e varietà tecnica, che permette ai Black Sabbath di lanciarsi in pezzi più dinamici rispetto agli standard del doom: la stessa titletrack è un chiaro esempio di come gli inglesi siano all'avanguardia anche con brani più movimentati, non solo 'pesanti' ma anche puramente esaltanti. Nel 1971 esce 'Master Of Reality', noto soprattutto per i suoi stilemi sinistri, riscontrabili in brani pesanti e dall'atmosfera massiccia ed irresistibile come Sweet Leaf, Lord of This World e Into the Void: queste ambientazioni oscure furono basilari per l'origine del doom metal, anche se la caratura tecnica dei quattro inglese godeva di uno spettro sonoro molto vasto e strutturato, ed era impossibile catalogarlo con una semplice etichetta. Gli intricati assoli di Iommi, le sue spettacolari aperture melodice e il suo sempre vasto repertorio di riff imponenti rendeva il platter un altro manifesto di heavy metal all'avanguardia, moderno ancora oggi a decenni di distanza e, proprio come allora, lontano dagli standard accettati dalla massa. Il disco sintetizzava la pesantezza cupa del debut con la maggior dinamicità del successivo Paranoid, proponendosi come una sintesi perfetta del primordiale Sabbath sound: la perfezione era raggiunta. Ormai i Sabbath erano una grandezza, e diversi gruppi iniziarono a proseguire sul sentiero da loro seminato, quello dell'heavy metal: su tutti, i Judas Priest. L'evoluzione tecnica permise a Ozzy, Iommi e compagni di irrobustire ed incupire sempre più il sound della band; lo stesso Ozzy Osbourne divenne presto un'icona della musica trasgressiva e un idolo dei giovani, con i suoi spettacoli trascinanti: la voce inconfondibile e i suoi show divertenti, sfrontati, al limite del surreale, crearono un alone di follia attorno alla sua figura, che gli valse il nickname di 'Madman' anche in funzione degli incredibili eccessi relativi alla sua vita quotidiana. Tutti i membri dei Black Sabbath, in realtà, iniziavano a vivere con sregolatezza eccessiva il sogno hippy dell'heavy metal, un sogno ad elevato tasso stupefacente. DOSSIER: LA NASCITA DELL'HEAVY METAL
Il seguente album, 'Volume IV' del 1972 mostrò le prime modifiche nel sound della formazione, per via di una evidente contaminazione di rock progressivo. Il disco è un esempio di come le sonorità della formazione si siano evolute, anche attraverso un riffing più melodico, ma pezzi come Tomorrow's Dream, Snowblind e Supernaut mostrano ancora il lato musicale più roccioso e aggressivo, dotati di un ritmo ed un livello di coinvolgimento praticamente inscalfibile anche dopo tanti anni. Uno dei passi meno convenzionali del prodotto è la ballad Changes, dove Ozzy Osbourne canta accompagnato da pianoforte e archi. Nel 1973 gli storici rockers inglesi pubblicarono 'Sabbath Bloody Sabbath', album caratterizzato da soluzioni progressive rock ancor più nette, ma sopratutto il rivoluzionario ingresso di sintetizzatori in fase di registrazione. La presenza di Rick Wakeman degli Yes, che compariva alle tastiere, come membro esterno, lasciò un pò basiti i fans della prima ora, ma permise all'act britannico di raggiungere la definitiva consacrazione. Si hanno atmosfere più varie e dinamiche, l'immancabile armonia degli assoli e la granitica potenza metallica del riffery, una pulizia tecnica notevole e il marchio inconfondibile della voce nasale di Ozzy, sempre più amato dai teenager ribelli. Fra i brani più evidentemente progressivi si possono citare 'Spiral Architect' e 'A National Acrobat', ma predominante era comunque il 'classico' sound della formazione, riscontrabile nella titletrack e in altri pezzi come Killing Yourself to Live. Il disco fu un altro grande capolavoro, un punto cardine importantissimo della carriera artistica della band. In questo periodo ci furono una serie di sbandamenti per la band. Tutti i membri ebbero seri problemi di dipendenza da droghe, in particolare Osbourne e Ward, i quali, su ammissione del cantante, fecero uso di lsd tutti i giorni per due anni. Un cambiamento di etichetta, da Vertigo a wwa, fece slittare l'uscita del nuovo album, intitolato 'Sabotage', pubblicato solamente nel 1975. Dal punto di vista musicale, Sabotage è uno degli album più variegati del gruppo, alternando pezzi heavy metal come Hole In The Sky e Symptom Of The Universe a sperimentazioni originali e spiazzanti, ad esempio i canti gregoriani in Supertzar e le sonorità pop rock di Am I Going Insane [Radio]. Ormai i Black Sabbath erano già leggenda, una pietra miliare dell'heavy metal, fondatori e sviluppatori di un movimento che li onora come padri e paladini, un movimento che ormai ha iniziato a dilagare e che ha trovato un altro degno pilastro negli stratosferici Judas Priest, alfieri bardati di cuoio e metallo.
