METALLICA YEAR BY YEAR: 1992
WHEREVER WE MAY ROAM

ATTIVITA' MONDANE. Ormai i Metallica sono diventati una macchina da tour spaventosamente professionale, pur se sempre incline al bere. Il budget a disposizione si era fatto imponente e permetteva di portare in giro uno spettacolo gigantesco, inseguito da orde di fans che avrebbero fatto qualsiasi cosa per vedere da vicino i Four Horsemen. La band decise di rimanere immersa nell'enorme tour di supporto al Black Album finchè le ruote non si fossero fermate da sole; tra gennaio e febbraio 1992, girarono in lungo e in largo per tutto il Nordamerica, e nel frattempo vinsero il loro terzo Award, per il singolo 'Enter Sandman', premiato in veste di miglior esecuzione metal al Grammy Award al Radiocity di New York. All'indomani della premiazione venne diffuso il videoclip di 'Nothing Else Matters', l'inaspettabile ballata d'amore composta da James; nel video, immagini di prove in studio, uno sguardo dietro alle quinte e i componenti della band che si divertono a fare stupidate. Il calendario del tour prevedeva ancora numerosissime date. Ad aprile i Metallica volarono a Londra per il Freddie Mercury Tribute Concert, dedicato al vocalist dei Queen morto di AIDS il 24 novembre 1991. I Ragazzi suonarono 'Enter Sandman', 'Sad But True' e 'Nothing Else Matters', quindi James cantò 'Stone Cold Crazy' in una superband composta dagli altri membri rimanenti dei Queen -Brian may, Roger Taylor e John Deacon- e da Tony Iommi dei Black Sabbath: fu il momento clou della serata. 'Nothing Else Matters' inizia a girare nelle TV e nelle radio, spingendo il tour sempre più avanti, stato per stato, insistentemente su e giù per l'America. si protrasse fino al 5 luglio e, dopo due sole settimane di sosta, ripartì in una fase mostruosa con Faith No More e Guns'N'Roses come spalla. Un evento con due tali headliner, contemporaneamente, annunciava di attirare un pubblico enorme. Guns e Metallica erano ormai un pilastro del metal commerciale e la folla mastdontica che sarebbe stata attirata da questo binomio incredibile sarebbe stata davvero oceanica. Il tour sarebbe durato oltre quattro mesi; prese il via il 14 luglio al REK Stadium di Wahington e inizialmente fu piacevole perchè i due headliner sembravano rispettarsi reciprocamente; i simpatici Faith No More riscaldavano la platea con le loro goliardate, i Guns'N'Roses la esaltavano col glam rock da classifica; i Metallica la incendiavano col loro set esplosivo, a metà tra la furia cieca di pezzi immortali come 'Master Of Puppets', 'Creeping Death' e 'The Four Horsemen' e le nuove gemme, immediate e famosissime, tratte dal Black Album. Tuttavia c'era un piccolo problema: l'isterica fragilità mentale di Axl Rose, che spesso minacciava di non cantare, deteriorando inevitabilmente i rapporti.

L'8 agosto, allo stadio Olimpico di Montreal, in Canada, i Metallica suonarono prima dei 'Gunners'. Durante un'emozionante 'Fade To Black', James mise il piede in una parte sbagliata del palco, ed un effetto pirotecnico gli esplose sotto: avvolto dalle fiamme, James sfiorò la morte di pochi centimetri e venne portato al pronto soccorso in stato di schock, piegato da dolori atroci. Jason ricorda che le pelle del braccio si scioglieva via: il cantante riportò ustioni di secondo e terzo grado a braccio e mano sinistra, e lo show venne interrotto; ovviamente quella persona splendida che risponde al nome di Axl Rose ebbe la bella idea di non voler esibirsi a causa -poverino!- di un mal di gola: la folla inferocita si sfogò provocando migliaia di danni alla struttura. Il tour venne sospeso per consentire a James di curarsi: ma il forte Jimmy si riprese presto e tornò sul palco occupandosi solo delle vocals, con il fido Marshall a sostituirlo con la chitarra ritmica, proprio come nel 1986. Il tour si protrasse dal 2 agosto al 6 ottobre per tutto il Nordamerica; i due gruppi si salutarono in pessimi rapporti. Quando le ferite di James furono rimarginate quanto bastava per permettergli di suonare, la band ripartì alla volta dell'Europa, dove ad un anno dalla sua uscita 'Metallica' faceva registrare ancora vendite strepitose. A fine ottobre la band si esibì in Belgio, quindi tenne un paio di show alla Wembley Arena; nella seconda serata sul palco salì Animal, leader degli Antinowhere League, band punkrock di cui i Metallica avevano coverizzato 'So What?'. Gli show nel Regno Unito andarno alla grande, con la folla entusiasta della solita dose di energia pompata dai Four Horsemen con una rabbia, una potenza e una precisione invidiabili. La band in quel periodo prese l'abitudine di suonare 'Master Of Puppets' a metà, privandola della meravigliosa perte strumentale centrale al fine di renderla più breve: scelta imitata con i pezzi di 'Justice', che si limitavano a 'One' più un medley tra 'Blackned', la titletrack e 'Eye Of The Beholder'. Questa scelta consentiva di optare per una scaletta molto ampia, in cui non mancavano mai cinque-sei estratti dal nuovo disco, fermo restando che certi pilastri come 'Seek & DEstroy' erano assolutamente irremovibili. Il 31 ottobre uscì il singolo di 'Wherever I May Roam'; poco tempo dopo fu la volta di un documentario sull'attività della band, integrato da riprese effettuate live nella prima parte del tour (ancora lontanissimo dalla conclusione!), intitolato 'A Year And A Half In The Life Of Metallica'. Il 5 novembre al NEC di Birmingham fecero un'apparizione a sorpresa i quattro Diamond Head: fu singolare vedere gli otto musicisti interpretare 'Am I Evil' e 'Helpless' tutti assieme! I concerti negli stadi si susseguirono in Olanda, Francia, Spagna, Italia, Svizzera, Austria, Germania, Svezie, Danimarca, Norvegia, Finlandia; in seguito all'uscita del singolo di 'Sad But True' la band si prese un mese di riposo a casa, stop che durò fino a metà gennaio 1993. I Metallica erano intenzionati a restare in giro per due-tre anni consecutivamente, pur spezzettando l'attività in una serie di minitour che prendevano via via nomi diversi.





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