MASTER OF PUPPETS

URLO DI RIBELLIONE. E' LA CANZONE metal per eccellenza, il capolavoro dei quattro Cavalieri: Master Of Puppets. Ogni metallaro degno di questo nome la conosce a menadito e si eccita ogni volta che ode i tre accordi iniziali bruciare veoci sulle corde della chitarra: pezzo monumentale, per le sue liriche forti e l'aggressività thrash che quasi sconfina nel progressive metal, in un'escalation di assoli ora rabbiosi ed ora melodici conditi da malinconici tecnicismi. La canzone è un attacco sfrontato e ricco di varianti liriche incentrato sulla dominazione mentale che la società moderna impone ai suoi consociati. Di fondo è un manifesto contro la droga [il burattinaio] e la schiavitù che ne deriva su chi non sa più come liberarsene, ma in senso lato si può leggere tra le righe un urlo di ribellione rivolto al sistema, che muove i nostri fili come fossimo burattini. 'Venite a me strisciando', ordina così il capo, spocchioso e prepotente, 'Obbedite, manovro i vostri fili contorcendo la vostra mente e distruggendo i vostri sogni'. Le relazioni tra droga e 'sistema' sono evidenti, perchè gli effetti degli stupefacenti sono proprio quelli di dipingere un mondo irreale dal quale è poi difficile uscire, che controlla le nostre menti e distrugge ogni speranza. Il riff portante è inconfondibile. La prima parte della song è rabbiosa e ripete i concetti di come questo fantomatico burattinaio muova a piacere i fili delle nostre esistenze. Lungo tutto il delinearsi del pezzo si riconosce un confronto tra la vittima, che recrimina per mille promesse mai mantenute, e il carnefice, che sghignazza di fronte all'ennesimo credulone che gli ha abboccato: 'chiamami padrone, questo è il tuo destino'. La vittima risponde con rabbia, si accorge della fregatura e si vede ridere in faccia, accorgendosi che il tempo ha stritolato gran parte della sua libertà: 'Labirinto senza fine, lasciarsi andare alla deriva su giorni numerati'. Più siamo attaccati al nostro piccolo mondo, più il suo potere è forte. Il capolavoro dei metallica si articola in una struttura ampia, ricercata negli arrangiamenti e continuamente in movimento: si apre con un riffery tonante di matrice thrash e scorre subito adrenalinica, ma nel suo svolgersi saprà toccare differenti tonalità di potenza ed espressività, passando da sfumature più orientate al thrash ad altre soluzioni non necessariamente serrate. L'assolo melodico centrale è mostruoso, un concentrato cristallino di tecnica, melodia e malinconia dal quale la canzone riparte con ancor più ferocia in un saliscendi di aggressività, nel quale James Hetfield attacca chi si scava la fossa con le proprie mani, autorovinandosi e arrendendosi di fronte a ciò che non va. La ripartenza porta a mille la tensione, un secondo assolo -questo al fulmicotone, asslutamente travolgente e devastante- abbatte ogni tentativo di autocontrollo e la traccia si porta a compimento riprendendo l'esaltante refrain portante. Non lasciamoci controllare dal capo burattinaio, alziamo il volume e combattiamo per ciò in cui crediamo, sempre fedeli ad un ideale, sempre coerenti con se stessi.
MASTER OF PUPPETS
End of passion play, crumbling away I'm your source of self-destruction Veins that pump with fear, sucking darkest clear Leading on your death's construction Taste me, you will see More is all you need You're dedicated to How I'm killing you Come crawling faster Obey your masterYour life burns faster Obey your master Master Master of puppets, I'm pulling your strings Twisting your mind and smashing your dreams Blinded by me, you can't see a thing Just call my name, 'cause I'll hear you scream Master Master Just call my name, 'cause I'll hear you scream Master Master Needlework the way, never you betray Life of death becoming clearer Pain monopoly, ritual misery Chop your breakfast on a mirror Taste me you will see More is all you need You're dedicated to How I'm killing you Come crawling faster Obey your master Your life burns faster Obey your master Master Master of puppets, I'm pulling your strings Twisting your mind and smashing your dreams Blinded by me, you can't see a thing Just call my name, 'cause I'll hear you scream Master Master Just call my name, 'cause I'll hear you scream Master Master Master, master Where's the dreams that I've been after? Master, master You promised only lies Laughter, laughter All I hear and see is laughter Laughter, laughter Laughing at my cries Fix me Hell is worth all that, natural habitat Just a rhyme without a reason Never ending maze, drift on numbered days Now your life is out of season I will occupy I will help you die I will run through you Now I rule you, too Come crawling faster Obey your master Your life burns faster Obey your master Master Master of puppets, I'm pulling your strings Twisting your mind and smashing your dreams Blinded by me, you can't see a thing Just call my name, 'cause I'll hear you scream Master Master Just call my name, 'cause I'll hear you scream Master Master.
PADRONE DEI PUPAZZETTI
Fine della commedia, si sgretola, sono la vostra fonte di autodistruzione, vene che pompano la paura, che succhiano limpido il torbido, che vi conducono alla costruzione delle vostre morti; assaporatemi, vedrete tutto ciò di cui avete bisogno è di più. Siete devoti al modo con cui vi uccido, venite strisciando più veloci, obbedite al vostro padrone, la vostra vita brucia più veloce, obbedite al vostro padrone, padrone burattinaio; manovro i vostri fili contorcendo la vostra mente e distruggendo i vostri sogni; accecati da me, non riuscite a vedere nulla, chiamate il mio nome perchè vi udirò urlare: 'padrone, padrone'! Chiamate il mio nome, perchè vi udirò urlare 'padrone, padrone'! Il modo è il ricamo che nont radirai mai, la vita della morte diventa più chiara; monopolio del dolore, sofferenza rituale, sminuzzate la vostra colazione su uno specchio; assaporatemi, vedrete tutto ciò di cui avete bisogno e anche di più. Siete devoti al modo con cui vi uccido, venite strisciando più veloci, obbedite al vostro padrone, la vostra vita brucia più veloce, obbedite al vostro padrone, padrone burattinaio; manovro i vostri fili contorcendo la vostra mente e distruggendo i vostri sogni; accecati da me, non riuscite a vedere nulla, chiamate il mio nome perchè vi udirò urlare: 'padrone, padrone'! Chiamate il mio nome, perchè vi udirò urlare 'padrone, padrone'! Padrone, padrone, dove sono i sogni che ho inseguito? Padrone, padrone, hai promesso solo delle bugie; riso, riso, tutto quello che sento e vedo è riso, riso, riso, ridere delle mie grida. L'inferno vale tutto ciò, habitat naturale, solo una rima senza una ragione, labirinto senza fine, lasciarsi andare alla deriva su giorni numerati. Adesso la vostra vita è fuorigioco, venite strisciando più veloci, obbedite al vostro Padrone; la vostra vita brucia più veloce, obbedite al vostro padrone, obbedite al vostro padrone, padrone burattinaio; manovro i vostri fili contorcendo la vostra mente e distruggendo i vostri sogni; accecati da me, non riuscite a vedere nulla, chiamate il mio nome perchè vi udirò urlare: 'padrone, padrone'! Chiamate il mio nome, perchè vi udirò urlare 'padrone, padrone'!
RINNEGHIAMO IL PADRONE

