HEAVY METAL

SLITHER

UN TESTO DI DIFFICILE INTERPRETAZIONE. Classica canzone 'riempitivo' imposta dall'alto minutaggio che un cd impone in tempi moderni. Il testo è peraltro criptico e di interpretazione difficilissima. Alcuni leggono nella parola 'serpenti' la rivolta di Los Angeles 1992 tra popolazioni di diversa etnia, allorchè i 'serpenti' erano i membri delle gang nere e ispaniche nello slang dei bianchi. 'non andare in cerca di serpenti, li potresti trovare' potrebbe ovviamente voler dire 'non andare in cerca di guai perchè potresti trovarli', a sugello delle spedizioni punitive delle band di bianchi nei ghetti di South Central, ma ovviamente potrebbe semplicemente significare che è meglio non complicarsi eccessivamente le cose, dunque senza citazioni o riferimenti particolari. Tuttavia questa canzone resta per lo più un gran mistero interpretativo.

SLITHER

Don't go looking for snakes, you might find them Don't send your eyes to the sun, you might blind them Haven't I seen you here before? Watch the puppets dancing See the clowns fall down Tie your tap shoes tightly And wear them into town See you crawlin' See you crawlin' in There ain't no heroes here, no, no more Play the game so nicely Check, it's your move now We're standing in this jungle With serpents I have found See you crawlin' See you crawlin' in Have your heroes disappeared? See you crawlin' See you crawlin' in No, there ain't no heroes here, no Haven't I seen you here before? No there ain't no heroes here Have your heroes disappeared? Don't send your eyes to the sun, you might blind them.

STRISCIARE

Non andare in cerca di serpenti, li potresti trovare, non girare gli occhi verso il sole, li potresti accecare; non ti ho già visto qui? Ohhh, guarda i pupazzi che ballano, sì, vedi i clown che cadono; Hey, stringi piano le tue scarpe da tip tap, mettile per andare in città, ti vedo strisciare. Non ci sono eroi qui, ohhh, giochi così bene! Oh, fai attenzione, tocca a te adesso, siamo in questa giungla, con delle cose che ho trovato: ti vedo strisciare, il tuo eroe è sparito, non ci sono eroi qui. Non ti ho già visto qui? Non non ci sono eroi qui.

METALOGY

1970-1975. I Black Sabbath sconvolgono il Regno Unito e il mondo del rock, irrompendo col loro Wall Of Sound, cupo e pesantissimo: con una serie di album epocali scalzano Led Zeppelin e Deep Purple dal trono della musica dura, aprendo una nuova era: quella dell'heavy metal!

1975-1980. I Judas Priest salgono sul trono dell'heavy metal succedendo ai Black Sabbath con un'escalation metallica devastante per l'epoca: spazzato via il fenomeno del punk, la band di rob Halford ridisegna le coordinate dell'acciaio.

1980-1982. Trainato dai Judas Priest e dalla NWOBHM, l'acciaio inglese esplode fragoroso impadronendosi della scena targata Eighties: sono gli Iron Maiden i nuovi guerrieri, mentre altrove nascono nuove sonorità made in heavy.

1983-1985. Mentre a Los Angeles dilaga il glam metal, con i suoi parrucconi e gli abiti colorati, nella Bay Area di San Francisco cova feroce un sentimento chiamato thrash metal: i Metallica guidano la ribellione degli incazzati. Naturalmente, a velocità implacabile e incontrollata.

1985-1990. Metallica, Slayer, Megadeth, Anthrax: i colossi del thrash metal danno alla luce, tra 1986 e 1987, a quattro album leggendari e irripetibili. Intanto il decennio si chiude con il grande risveglio di glamsters e defenders.

1990-1995. L'heavy metal va incontro al decennio del grunge e del declino del thrash: resistono le frange epiche dell'heavy metal classico, mentre nell'underground crescono i filoni death e black. Metallica e Guns'n'Roses sfondano nel mondo del rock mainstream.

1995-2010. Passato il fenomeno grunge, superata la moda del nu metal, l'acciaio riscopre un revival grazie al ritorno dei classici e alla riscoperta del vecchio sound da parte delle nuove leve.

ALTERNATIVE E NU METAL
BLACK METAL
DEATH METAL
DOOM METAL
EPIC METAL
GLAM METAL
POWER METAL
PROGRESSIVE METAL
THRASH METAL
VIKING METAL

METAL MANIA

Il Metal è energia, potenza, scarica adrenalinica. La gente comune lo bolla come 'casino disorganizzato', lo teme quasi fosse un mostro, ribelle e satanico; tutto questo perchè siamo sommersi da pregiudizi e ignoranza. Il Metal è musica d'altissima scuola, le tecniche, le sonorità, l'utilizzo degli strumenti e anche le parti vocali presentano qualità di livello superiore. Spesso dal vivo gli eroi del Metal danno le stesse emozioni che danno nei lavori in studio, ma questo la gente non lo capisce e preferisce esaltare eroi di cartapesta che dal vivo fanno pietà! Ma non c'è problema, stiamo bene così noi cultori del metal: più facciamo schifo alla gente e più siamo orgogliosi della nostra musica. Alta tecnica musicale, dicevo; questo naturalmente non pregiudica il fatto che il Metal esprima una potenza devastante. Certo, ci sono infiniti sottogeneri: gli Iron Maiden non pestano come i Metallica, tanto per citare due leggende, ma sono altrettanto straordinari. Nel pentolone del Metal finisce di tutto e di più: c'è il Power metal, il thrash metal, il metalcore e tanti altre variabili. A mio giudizio, il meglio del meglio è il thrash metal (quello dei Metallica), che scatena potenza e adrenalina a ritmi velocissimi. di chitarra, batteria a manetta e via così: da sempre il metal divide e da sempre deve superare periodi in cui molti lo davano per finito. E' sempre risorto. L'epoca d'oro risale agli anni ottanta. Oggi, sommersi come siamo da misera commerciale, il Metal fa fatica a fare proseliti perchè difficilmente arriva a chi non lo conosce. TV e radio lo censurano senza concedergli alcuna occasione. Dimenticando che per molti il Metal è una risorsa straordinaria: dà una carica in più quando sei felice, sfoga con furore la rabbia quando sei incazzato, è un amico che ti consola quando sei triste... è molto di più di ogni altra musica, il Metal c'è sempre nella vita di chi lo ama. A differenza di tanti altri generi che vanno per la maggiore. Molti criticano il metal senza neppure conoscerlo: si sono sentite delle persone definire troppo pesante' Nothing else matters' dei Metallica, c'è da sorridere per non piangere. Va be, ora basta preoccuparsi invano dell'ignoranza umana...

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