Stava però per iniziare un periodo di declino. L'album successivo, Technical Ecstasy del 1976, fu oggetto di accese discussioni da parte dei loro sostenitori, per via di un sound più duttile e per la presenza di musica d'orchestra e sintetizzatori. Nel 1977 Osbourne abbandonò il gruppo, a seguito di tristi vicissitudini personali dovute alla morte del padre, oltre ai problemi derivati dalla sua dipendenza da alcoolici e droghe ormai inarrestabile. I restanti membri del gruppo arrivarono a provare per pochi mesi con il cantante Dave Walker, seguito dal momentaneo rientro di Osbourne alla voce nel 1978 con l'album Never Say Die!, sulla scia del precedente. Ozzy era comunque al passo d'addio. La band tribolò a lungo per sostituirlo, e alla fine lo rimpiazzò con Ronnie James Dio. Il primo album con Dio, Heaven and Hell, fu un eccellente successo, permettendo al gruppo di risalire la china, con Neon Knights, Heaven and Hell e Die Young che divennero altri pezzi significativi della loro discografia. Il tour del disco si dimostrò molto seguito, merito anche del carisma del nuovo singer, nonché delle sue ottime doti vocali. Sempre durante quel tour, Bill Ward dovette abbandonare per motivi personali, perché i suoi genitori morirono uno dopo l'altro in un breve lasso di tempo, cosa che peggiorò i già notevoli problemi del musicista con l'alcool; Ward venne sostituito da Vinny Appice. Fu durante questo tour che Dio rese celebre il gesto delle corna, in seguito adottato come una sorta di 'segno di riconoscimento' dagli amanti dell'heavy metal. Nel 1981 Iommi, Dio e Butler, con l'apporto di Appice, partorirono un nuovo album, Mob Rules, anch'esso considerato un classico che confermò il nuovo stile, potente ed epico, acquisito dai Sabbath grazie all'apporto sia tecnico che compositivo di Dio. Nuovi guai erano però all'orizzonte. Una serie di conflitti interni portò presto stravolgimenti nella formazione, con l'addio dello stesso Dio per difetti d'egocentrismo e contrasti con Iommi. Alla voce arrivò dunque Ian Gillan, il leader dei Deep Purple. Assoldato Gillan, fu possibile la realizzazione di Born Again [1983], album decisamente più massiccio rispetto a quelli prodotti con Osbourne e Dio, il quale registrò un considerevole successo nelle vendite. Questo lavoro, come quelli del periodo di Ozzy, suscitò tante polemiche, lanciate dall'associazione di censura pmrc. Il sodalizio tra Gillan e i Black Sabbath venne detto 'Black Purple', nome dato dalla fusione di Black Sabbath e Deep Purple. Al termine del tour, Gillan tornò nei Deep Purple, in quel momento freschi di reunion. Iniziò lì il valzer dei singer. Se ne alternarono vari, poi con Glenn Huges al microfono uscì uscì Seventh Star nel 1986, inizialmente un album solista di Iommi ma in seguito pubblicato, per motivi contrattuali con la casa discografica, sotto il nome Black Sabbath featuring Tony Iommi. Questo album marcò ancor di più la svolta iniziata con Ronnie James Dio, con le tastiere che diventarono un elemento fondamentale per il loro nuovo corso stilistico. Il viavai dei singer proseguiva, per un periodo si rivide pure Gillan. Con Tony Martin esce Eternal Idol. L'album presenta alcuni riferimenti al passato [l'omonima Eternal Idol rimembra le sonorità oscure di Master of Reality], conservando lo stile adottato negli ultimi anni [il grande apporto di tastiere]. Anche questo album, sebbene molti lo considerino di buon livello, non ebbe il successo sperato. Ormai le defezioni piegavano la band, imperniata sul solo Iommi membro fondatore. I Sabbath pubblicarono nel 1988 Headless Cross, album che riscosse un buon successo, e nel 1990 Tyr, che vendette abbastanza bene e a cui seguì un tour molto seguito nello stesso anno. BIO: RONNIE JAMES DIO.

