METALLICA YEAR BY YEAR: 2008
CAVALIERI DELLA STORIA

I VERI METALLICA. Il 2008 è un anno denso di speranza per i fans dei Metallica: l'anno del tanto atteso ritorno alle origini, dopo oltre un decennio ad attendere la vecchia furia. Il 22 maggio vengono terminate finalmente le registrazioni di 'Death Magnetic' e la formazione californiana può dedicarsi appieno alle sue date on the road, iniziate pochi giorni prima [il 14 maggio] dopo cinque mesi di ininterrotto lavoro in studio. In estate Kirk diventa papà di Vincenzo Kainalu, e intanto la band partecipa ad un album tributo agli Iron Maiden voluto da 'Kerrang': i Four Horsemen registrano la cover 'Remember Tomorrow', la ballata in crescendo che James coverizzava già giovanissimo, prima di incontrare Lars. A settembre esce il videoclip del primo singolo, 'The Day That Never Comes': in uno scenario di guerra, la canzone si delinea come ipotetica 'seconda parte' di One, con inizio malinconico e lento che sfuria in un intenso finale. Il 10 settembre la band fa un'apparizione televisiva esibendosi nell'ormai inflazionatissima 'Enter Sandman' e in un altro inedito, 'Cyanide', che non desta particolari clamori: i fans iniziano a preoccuparsi sulle sorti di 'Death Magnetic', che esce un paio di giorni dopo: e divide critica e fans. I Metallica seguono ancora un paio di apparizioni televisive, una delle quali alla TV francese; qui suonano 'Sandman', 'Cyanide' e 'The Day That Never Comes' e poi si lanciano in un esilarante siparietto di scherno nei confronti di Dave Mustaine, con James che si tappa il naso per imitarne la voce nasale mentre canticchia il motivetto di 'Symphony Of Destruction'! Inizia così l'estenuante tour di supporto al nuovo album, che vede i Metallica impegnatissimi con i pezzi vecchi e nuovi in un massacrante giro del Nordamerica e del Canada fino a fine dicembre.

DEATH MAGNETIC. Il tanto atteso recupero delle origini thrash dei Metallica, anche nel logo della band: il disco è un ritorno al sound di metà Eighties (quindi non tanto al thrash grezzo di KEA ma a quello potente e ragionato di MOP), aperto da due pezzi tellurici come 'That Was Just Your Life' e 'The End Of The Line'. Segue il più cadenzato ma roccioso 'Beat, Broken And Scarred' e la ballata in stile anni '80 'The Day That Never Comes', che proprio come ai vecchi tempi nasce su un delicato arpeggio e si sviluppa in sentieri crudi e malinconici, prima di esplodere in un finale poderoso. 'All Nightmare Long' è esplosiva, durissima e melodica al tempo stesso: il manifesto migliore e più naturale dei Metallica di fine anni 2000. Meno incisiva è 'Cyanide', mentre la saga 'The Unforgiven' procede con il terzo episodio: ovviamente è ancora una ballad, anche se si discosta stilisticamente dalle due precedenti, che erano quasi identiche tra loro. 'The Judas Kiss' cresce col tempo e acquisisce valore e potenza con gli ascolti; la strumentale 'Suicide And Redemption' appare a tratti troppo ripetitiva e lunga, anche se presenta una parte melodica notevole. La conclusiva 'My Apocalypse' è un terremotante pezzo alla 'Damage Inc', un cazzottone devastante che nulla ha da invidiare al vecchio repertorio dei Four Horsemen. Sono ancora vivi, sì, sono ancora vivi.


DEATH MAGNETIC. GENERE: Thrash VOTO: 75/10. TRACKLIST: That Was Just Your Life, The End Of The Line, Broken Beat & Scarred, The Day That Never Comes, All Nightmare Long, Cyanide The Unforgiven III, The Judas Kiss, Suicide &Redemption, My Apocalypse.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

sta diventando un'opera omnia!!!
bello......

Rino Gissi ha detto...

eh eh certo! :D grazie!