TALES FROM THE TWILIGHT WORLD
BLIND GUARDIAN [1990], POWER METAL
Eccoci di fronte al primo vero gioiello della longeva carriera dei Blind Guardian. Con 'Tales From The Twilight World' vengono superati i limiti comparsi nel già entusiasmante 'Follow The Blind' e il livello musicale inizia a pietrificarsi su standard eccellenti che d'ora in poi ritroveremo in tutte le successive opere del gruppo. La struttura musicale, da sempre imperniata su energiche galoppate col piede sull'acceleratore e prepotenti assalti melodici, accresce il suo taglio epico, veleggiando disco dopo disco su sentieri sempre più maestosi: il power metal medievale tipico della band tedesca è ormai una splendida realtà nel panorama heavy metal internazionale. Corre il 1991 quando la scena power è agli albori della propria esistenza. Prima dei tedeschi solo i connazionali Helloween, che proprio in questi anni vivono tempi duri dovuti anche alla dipartita dalla band di Kai Hansen, erano riusciti a fare di meglio inaugurando il genere. Il platter si apre con l'incisiva 'Traveler In Time', brano epico e grintoso ispirato alla saga fantasy Ciclo di Dune creata da Herbert. Messi da parte gli scenari gloriosi e fantastici della saga, il Guardiano Cieco torna alla carica e lo fa nel migliore dei modi con 'Welcome To Dying', uno dei tanti classici della band ispirata al romanzo Folating Dragon di Peter Straub: veloce, potente e roccioso, si pone come un illuminante esempio di come si dovrebbe concepire un brano power. Poi si lascia spazio alla strumentale 'Weird Dreams', vera e propria chicca, arrangiata ed eseguita perfettamente. Continuando l'esamina del full-lenght ci troviamo di fronte ad una delle ballad simbolo dell’intera carriera dei tedeschi: 'Lord of The Rings'. Per l’ennesima volta veniamo proiettati oltre l’orizzonte, lungo le epiche lande della Terra di Mezzo, nel tumultuoso viaggio di Frodo e Sam verso l’oscura Mordor. Gli arpeggi classici e di tinta vagamente medioevale si inseguono lungo il brano fino al maestoso finale in pompa magna, la cui unicità vale il prezzo dell’acquisto. Ci allontaniamo ora dai lidi più tranquilli per essere scossi dalla frenetica 'Goodbye My Friend', dove le granitiche chitarre dettano i tempi per un brano tributo al famosissimo film E.T. di Steven Spielberg. 'Lost In The Twilight Hall' è un altro classico della band proposto costantemente in sede live. Una cavalcata in grande stile da non perdere. Da segnalare nel brano anche l’intervento del singer Kai Hansen in alcune strofe e cori. La passione di Hansi & Co. per le storie fantastiche torna alla ribalta con 'Tommyknockers'. Stavolta il testo prende spunto dalla bibliografia del maestro del brivido Stephen King, precisamente dall'omonimo libro Tommyknockers, le Creature del Buio. Canzone discreta dal chorus ipnotico. Altair 4 è un intermezzo breve e suggestivo ispirato a una serie TV degli anni '50, oltre che dal libro sopraindicato. 'The Last Candle' in chiusura è l'ennesimo brano che proietta liriche di stampo fantasy coadiuvate da ritmi taglienti e trascinanti. Un pezzo forte da inserire tra le migliori del lotto. Come bonus track ritroviamo infine 'Run For The Night', estratta dal debutto Battalions of Fear, riproposta in sede live. Non decisiva per l'economia del disco ma di sicuro approccio. Un album fondamentale per l’assimilazione completa del gruppo teutonico. Un punto di svolta verso quel sound che ha caratterizzato e tuttora caratterizza una delle band più importanti e apprezzate della scena. Ispirato. Metallized.it
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