GODS OF METAL 2008: DAY ONE
LE LEGGENDE SIAMO NOI

Il primo giorno del Gods Of Metal 2008 è stato il giorno degli Iron Maiden: l’affluenza di pubblico maggiore nella tre giorni bolognese c’è stata non a caso durante questa giornata, quella che ha visto come protagonisti i sei inglesi che hanno scritto la Storia del genere che tutti noi amiamo. E pazienza se, ad ogni calata italica della Vergine di Ferro, dobbiamo sorbirci Lauren Harris. Se questo è il prezzo da pagare, allora ben venga. Ecco a voi la band che più di ogni altra incarna l’essenza heavy metal, la band che è famosa anche ai profani del genere: gli Iron Maiden, signore e signori. A far da apripista, si sono avvicendate tante formazioni: gli italiani KingCrow (suonare a quell’ora del mattino non è stato affatto facile), gli americani Black Tide, Lauren Harris; queste band hanno risentito - in termini di audience - dell’orario impossibile e del caldo veramente insopportabile. Nel primo pomeriggio c’è stato poi l’esordio italiano degli Airbourne e la gente ha cominciato ad avvicinarsi al palco per seguire le gesta dei 'figli adottivi' degli AC/DC. Subito dopo è stata la volta del bel concerto degli Apocalyptica, che ha spezzato un po’ l’asprezza delle sonorità hard rock, tornate poi con lo show dei Rose Tattoo, combo sempre gradevole in sede live. Prima degli headliner, si sono infine esibiti gli Avenged Sevenfold, i quali si sono beccati una valanga di cori 'Maiden! Maiden!' per via della loro proposta musicale che di tradizionale ha ben poco. La gente, a quel punto, oltre a non gradire la loro musica (ci riferiamo, purtroppo, alla maggioranza dei presenti), aveva voglia di Heavy Metal britannico come mai prima! Al calar delle luci sono comparsi loro, i Re del genere. E Metal fu.

AVENGED SEVENFOLD

MAIDEN, SPETTACOLO GARANTITO

Cosa dovrebbe scrivere il recensore di turno in merito al concerto degli Iron Maiden? Chi è in grado di giudicare la prova live della più grande heavy metal band di sempre? Heavy Metal = Iron Maiden. E parlando di una scaletta fenomenale e di un Dickinson in ottima forma, va solo detto che l’equazione è riuscita. Le splendide ambientazioni della scenografia di 'Powerslave' hanno predisposto l’ascoltatore ad un tuffo nel passato: l’inizio è stato di quelli vibranti e da lasciare senza fiato e la doppietta 'Aces High'/'2 Minutes To Midnight' ha poi stordito e galvanizzato i presenti. E’ stata poi la volta dei classici, tutti eseguiti senza sbavatura alcuna di fronte ad una folla estasiata, rapita dalla musica dei britannici che continua a rimanere inossidabile al tempo in sede live. Il pubblico dell’Arena Parco Nord è sembrato infinito. La lunga e fantastica 'The Rime Of The Ancient Mariner' è stata accolta fra gli ‘ohhh’ dei presenti, così come la seguente 'Powerslave', brani che hanno segnato la storia di ogni metallaro che si rispetti, canzoni che hanno mandato indietro nel tempo i numerosi attempati presenti al concerto, sia nelle vesti di metallari con molti anni di ‘servizio’, sia nelle vesti di accompagnatori dei figli più piccoli tutti già con le t-shirt della band di Steve Harris. Potete immaginare da soli la sensazione di magnificenza provata durante 'Run To The Hills', oppure durante 'Iron Maiden', fino ad arrivare al classico conclusivo 'Hallowed Be Thy Name'. Il solito Eddie gigante ha fatto la sua comparsa nel finale, dove i Maiden hanno dato il meglio di loro stessi. La gente era impaziente di ascoltarli, li invocava al cospetto degli Avenged Sevenfold, colpevoli di suonare sullo stesso palco dove poi si sarebbero esibiti questi mostri inglesi. Dickinson ha salutato promettendo il nuovo album per il prossimo anno, ma più che un nuovo lavoro della band, i fan aspettano che la stessa torni a suonare presto dal vivo. Paragonabili ad una lezione di storia.

SETLIST- 01. Aces High 02. 2 Minutes To Midnight 03. Revelations 04. The Trooper 05. Wasted Years 06. The Number Of The Beast 07. Can I Play With Madness? 08. Rime Of The Ancient Mariner 09. Powerslave 10. Heaven Can Wait 11. Run To The Hills 12. Fear Of The Dark 13. Iron Maiden 14. Moonchild 15. The Clairvoyant 16. Hallowed Be Thy Name.





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