USE YOUR ILLUSION I
GUNS'N'ROSES [HARDROCK, 1991]
Ben sedici brani per poco più di 76 minuti di musica, sono questi i numeri del mega-album Use Your Illusion I, che nel 1991 insieme al suo gemello II, fecero dei Gunners autentiche rock-star, nonostante che i Californiani avevano già avuto modo di farsi apprezzare dagli amanti dell'hard'n'heavy grazie ad Appetite For Destruction, album d'esordio targato 1987 e contenente la mitica hit Sweet Child of Mine. Sicuramente strana e complessa la storia di questo gruppo che ha dovuto gran parte delle sue fortune ma anche delle sue disgrazie al sempre instabile e difficile rapporto tra i due leader, il chitarrista Slash, che intendeva restare ancorato al tradizionale, duro e puro rock stradaiolo delle loro origini, ed il cantante Axl Rose, il quale invece voleva dedicarsi ad un rock più aperto e commerciale, rifacendosi ai vari Queen ed Aerosmith. Se a ciò si aggiunge il difficile carattere di Axl, gli eccessi e la vita selvaggia e sregolata di tutti i componenti, dal bassista Duff McKagan al secondo chitarrista Izzy Stradlin, si può avere un quadro preciso della situazione di alcuni ragazzi che crebbero tra il teppismo e il rock. Naturale che tutto ciò, e soprattutto la diversa visione di Axl e Slash ed il conseguente scontro tra i due, diede vita ad un album eterogeneo, lungo e talvolta ripetitivo, con testi aggressivi e quasi arroganti, ritmi veloci, potenti ed elettrizzanti, melodie struggenti. Un intro di basso e chitarra elettrica dà il via a tutto con Right Next Door To Hell, buon brano hard'n'heavy, mentre la successiva Dust n' Bones potrebbe benissimo confondersi per un pezzo degli Aerosmith, e si continua con Live And Let Die, cover di Paul McCartney. Struggente, lenta e melodica Don't Cry, ben presto diventata una song generazionale nei licei degli anni '90, come molto bella è l'altra ballad November Rain, apice creativo dei Gunners, lunga, epica, melodica, con un assolo di Slash da brividi ed un finale in crescendo veloce e potente, sicuramente il miglior pezzo in assoluto dei Guns. Lenta e dalle sonorità country You Ain't The First, mentre una scarica di violenza ed energia arriva da Perfect Crime, Back Off Bitch e Dead Horse, molto rock ed orecchiabile Bad Obsession, buona anche l'accoppiata The Garden e Garden Of Eden che vedono la presenza di un mostro sacro del rock come Alice Cooper, meno piacevoli e quasi noiose a mio avviso Double Talkin' Jive e Don't Damn Me, molto blues invece Bad Apples. Lunga, a tratti epica, soggetta a continui cambi di ritmo infine la conclusiva Coma, altro pezzo che mette in luce le buone doti di Slash ed Izzy. I Guns N' Roses hanno sempre diviso il popolo dei metallari tra chi li osanna e chi li detesta, chi li reputa artisti di valore assoluto e chi li trova eccessivi ed esaltati fino a risultare banali e retorici, e così anche Use Your Illusion I e II originarono numerosi consensi e dissensi, ma non bisogna trascurare che quest'album riuscì a vendere milioni e milioni di copie e che avvicinò molti ascoltatori per la prima volta al metal, nonostante il fatto, anche questo non trascurabile, che sia uscito nel 1991, lo stesso anno in cui furono pubblicati Nevermind dei Nirvana e Ten dei Pearl Jam, quindi anno in cui ufficialmente entra in crisi il genere hard-rock, mentre le sonorità cupe e le camicie a quadri di flanella di Seattle si impongono all'attenzione generale del rock contribuendo alla veloce ma breve ascesa del grunge. Da metallized.it
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