POINT OF ENTRY

JUDAS PRIEST [1981], HEAVY METAL
Fin dalla copertina è palese una svolta stilistica nel suono. Ibiza è la meta prescelta per la registrazione ma 'Point Of Entry' denuncia per la prima volta un calo creativo, con un songwriting povero di idee e solamente alcuni spunti interessanti, finalizzati ai soli arrangiamenti. L’album è, comunque, è un successo commerciale per i Priest, anche se non sono pochi i fan che storgono il naso di fronte ad un album molto melodico e con brani poco convincenti. Ben tre i singoli estratti, con relativi video clip, 'Don’t Go', 'Heading Out To The Highway' e 'Hot Rockin'. 'Don’t Go' è una canzone senza nerbo, costruita attorno ad un coro banale e senza spinta sulle chitarre, le altre sono anche peggio. 'Desert Plains' è tra i brani meglio riusciti, con un’atmosfera sospesa con un bel crescendo, sulla stessa scia la successiva 'Solar Angels', traccia lievemente più morbida con le chitarre quasi nascoste. 'You Say Yes' potevano anche risparmiarsela, almeno 'Hot Rockin' un po’ di vivacità riesce a trasmetterla, con il suo andamento sbarazzino ma lontanissima dai brani speed che i Judas avevano saputo creare negli album precedenti. Dopo la pubblicazione di 'Point Of Entry' i Judas Priest saranno impegnati in tour per pochi mesi, per rientrare velocemente in studio per la preparazione dell’album successivo.

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