Nel 1992 Iommi decise di riformare la band dei primi anni '80, e alla voce tornò Dio, con il quale composero Dehumanizer, un lavoro dal sound molto ruvido e che portò un più che buon riscontro di pubblico e critica. La band preparò un tour di grande successo, che culminò con una memorabile apparizione al festival metal Monsters of Rock. Però nuove divergenze con Dio, e la richiesta di Ozzy Osbourne di suonare alcune date in tour con la sua ex band, portarono al nuovo addio del singer e a nuovi cambi di formazione, con l'ex Ward di ritorno dietro alle pelli e Rob Halford dei Judas Priest a completare il tour alla voce. Ward durò poco, nel 1995 Iommi e soci pubblicarono Forbidden, a oggi l'ultimo album in studio dei Black Sabbath, il quale non ricevette buoni pareri da pubblico e critica. Addirittura, il rapper Ice-T venne ospitato alla voce nel brano Illusion of Power. I Black Sabbath sfiorarono il declino e si ridussero a suonare nei piccoli pub, e per rilanciarsi si riavvicinarono a Ozzy, soprattutto in esibizioni live come il suo mitico Ozzfest, riuscendo nell'operazione: venne anche registrato il live Reunion, una sorta di best of dei pezzi immortali della Ozzy-era. Ma il fulgore riscoperto a fine millennio durò poco, perchè il singer riprese presto la sua carriera solista e dei Black Sabbath si persero, di fatto, le tracce. Nel 2006 a sorpresa si riunì la formazione di Heaven And Hell, col nuovo ritorno di Dio ed il moniker mutato proprio in Heaven And Hell per rispetto alla storiaCon un tour ed un nuovo album pubblicato nel 2008 col titolo The Devil You Know, la seminale band inglese dimostra che nonostante tutto era ancora in grado di compiere passi significativi. La morte di Ronnie James Dio, avvenuta nel 2010 a causa di un tumore al fegato, segna però la fine di un’epoca e riga di lacrime i volti degli affezionati seguaci di una band inimitabile.Voci di una possibile nuova reuonion con Ozzy Osbourne iniziano a rincorsi xon frequenza sempre maggiore, sempre smentite dagli interessati; ma l'11/11/2011 arriva finalmente la notizia più attesa da quel lontano 1998: i quattro membri classici, con Ozzy in prima fila, annunciano in conferenza stampa la reunion, un nuovo disco in cantiere ed un tour che riporterà indietro le lancette del tempo. IL DOOM METAL OGGI

BLACK SABBATH: DISCOGRAFIA
1970 BLACK SABBATH 1970 PARANOID 1971 MASTER OF REALITY 1972 VOLUME 4 1973 SABBATH BLODY SABBATH 1975 SABOTAGE 1977 TECHNICAL ECSTASY 1978 NEVER SAY DIE! 1980 HEAVEN AND HELL 1981 MOB RULES 1983 BORN AGAIN 1986 SEVENTH STAR 1987 THE ETERNAL IDOL 1989 HEADLESS CROSS 1990 TYR 1992 DEHUMANIZER 1994 CROSS PURPOSES 1995 FORBIDDEN





HEAVY METAL STORY

L'Heavy Metal è la folgore che ci vibra nelle vene, che dà adrenalina ed emozione alle nostre giornate, ed è sempre buono e giusto tributargli un bel viaggio all'indietro, per scoprirne le radici e ricordarne la gloriosa cavalcata. Pronti con borchie e catene? Il Metal è un genere che deriva dall'hardrock, caratterizzato da ritmi aggressivi e potenti ottenuti dalla distorsione e amplificazione delle chitarre e dei bassi, dalla voce urlante e dall'incalzante e violento utilizzo delle batterie, anche se non sono mancate via via sperimentazioni varie ed evoluzioni in decine di stili con numerose varianti. Le tematiche trattano argomenti importanti e onirici, capaci di dividere e far pensare, spesso scatenando rabbia e violenza all'interno dell'anima. Il Metal trova dunque un principio nelle vecchie band hard-rock, in una sorta di miscela tra blues, blues-rock e rock che tra 1967 e 1977 creò un suono nuovo caratterizzato da quella potenza di cui dicevamo prima. Le bands che definiamo "originarie" sono essenzialmente i Led Zeppelin, i The Move, gli AC/DC ed i Black Sabbath. I Led Zeppelin, britannici, pubblicarono 19 album tra 1968 e 1980, influenzando la loro musica con svariatissimi altri generi, anche etnicamente lontani: non solo folk, jazz, classica, reggae e soul, ma anche arabica, celtica, indiana. Nel pentolone Metal entrano anche gli AC/DC, tutta sregolatezza e assoloni, e i Kiss, quelli con le faccie dipinte e i vestiti di pelle nera. Ma il primo, vero gruppo metal, nasce a Birmingham, Inghilterra, e porta il nome dei Black Sabbath...