BLACK SABBATH

Indubbiamente, i Black Sabbath hanno segnato il punto di svolta dal rock all'heavy metal. Sono stati loro i primi a introdurre, nei primissimi anni '70, le tematiche oscure e la tonalità più bassa delle accordature. Grazie a queste novità, disarmanti per l'epoca, il sound della band di Tony Iommi (chitarrista, fondatore e unico membro fisso) aprì un nuovo sentiero nel panorama musicale. L'heavy metal nasce dai Black Sabbath, e tutti -dai Judas Priest agli Iron Maiden, dai Metallica a tutti gli altri miti- hanno preso spunto più o meno evidente dalla band di Birmingham. Il sound dei Sabbath è sempre stato riconoscibile, dal lento doom maciullante dei primi album all'heavy più fresco degli anni d'oro, quelli centrali dell'era Ozzy Osbourne. Resta lui, l'imprevedibile, folle, sfrenato Ozzy "il" cantante dei Black Sabbath. Anche se li ha lasciati nel 1979, anche se con Ronnie James Dio i Sabbath ahnno vissuto altri anni importanti (Heaven And Hell, Mob Rules, Dehumanizer). Merito di album immortali come Paranoid, Master Of reality, Volume 4, Sabbath Blody Sabbath, Sabotage. Il mito dei Black Sabbath resta legato a lui, e ai pioneristici riff metallici di quegli avventurosi anni '70.

LA DISCOGRAFIA AI RAGGI X

BLACK SABBATH (1970). L'heavy metal nasce qui: è il 1970 e le oscure melodie dei Sabbath iniziano la leggenda del metallo attraverso la voce di Ozzy Osbourne... PARANOID (1970). Nello stesso anno del debutto, i Black Sabbath tornano con l'epocale Paranoid. Dimostrando di saperci fare anche con testi meno occulti e oscuri. MASTER OF REALITY (1971). Con il loro terzo album, i Sabbath inaugurano un nuovo "genere", il doom metal lento e ossessivo. Dopo aver lanciato l'heavy metal col primo anno, e perfezionatolo col secondo (ampliando le liriche), ora si specializzano in un genere specifico. VOLUME 4 (1972). Nuova pietra miliare con l'introduzione di elementi progressive rock al loro già collaudato heavy e doom metal. Non mancano le polemiche e le accuse su alcune liriche. SABBATH BLODY SABBATH (1973). Il quinto album è contaminazione tra il suono duro e pesante tipico del gruppo con atmosfere quasi progressive. SABOTAGE (1975). I Black Sabbath proseguono nella loro evoluzione musicale con un album che diventa un cult pur dividendo i fan, un lavoro a metà tra hardrock ed heavy metal rispetto ai predecessori. TECHNICAL ECSTASY (1977). Primo passo falso, causa un sound più semplice, commerciale ed elettronico. I fan non sono contenti, e inizia il declino dell'era Ozzy. NEVER SAY DIE! (1978). Sulla scia di Technical Ecstasy, il disco dell'addio definitivo di Ozzy Osbourne ai Sabbath non riporta la band ai suoi livelli più gloriosi. HEAVEN AND HELL (1980). Con l'arrivo al microfono di Ronnie James Dio i Black Sabbath tornano ai loro fasti più gloriosi. Heaven And Hell è infatti un concentrato di heavy metal vero e genuino, dgno della miglior tradizione sabbathiana. MOB RULES (1981). Il secondo album dei Black Sabbath con Dio alla voce si mantiene in linea con il celebre predecessore Heaven And Hell: heavy metal di qualità. BORN AGAIN (1983). Dopo due soli dischi, anche Dio lascia i Black Sabbath. Con l'ex Deep Purple Gillan la band inasprisce i suoni, ma la produzione di Born Again non è il top. SEVENTH STAR (1986). Salutato anche Gillan, la storia continua con un capitolo sottotono e vari problemi. Come quelli alla voce del singer Glenn Huges. THE ETERNAL IDOL (1987). Con Tony Martin alla voce, i Black Sabbath rispolverano le sonorità tipiche dei primissimi album, e The Eternal Idol rappresenta un buon passo avanti per la band. HEADLESS CROSS (1989). Continua la risalita, con un altro ottimo album. In una canzone viene ospitato anche Brian May dei Queen. TYR (1990). Presenta delle sonorità simili al precedente Headless Cross ricevendo un ulteriore apporto di tastiere: sono ormai lontanissimi i Sabbath degli esordi. DEHUMANIZER (1992). Iommi riunisce la vecchia formazione con Dio alla voce, e i Black Sabbath partoriscono uno dei loro lavori più duri! CROSS PURPOSES (1994). Dopo i nuovi problemi con Dio, a cantare per i Sabbath torna Tony Martin. Album ancora potente ma forse sottovalutato. FORBIDDEN (1995). Dopo diversi buoni album i Black Sabbath sfornano il deludente Forbidden. E' il loro ultimo studio-album.

1970 BLACK SABBATH
1970 PARANOID
1971 MASTER OF REALITY
1972 VOLUME 4
1973 SABBATH BLODY SABBATH
1975 SABOTAGE
1977 TECHNICAL ECSTASY
1978 NEVER SAY DIE!
1980 HEAVEN AND HELL
1981 MOB RULES
1983 BORN AGAIN
1986 SEVENTH STAR
1987 THE ETERNAL IDOL
1989 HEADLESS CROSS
1990 TYR
1992 DEHUMANIZER
1994 CROSS PURPOSES
1995 FORBIDDEN

Nessun commento: