BLACKENED

BLACKENED apre 'And Justice For All', e ancora una volta i Metallica vanno a soffermarsi sul tema della distruzione. Musicalmente, è un pezzo intricato che sintetizza alla perfezione il technical thrash intrapreso dalla band già con Ride The lightning, ed ora sublimato in un disco potentissimo, pulito e compatto, nel quale molteplici riffs vengono cuciti alla perfezione in brani articolati, lunghi e complessi. 'Blackened' è dotata di un riff magnetico tipicamente thrash, martellante, ed una ritmica veloce ed incalzante, impreziosita da uno dei guitar solos più belli della produzione Hammett. La canzone racconta di come la terra venga spazzata via, anche se non si capisce se a causa dell'olocausto nucleare, di una catastrofe climatica, causata dall'ipocrisia umana, sia in senso diretto che metaforico. Il titolo, che sta per 'oscurato', o 'carbonizzato', lascia propendere per l'ipotesi, che nel testo trova seguito, di un fuoco che devasta il genere umano. Esso è seguito da un 'duro inverno nucleare', ma qui si fa strada l'ipotesi della distruzione letterale, causata dall'inquinamento e dagli abusi artificiali nei confronti della natura, perchè questo grande gelo potrebbe essere una 'conseguenza dell'ipocrisia', di un 'popolo insediato per distruggere'. All'uomo non resta che guardare la madre terra morire in un'atrocità desolante. Resta il fatto che, anche nella doppia interpretazione del testo, i quattro cavalieri ritornano sul tema dello spettro atomico, nel quale sguazzavano i telegiornali degli anni'80, giocando con le paure della gente. 'Non ci è rimasto nient'altro da uccidere', canta amaro James, 'Nessuno l'ha capito prima: non si respirerà mai più'. Come a dire che nessuno si rende conto di quanto stronzi si può essere nella vita, e di quanto siamo bravi a sperperare senza accorgercene le fortune e le meraviglie di cui siamo stati omaggiati.
BLACKENED
Blackened is the end Winter it will send Throwing all you see Into obscurity Death of mother earth Never a rebirth Evolutions end Never will it mend Never Fire To begin whipping dance of the dead Blackened is the end To begin whipping dance of the dead Color our world blackened Bustering of earth Terminate its worth Deadly nicotine Kills what might have been Callous frigid chill Nothing left to kill Never seen before Breathing nevermore Never Fire To begin whipping dance of the dead Blackened is the end To begin whipping dance of the dead Color our world. Blackened Opposition, contradiction, premonition, compromise, Agitation, violation, mutilation, planet dies Darkest color Blistered earth True death of life Termination expiration cancellation human race Expectation liberation population lay to waste See our mother Put to death See our mother die Smouldering decay Take her breath away Millions of our years In minutes disappears Darkening in vain Decadence remains All is said and done Never is the sun Never Fire To begin whipping dance of the dead Blackened is the end To begin whipping dance of the dead Fire Is the outcome of hypocrisy Darkest potency In the exit of humanity Color our world blackened Blackened.
OSCURATO
L'oscurità è la fine, l'inverno la manderà gettando tutto ciò che vedin el buio; la morte di Madreterra senza una rinascita, la fine dell'evoluzione non la migliorerà mai, mai. Fuoco, inizia la frustrante danza della morte, l'oscurità è la fine, colora il nostro mondo oscurato. Ferocia della terra fa terminare i suoi beni, la nicotina mortale uccide ciò che avrebbe potuto essere. Gelo insensibile e glaciale, nient'altro è rimasto da uccidere: nessuno lo ha capito prima, e non si respirerà mai più. Opposizione, contraddizione, premonizione, compromesso, agitazione, violazione, mutilazione, il pianeta muore; colori più scuri, terra infestata, morte reale della vita, estinzione, espirazione, soppressione, razza umana, prospettiva, liberazione, popolo insediato per distruggere. Guarda nostra madre, esposta alla morte, guarda nostra madre morire, rovine bruciate si prendono il suo respiro, milioni dei nostri anni spariscono in pochi attimi, oscurando senza motivi. Rimane la decadenza,  tutto è stato detto e fatto, ma non lo è mai il sole. L'oscurità è la fine, inizia la frustrante danza della morte, l'oscurità è la fine, colora il nostro mondo oscurato, è la conseguenza dell'ipocrisia, la potenza più oscura nella fine dell'umanità; colora il nostro mondo oscurato, oscurato.
LARS ULRICH