I METALLICA CONTRO L'OPPRESSIONE. Metallica contro ogni forma di oppressione: la crociata inizia da ragazzini e continua a tutt'oggi, ma nel 1986 si fa guerra aperta. E' interessante notare come Hetfield inizi la sua battaglia partendo da un punto critico come quello della dipendenza dalla droga, un male feroce che spesso diventa luogo comune, nei benpensanti, per classificare i metallari. L'heavy metal risponde con i suoi alfieri più importanti, i Metallica appunto. Dalle fauci di James escono provocazioni infuocate e tristi labirinti che opprimono lo 'schiavo' di turno. Spesso chi cade nella trappola è un individuo debole che vuole apparire forte, spesso è un individuo dall'esistenza difficile e complicata, ma chiunque può scivolare nel tranello dei bastardi, gli spacciatori. Il dio denaro muove le loro mani e loro muovono i fili delle vittime: il meccanismo si allarga a vista d'occhio. Nella realtà quotidiana, come in quella di venti, trenta anni fa, la tossicodipendenza è una piaga più grande ed estesa di quanto non appaia all'occhio nudo. I Metallica sono da ammirare, per la loro battaglia contro l'uso di sostanze stupefacenti, condotta con rabbia e orgoglio a soli 25 anni, circa. Ma 'Master Of Puppets' è anche altro, è una dichiarazione di odio e di guerra ad ogni forma di oppressione. Come quella politica, alla quale la stessa title track sembra fungere da metafora. I potenti usano il popolo come burattini, fanno credere di agire in nome del bene comune ma fanno soprattutto i loro interessi. L'oppressione si tramuta, talvolta in persecuzione mafiosa, anche e soprattutto a livello dirigenziale. La gente comune è schifata da tutto ciò, e i Metallica danno voce alla gente comune. Al disprezzo, alla rabbia, all'angoscia di milioni di persone devastate nell'animo, in qualsiasi parte del mondo. Anche dalla guerra, un chiodo fisso della band: fenomeno di distruzione di massa, la guerra uccide dei civili innocenti e dei soldati costretti a combattere per una ragione a loro nemmeno chiara. Il sasso è lanciato sulla finestra dei potenti: e i Metallica non nascondono la mano.

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