THE UNFORGIVEN III
CONTINUA LA SAGA. Terzo capitolo della saga 'The Unforgiven', anche se stavolta si ha a che fare con un pezzo musicalmente lontano dalle due ballate di Black Album e reload; certo, sempre di ballad si tratta, ma è una composizione costituita da differenti melodie, con la voce accompagnata dal pianoforte e senza nulla da spartire -se non il testo- con le illustri predecenti. Ancora una volta, si parla di occasioni mancate: e anche qui il protagonista punta il dito contro se stesso, per aver navigato tutta la sua esistenza tra nebbie e cattive acque e finendo per naufragare: 'poteva andarsene ma ha continuato a navigare, ha continuato a navigare; questa ricerca della vita fuori dal suo inferno lo intossica, lui sta affondando come la sua vita; l'acqua è troppa da ingoiare, scivola veloce giù con la sua barca sparendo nell'oscurità adesso, un naufrago'. La metafora è chiara e si rifà ai due precedenti capitoli della serie: la vita è un inferno, però noi non dobbiamo lasciarci trasportare dal caso, non dobbiamo lasciarcela scivolare addosso, ma dobbiamo reagire, combattere, per darle il senso che vogliamo noi e non quello che altri vogliono imporci. Il protagonista della nenia cantata da Hetfield non ce l'ha fatta: è un personaggio 'debole', incapace di dire la propria opinione ['è spaventato, sempre spaventato dalle cose che sente'] ma che soffre irrimediabilmente nel constatare come abbia sciupato la sua esistenza nel nome di questa mediocrità.
THE UNFORGIVEN III
How could he know this new dawn's light Would change his life forever? Set sail to sea but pulled off course By the light of golden treasure Was he the one causing pain With his careless dreaming? Been afraid Always afraid Of the things he's feeling He could just be gone He would just sail on He would just sail on How can I be lost? If I've got nowhere to go? Searched the seas of gold How come it's got so cold? How can I be lost In remembrance I relive How can I blame you When it's me I can't forgive? These days drift on inside a fog It's thick and suffocating This seeking life outside its hell Inside intoxicating He's run aground Like his life Water's much too shallow Slipping fast Down with the ship Fading in the shadows now A castaway Blame All gone Away Blame gone away Forgive me Forgive me not Forgive me Forgive me not Forgive me Forgive me not Forgive me Forgive me, why can't I forgive me?  Set sail to sea but pulled off course By the light of golden treasure How could he know this new dawn's light Would change his life forever.
IL NON PERDONATO III
Come poteva lui sapere che questa nuova luce dell'alba avrebbe cambiato la sua vita per sempre? Ha iniziato a navigare, ma è stato portato fuori rotta dalla luce di un tesoro d'oro. E' stato lui a provocare dolore con il suo sogno egoistico? è spaventato, sempre spaventato dalle cose che sente; poteva andarsene ma ha continuato a navigare, ha continuato a navigare. Come posso essermi perso se non ho un posto dove andare? Cercando i mari dell'oro, come può fare così freddo? Come posso essermi perso? rivivo nei miei ricordi, come posso incolparti se sono io quello che non riesce a perdonare? Questi giorni si immergono nella nebbia che è densa e soffocante; questa ricerca della vita fuori dal suo inferno lo intossica, lui sta affondando come la sua vita; l'acqua è troppa da ingoiare, scivola veloce giù con la sua barca sparendo nell'oscurità adesso, un naufrago. La colpa, è tutta svanita, è andato via, la colpa è svanita; perdonami, non mi perdonare, perdonami, non mi perdonare, perdonami, non mi perdonare, perdonami, perdonami, perché non riesco a perdonarmi?

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