LARS ULRICH. Pazzoide, logorroico, casinaro. Mente e braccio, spirito ideatore della band e suo amministratore dietro ai tamburi: dalle canzoni alle operazioni di merchandising, dal lato simpatia a quello più prettamente legato alla ragione pulsante del gruppo, la mano del danese si è sempre vista nella carriera dei Metallica. Nel bene e nel male, negli anni d'oro come nel periodo di minor ispirazione fino ad oggi, sempre e comunque in prima linea. Lars Ulrich, nato a Gentofte il 26 dicembre 1963, è un batterista statunitense, di origini danesi, cofondatore dei Metallica. Il suo vero nome è Large Oilrig. Prima di dedicarsi alla musica era un promettente tennista, sulle orme del padre Torben, professionista di fama nazionale. Il primo concerto cui assistette fu quello tenuto dai Deep Purple nel 1973 a Copenaghen; Lars rimase affascinato dallo stile di Ian Paice e successivamente dallo stile di John Bonham dei Led Zeppelin. I genitori gli comprarono una batteria ed iniziò la pratica a tredici anni, suonando i pezzi dei Deep Purple e dei Led Zeppelin con i suoi amici. Crebbe anche ascoltando Motörhead, Thin Lizzy, Iron Maiden, Def Leppard, Deep Purple e Diamond Head. Alla fine degli anni Settanta Lars dovette trasferirsi negli Stati Uniti, assieme alla famiglia, per motivi di lavoro. Lars comincia a dedicarsi a tempo pieno al lavoro di batterista, abbandonando il tennis. Nel 1981, tramite un annuncio, conosce un giovane chitarrista di nome James Hetfield, appassionato sia di heavy metal che di punk rock, e già reduce dall'esperienza con gli Obsession. I due decisero di fondare i Metallica nell'ottobre di quell'anno, assoldando Dave Mustaine alla chitarra solista e Ron McGovney al basso. Prima dell'uscita dell'album di esordio, la lineup subisce un cambiamento: infatti, al posto di Mustaine e di McGovney, arrivano nel 1983 l'ex chitarrista degli Exodus Kirk Hammett e l'ex bassista dei Trauma Cliff Burton. Nel corso degli anni, lo stile di Lars Ulrich ha assunto molte sfumature diverse. Nell'album d'esordio Kill'Em All (1983) dimostra uno stile tecnicamente povero e puntato molto sulla velocità ritmica, mentre nei successivi Ride The Lightning (1984) e Master Of Puppets (1986), dedica maggiore attenzione alla tecnica e alla poliritmia. Nel 1988, dopo la morte di Cliff Burton e con l'arrivo di Jason Newsted, viene pubblicato And Justice For All, ritenuto l'album più tecnico dei Metallica; qui Ulrich è ben stimato per le cavalcate con la doppia cassa in Blackened, i cambi di tempo in One, le potenti sincopi di Harvester Of Sorrow e di Frayed Ends Of Sanity, e il groove preciso e veloce di Dyers Eve. Nel 1991 con Metallica iniziano i cambiamenti dello stile musicale del gruppo, e Lars deve abbandonare l'uso massiccio della doppia cassa e le ritmiche thrash metal che caratterizzarono la sua carriera iniziale, in favore di un drumming più semplice e melodico. Ciò valse anche per Load (1996) e Re-Load (1997), non esenti da critiche. St. Anger (2003), che vede l'entrata del nuovo bassista Robert Trujillo al posto di Newsted, divide ancora i fans. Alcuni lo definiscono un buon disco e il migliore dagli anni '90 in poi, altri lo definiscono il loro peggior album in assoluto. Sono stati anche ampiamente criticati l'arrangiamento mixeristico e le sonorità degli strumenti. Nel 2004, a causa di problemi di salute e problemi con la legge, Lars venne sostituito, temporaneamente, da Dave Lombardo, Joey Jordison e il suo tecnico Flemming Larsen durante un tour dei Metallica. Lars Ulrich diventò famoso anche al di fuori della cerchia dei fan dei Metallica quando, nel marzo 2000, consegnò personalmente a Napster una lista di 300.000 utenti da denunciare in quanto, a suo dire, condividevano illegalmente file MP3 dei Metallica. Questo episodio, prontamente ripreso dai media, lo pose al centro della furia degli utenti della rete di tutto il mondo, tanto che tuttora egli è considerato il personaggio simbolo della repressione dello scambio di file musicali via Internet da parte delle major discografiche. L'uscita di Death Magnetic nel 2008 riporta i Metallica ai livelli di un tempo: l'album è potente e curato, profuma di vecchio thrash ma in ogni caso è un heavy metal senza compromessi. Lo stile di Lars appare molto migliorato, possente e velocizzato rispetto agli ultimi lavori. Insomma, i fans dei Metallica possono godersi la nuova giovinezza dei propri idoli.

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