METALLICA YEAR BY YEAR: 1989
HEAVY METAL ON THE ROAD
HEAVY METAL ON THE ROAD
GRAMMY MANCATI E TOUR ENORMI. Il tour di 'And Justice for All' riprende nel 1989, toccando Tennessee, Alabama, Texas, Oklahoma, Arkansas, Florida, Georgia, North Carolina. La band esplode una scaletta sempre elettrizzande, in cui propone i lunghi e articolati macigni tratti da 'Justice' e i classici ormai immortali come 'Master Of Puppets' e 'Seek & Destroy', sempre invocati a gran voce dalla folla; l'energia sprigionata dal quartetto californiano è sempre travolgente e potentissima. Il 22 febbraio è la data di un evento storico: i Metallica vengono nominati ad un Grammy, prima volta in assoluto per una thrash band. Allo Shrine Ausditorium di Los Angeles, la band viene invitata a suonare e si esibisce in 'One'. I fans storici rimasero stupefatti, ma altrettanto stupefatti furono i non appassionati, travolti dall'improvvisa potenza finale del pezzo. L'unica nota ridicola dell'evento fu la giuria, che lasciò a mani vuote i Metallica, conferendo il premio per la categoria 'heavy metal' ai folkrocker Jethro Tull! La reazione dei Metallica a questa confusione ed ignoranza fu, come sempre, originale e piccante: su alcune tirature di 'AJFA' fu stampata la scritta 'Perdenti del Grammy Award'. Il tour ripartì: dalla North Carolina passò in Georgia, New Jersey, Pennsylvania, New York, Maryland, Virginia, Massachusettes, Connecticut, Rhod Island, Maine e Canada. Ad aprile iQueensryche smisero di fare da supporto alla band in seguito alle date in Michigan, ohio, Illinois, Wisconsin e Minnesota: le due formazioni si salutarono il 21 aprile e, dopo una pausa di due giorni, i Metallica ripartirono per un volo ancor più lungo e stancante: in Nuova Zelanda, con i Cult di spalla. In seguito si spostarono in Australia, in Giappone, alle hawaai e in Alaska, entusiasmando le platee con il loro heavy metal pulito ed essenziale. Seguirono nuove tappe in Nordamerica. Il 28 luglio, prima dello show a Londover, Jason parlò delle registrazioni e del songwriting in casa Metallica: 'Di solito raccogliamo tutti i nastri e vediamo chi ha tirato fuori le cose più fighe, e poi ovviamente prendiamo le cose che ci piacciono di più, indipendentemente da chi le ha scritte. Sai che c'è, James se ne viene sempre con cose da paura, Kirk pure, quindi è solo questione di scrivere roba più figa di loro!'. Newsted dichiarò inoltre che il suo brano preferito dei Metallica era 'Orion': 'Non la so suonare, mi viene una merda. Quel giro portante di basso l'avrò sentito 700 volte, e ogni volta che la sento mi fa venire ancora la pelle d'oca'. C'era sempre Cliff, dietro a tutto questo, naturalmente. La band rimase in tour ancora tre mesi, dando una dose massiccia di metal al Nordamerica, dalla Pennsylvania alla California. Dopo una tappa a Washington e negli stati più brulli (Colorado, Oregon, Montana, Utah, Nevada, Arizona), i Four Horsemen si esibirono a Delaware per l'ultimo show del tour, riservato ai membri del fanclub: era la prima volta nella storia della band che ciò accadeva. Tra settembre e ottobre, i Metallica tornarono sul palco per qualche esibizione in Brasile, dopodichè si prese la meritatissima pausa. Gli accordi potenti e i ruggiti di Hetfield, le percussioni sempre entusiaste di Lars: il frastuono della macchina da guerra era ora sepolto in un silenzio corroborante, che avvolse la band fino al gennaio dell'anno successivo.
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