SEASON IN THE ABYSS

SLAYER [1990], THRASH METAL
Seasons In The Abyss, pubblicato dagli Slayer nel 1990 per l’etichetta Def American, ebbe l’ingrato compito di succedere a due grandissimi capolavori della storia del metal [Reign In Blood e South Of Heaven]. La linea musicale prescelta dal combo americano per questo nuovo lavoro può essere sintetizzata come un’unione tra gli stili dei due album precedenti: rabbia e velocità mista a malignità e mid-tempo. Il risultato è straordinario al punto che Seasons In The Abyss è certamente l’album più maturo sotto il profilo compositivo degli Slayer, nonchè l’ultimo loro grande capolavoro. Inizierà poi una parabola discendente sebbene il gruppo sarà ancora in grado di produrre album di buon livello. L’open track War Ensemble è uno dei brani migliori dell’album: un thrash violentissimo con riffs e assoli laceranti che parla degli orrori bellici; dal vivo questa song viene eseguita spesso per il suo notevole impatto sul pubblico. Sulla stessa linea si collocano le devastanti Born Of Fire e Hallowed Point mentre Blood Red è più rallentata, tutte canzoni che potevano senza problemi far parte del mitico Reign In Blood tanto per intenderci. Dall’andamento più marziale, Skeletons Of Society è un’ottima song con testo e musica di Kerry King, mentre in Spirit In Black ricompaiono le tematiche sataniste tanto care ad Araya e soci. Expendable Youth, il cui testo parla della violenza delle gang giovanili, Dead Skin Mask, dedicata al serial killer Ed Gein, e la lunga conclusiva title track sono pezzi molto interessanti dall'andamento più lento e cadenzato. Oscuri, maligni, di grande effetto; l’atmosfera, sovente di sabbatiana memoria, si fa opprimente e lugubre, il suono delle chitarre più corposo, intenso e meno distruttivo: l’ascoltatore è catapultato in una dimensione surreale. Sicuramente sottovalutata Temptation che, invece, è una grande song con micidiali cambi di tempo ed un furioso Tom Araya alla voce. In Seasons In The Abyss, la titletrack che risulta un tentativo di approccio alla melodia, tutto il gruppo si esprime ai massimi livelli. Dave Lombardo, in particolare, si conferma nel platter come uno dei più grandi batteristi del metal estremo. Nonostante non si tratti della miglior release della band californiana, 'Season In The Abyss' rimane un disco di notevole livello da ascrivere tra i più significativi della storia del metal. Metallized.it

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